Francesco Meregalli

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Francesco Meregalli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Carriera
Giovanili
1934-1935Bandiera non conosciuta Giovani Calciatori Sestesi
1935-1937Ambrosiana-Inter
Squadre di club1
1937-1938Varese25 (0)
1938-1941Spezia69 (1)
1941-1942Reggiana7 (0)
1942-1943SGEM Villafranca14 (0)
1943-1945Lecco38 (0)
1945-1946Pro Sesto21 (0)
1946-1947Lecco41 (0)
1947-1951Pro Sesto156 (1)[1]
1951-1953Piacenza48 (2)[2]
1953-1956Lecco0 (0)
1956-1958Pro Sesto4 (0)
Carriera da allenatore
195?-1956LeccoGiovanili
1956-1958Pro Sesto
1958-1959Ponte San Pietro
1959-1962Seregno
1962-1963Borgomanero
1963-1965Piacenza
1965Fanfulla
1970-1972LeccoVice
1972-1973Lecco
1973-1974LeccoGiovanili
1974Lecco
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Francesco Meregalli (Sesto San Giovanni, 18 febbraio 1918Lecco, 30 maggio 1991[3][4]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come mediano o centromediano[3][5]; era un giocatore stilisticamente poco raffinato ma combattivo e generoso[3].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresce nei Giovani Calciatori Sestesi[6], da cui passa alle giovanili dell'Ambrosiana-Inter, con cui esordisce il 13 settembre 1936 in amichevole contro il Lugano[7]. Nel 1937, dopo aver disputato 7 partite nella squadra riserve nerazzurra[8], viene posto in lista di trasferimento[9] e passa al Varese, con cui partecipa al campionato di Serie C 1937-1938.

Nel 1938 lascia la formazione varesina[10] e l'Ambrosiana lo cede definitivamente allo Spezia, militante in Serie B[11]. Con gli aquilotti disputa tre campionati consecutivi, di cui due tra i cadetti, per un totale di 40 presenze e una rete in Serie B; nel 1941, dopo la retrocessione in Serie C, passa alla Reggiana con cui disputa 7 partite nel campionato di Serie B 1941-1942. Rientrato allo Spezia per fine prestito[12], l'anno successivo scende in Serie C con la maglia della neopromossa SGEM Villafranca.

Tra il 1943 e il 1945 milita una prima volta nel Lecco, con il quale partecipa al Torneo Misto Serie C-Prima Divisione e al Torneo Benefico Lombardo 1945[8]. Al termine della guerra riprende l'attività nella Pro Sesto, squadra della città natale[13], dove rimane ininterrottamente fino al 1951, con l'eccezione di una stagione in Serie B di nuovo con il Lecco: nella squadra sestese disputa tre campionati consecutivi di Serie B, tra il 1947 e il 1950[14][15][16]. Nel 1951, ormai trentatreenne, viene acquistato dal Piacenza, di cui diventa capitano[17] nella stagione 1951-1952 conclusa con il primo posto nel girone B di Serie C e la mancata promozione dopo il girone finale[5]. Nella stagione 1952-1953 perde il posto da titolare, collezionando 14 presenze in campionato[18], e nel 1953 torna per la terza volta al Lecco[19][20], dove resta senza collezionare presenze[8] fino al 1956. Chiude la carriera con un biennio ancora nella Pro Sesto, come giocatore-allenatore[8].

Ha totalizzato 205 presenze e 2 reti in Serie B, con Spezia, Reggiana, Lecco e Pro Sesto.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'attività di allenatore nelle giovanili del Lecco[6], fino al 1956[21], e in seguito allena per due stagioni la Pro Sesto[22][23], nel campionato di IV Serie. Dopo un'annata sulla panchina del Ponte San Pietro[6], passa per tre stagioni al Seregno[6][24], e nella stagione 1962-1963 guida il Borgomanero[25], con cui ottiene il sesto posto nel campionato di Serie D. L'anno successivo torna a Piacenza in veste di allenatore: con gli emiliani, dopo un difficile avvio di stagione[17], ottiene la promozione in Serie C[26], e viene riconfermato anche per il campionato 1964-1965, nel quale fa applicare dalla sua squadra il catenaccio conducendola al sesto posto finale[27]. Sul finire di stagione entra in contrasto con la dirigenza, e viene sostituito dall'allenatore-giocatore Francesco Duzioni a una giornata dal termine del campionato[27][28]. Viene poi richiamato per l'ultima giornata[28], ricevendo le scuse della dirigenza[17], tuttavia a fine stagione viene sostituito definitivamente con Enrico Radio[17], e nell'estate 1965 passa sulla panchina del Fanfulla, appena retrocesso in Serie D: qui viene esonerato nel dicembre dello stesso anno, a causa dei risultati negativi ottenuti[29].

Negli anni successivi si stabilisce definitivamente a Lecco ricoprendo il ruolo di allenatore in seconda e delle giovanili blucelesti[30][31], promosso in Serie B nel 1972; rimane ai lariani fino al 1974, e nel campionato di Serie B 1972-1973 subentra all'allenatore titolare Angelo Longoni a dicembre, senza poter evitare la retrocessione in Serie C[32][33].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Spezia: 1939-1940
Piacenza: 1951-1952

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Piacenza: 1963-1964

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 158 (1) se si comprendono gli spareggi del campionato di Serie B 1947-1948.
  2. ^ 54 (2) se si comprendono le presenze nel girone finale della Serie C 1951-1952.
  3. ^ a b c La scomparsa di Nino Meregalli ex-biancorosso dei «Papaveri», Libertà, 1º giugno 1991, p.33
  4. ^ Atto di morte N.113 P.1 1991 del Comune di Lecco
  5. ^ a b Rosa 1951-1952 Storiapiacenza1919.it
  6. ^ a b c d I dirigenti biancorossi e Meregalli al lavoro per la campagna acquisti, Libertà, 4 luglio 1963, p.5
  7. ^ Atleti d'Italia che nel secondo semestre dell'anno XIV hanno vinto in campo internazionale o migliorato primati, Il Littoriale, 14 novembre 1936, pag.4
  8. ^ a b c d Schmid, p.361.
  9. ^ Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare società nella stagione 1937-38, Il Littoriale, 6 agosto 1937, pag.3
  10. ^ Le liste di trasferimento, Il Littoriale, 9 agosto 1938, pag.3
  11. ^ Liberi, p.80.
  12. ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società per la stagione 1942-43, Il Littoriale, 26 agosto 1942, pag.3
  13. ^ Stagione 1945-1946 Acprosesto.it Archiviato il 25 giugno 2013 in Internet Archive.
  14. ^ Il Calcio Illustrato, Rizzoli Edizioni, 1949, p. 159.
  15. ^ Il Calcio Illustrato, Rizzoli Edizioni, 1950, p. 167.
  16. ^ Il Calcio Illustrato, Rizzoli Edizioni, 1951, p. 165.
  17. ^ a b c d La storia - da Il mezzo secolo del Piacenza Archiviato il 24 febbraio 2015 in Internet Archive. Piacenzacalcio.it
  18. ^ Rosa 1952-1953 Storiapiacenza1919.it
  19. ^ Acquisti e cessioni 1953-1954 Storiapiacenza1919.it
  20. ^ Si addice alla Serie C la formula della giovinezza, Il Corriere dello Sport, 19 agosto 1953, pag.4
  21. ^ Le liste di trasferimento, Il Corriere dello Sport, 31 agosto 1956, pag.3
  22. ^ Stagione 1956-1957 Acprosesto.it Archiviato il 5 maggio 2008 in Internet Archive.
  23. ^ Stagione 1957-1958 Acprosesto.it Archiviato il 12 giugno 2013 in Internet Archive.
  24. ^ Massimo D’Agostino e Alexandru Palosanu, Almanacco storico della Serie D – Stagione 1961/62, 2013, p. 250.
  25. ^ Delude il Borgomanero: è colpa dell'allenatore?, Stampa Sera, 31 dicembre 1962, pag.8
  26. ^ Stagione 1963-1964 Storiapiacenza1919.it
  27. ^ a b Stagione 1964-1965 Storiapiacenza1919.it
  28. ^ a b Le partite della stagione 1964-1965 Storiapiacenza1919.it
  29. ^ Meregalli esonerato da allenatore del Fanfulla, Libertà, 24 dicembre 1965, pag.5
  30. ^ Calcio Lecco: 40 anni fa la festa per il ritorno in B Laprovinciadilecco.it
  31. ^ L'allenatore Longoni assunto dal Lecco, Libertà, 6 novembre 1970, p.6
  32. ^ Al Monza il derby contro i lecchesi, L'Unità, 27 novembre 1972, pag.10
  33. ^ Foglia lancia Marchi e Pinotti è trafitto, L'Unità, 4 dicembre 1972, pag.11

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]