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Governo Cavour II

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Governo Cavour II
StatoRegno di Sardegna (bandiera) Regno di Sardegna
Presidente del ConsiglioCamillo Benso, conte di Cavour
(Destra storica)
CoalizioneConnubio: Destra storica, Indipendenti
Militari
LegislaturaV, VI
Giuramento4 maggio 1855
Dimissioni12 luglio 1859
Governo successivoLa Marmora I
19 luglio 1859

Il Governo Cavour II è stato l’undicesimo esecutivo del Regno di Sardegna, ed il secondo tra quelli guidati da Camillo Benso, conte di Cavour.

Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è rimasto in carica dal 4 maggio 1855 al 19 luglio 1859 (sebbene già dimissionario dal precedente 12 luglio), per un totale di 1 537 giorni, ossia 4 anni, 2 mesi e 15 giorni.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Totale
Destra storica 1 2 3
Indipendente (politica)[1] - 5 5
Militare - 1 1
Carica Titolare
Presidenza del Consiglio dei ministri
Presidente del Consiglio dei ministri Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
Ministro senza portafoglio
Ministro senza portafoglio Pietro Paleocapa (Indipendente)
Ad interim (dal 19 novembre 1857)
Ministero Ministri
Affari Esteri Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
(fino al 31 maggio 1855)
Luigi Cibrario (Indipendente)
(dal 31 maggio 1855 al 5 maggio 1856)
Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
(dal 5 maggio 1856)
Lavori Pubblici Pietro Paleocapa
(Indipendente)
(fino al 14 febbraio 1861)
Bartolomeo Bona
(Indipendente)
(dal 19 novembre 1857)
Interno Urbano Rattazzi (Indipendente)[2]
(dal 31 maggio 1855 al 15 gennaio 1858; prec. ad interim)
Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)
(dal 15 gennaio 1858)
Pubblica Istruzione Luigi Cibrario (Indipendente)
(dal 31 maggio 1855 al 5 maggio 1856)
Giovanni Lanza (Destra storica)
(dal 31 maggio 1855 al 18 ottobre 1858)
Carlo Cadorna (Indipendente)[2]
(dal 18 ottobre 1858)
Guerra Alfonso La Marmora (Militare)[3]
(fino al 15 gennaio 1858)
Giacomo Durando (Militare)
(dal 15 gennaio 1858)
Finanze Camillo Benso, conte di Cavour (Destra storica)[4]
(dal 31 maggio 1855 al 15 gennaio 1858; prec. ad interim)
Giovanni Lanza (Destra storica)
(dal 18 ottobre 1858; prec. ad interim)
Grazia e Giustizia e Affari Ecclesiastici Giovanni de Foresta (Indipendente)[2]
  • 4 maggio - Il governo giura dinnanzi al Re.
  • 5 maggio - Riprende in Senato Subalpino la discussione della controversa Legge sui Conventi, ma questa resta impantanata.
  • 9 maggio - Viene trovato un emendamento di conciliazione che, nonostante l’accordo del governo, pur passando il giorno dopo (47 favorevoli, 45 contrari, 3 astenuti), viene aspramente contrastato dalla Destra storica.
  • 22 maggio - Il Senato Subalpino approva la legge modificata con 53 favorevoli e 42 contrari. La proposta torna dunque alla Camera dei Deputati.
  • 28 maggio - Nonostante qualche opposizione, la legge viene approvata anche dalla Camera. Lo stesso giorno, il Re le conferisce l’assenso.
  • 26 luglio - Papa Pio IX, adirato, scomunica tutti coloro che hanno proposto ed approvato la legge. Tuttavia, poiché egli non poté materialmente opporsi, la Crisi Calabiana di fatto rientrò.
  • 25 ottobre - È sciolta la Camera dei Deputati e convocati gli elettori per il 15 e 18 novembre; e il nuovo Parlamento per il 14 dicembre.
  • 15-18 novembre - Si svolgono le elezioni politiche: La Destra storica e la Sinistra storica ottengono entrambe un buon piazzamento.
  1. ^ Comprende alcuni membri della Sinistra storica associatisi in seguito al Connubio Rattazzi-Cavour.
  2. ^ a b c Affine alla Sinistra storica, si spostò su posizioni più moderate al fine di partecipare all’esecutivo (Connubio Rattazzi-Cavour).
  3. ^ Sostituito da Giacomo Durando fino al 1º febbraio 1856.
  4. ^ Sostituito, durante la sua assenza, per due volte da Giovanni Lanza: la prima dal 19 novembre al 12 dicembre 1855 e la seconda dal 13 febbraio al 30 aprile 1856.
  • Rosario Romeo, Vita di Cavour, Laterza, Bari, 2004, pp. 299–300, 335, 371, 421, 432. ISBN 88-420-7491-8.
  • Francesco Bartolotta, Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 Voll., Vito Bianco editore, Roma, 1971, II Vol., p. 27.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Pietro Paleocapa, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.