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Governo Cavour I

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Governo Cavour I
StatoRegno di Sardegna (bandiera) Regno di Sardegna
Presidente del ConsiglioCamillo Benso, conte di Cavour
(Destra storica)
CoalizioneConnubio:

Destra storica, Indipendenti, Militari

LegislaturaIV, V
Giuramento4 novembre 1852
Dimissioni27 aprile 1855
Governo successivoCavour II
4 maggio 1855

Il Governo Cavour I è stato il decimo esecutivo del Regno di Sardegna, ed il primo tra quelli guidati da Camillo Benso, conte di Cavour.

Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è rimasto in carica dal 4 novembre 1852 al 4 maggio 1855 (sebbene già dimissionario dal precedente 27 aprile), per un totale di 911 giorni, ossia 2 anni e 6 mesi.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Totale
Destra storica 1 2 3
Indipendente (politica) - 4 4
Militare - 1 1
Carica Titolare
Presidenza del Consiglio dei ministri
Presidente del Consiglio dei ministri Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
Ministero Ministri
Affari Esteri Giuseppe Dabormida (Destra storica)
(fino al 10 gennaio 1855)
Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
(dal 10 gennaio 1855)
Lavori Pubblici Pietro Paleocapa
(Indipendente)
Interno Gustavo Ponza di San Martino (Indipendente)[1]
(fino al 6 marzo 1854)
Urbano Rattazzi (Indipendente)[2]
Ad interim (dal 6 marzo 1854)
Pubblica Istruzione Luigi Cibrario (Indipendente)
Guerra Alfonso La Marmora (Militare)
(fino al 2 aprile 1855)
Giacomo Durando (Militare)
(dal 2 aprile 1855)
Finanze Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
(dal 10 gennaio 1855 ad interim; prec. titolare)
Grazia e Giustizia e Affari Ecclesiastici Carlo Bon Compagni di Mombello (Indipendente)[3]
(fino al 27 ottobre 1853)
Urbano Rattazzi (Indipendente)[2]
(dal 27 ottobre 1853)
  • 20 novembre - È sciolta la Camera dei Deputati e convocati gli elettori per l’8 e l’11 dicembre; e il nuovo Parlamento per il 19 dicembre.
  • 8-11 dicembre - Si svolgono le elezioni politiche: La Destra storica e la Sinistra storica ottengono entrambe un buon piazzamento.
  • 2 marzo - La Legge sui Conventi è approvata alla Camera dei Deputati con 117 favorevoli e 36 contrari. Il Senato Subalpino, tuttavia, così come il Re Vittorio Emanuele II di Savoia, complice anche la minaccia di scomunica di Papa Pio IX, si mostrarono molto reticenti in materia, rallentando così l’iter legis.
  • 25 aprile - Percependo la crisi e non volendo il governo desistere, il Re incarica Giacomo Durando di iniziare a sondare una nuova maggioranza.
  • 26 aprile - Giunta notizia al governo delle azioni eversive del Re e delle intenzioni conciliatorie del Senato, Cavour rassegna le dimissioni. Durando, tuttavia, non riesce nel proprio intento, portando così il Re a re-incaricare Cavour.
  • 4 maggio - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.
  1. ^ Sebbene fosse membro della Destra storica, egli viene qui classificato come Indipendente in quanto ideologicamente vicino, supportando la sua fazione — “La Permanente” — il Connubio Rattazzi-Cavour, anche alla Sinistra storica.
  2. ^ a b Affine alla Sinistra storica, si spostò su posizioni più moderate al fine di partecipare all’esecutivo (Connubio Rattazzi-Cavour).
  3. ^ Vicino alla Destra storica.
  • Rosario Romeo, Vita di Cavour, Laterza, Bari, 2004, pp. 228, 229, 257, 260, 284, 297. ISBN 88-420-7491-8.
  • Francesco Bartolotta, Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 Voll., Vito Bianco editore, Roma, 1971, II Vol., p. 26.

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