Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca
Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca | |
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Il principe Eugenio Emanuele di Carignano in una xilografia del 1889 | |
III Conte di Villafranca | |
In carica | 1825 – 1888 |
Predecessore | Giuseppe Maria |
Successore | Titolo estinto |
Principe di Carignano | |
In carica | 1834 - 1888 |
Predecessore | Carlo Alberto di Savoia |
Successore | Titolo estinto Vittoria di Savoia (contestato) |
Nome completo | Eugenio Emanuele Giuseppe Maria Paolo Francesco Antonio di Savoia-Villafranca-Soissons |
Nascita | Parigi, Francia, 14 aprile 1816 |
Morte | Torino, Italia, 15 dicembre 1888 |
Dinastia | Savoia-Villafranca |
Padre | Giuseppe Maria di Savoia-Villafranca |
Madre | Pauline de la Vauguyon |
Consorte | Felicita Crosio Canestro |
Figli | Maria Paola Vittoria Maria Teresa Gabriella Maria Eugenia Giuseppe Maria Carlo Eugenio Vittorio Emanuele Eugenio Maria Annunziata |
Religione | Cattolicesimo |
Eugenio Emanuele Giuseppe Maria Paolo Francesco Antonio di Savoia-Villafranca-Soissons (Parigi, 14 aprile 1816 – Torino, 15 dicembre 1888) fu un principe e ammiraglio italiano, appartenente alla famiglia reale italiana nel ramo dei Savoia-Villafranca, III conte di Villafranca e principe di Carignano dal 22 aprile 1834.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di Giuseppe Maria e di Pauline de Quelen de Vauguyon, era cugino di Carlo Alberto di Savoia, il quale a posteriori rese legittime le nozze morganatiche dei suoi genitori.
Dopo essere stato allievo nella Regia Scuola Militare di Marina di Genova incominciò la propria carriera nella neonata marina sabauda divenendo, dopo alcuni anni di crociere, nel luglio 1834 luogotenente di vascello, il 17 maggio 1834 passò nell'Esercito come capitano nel Reggimento «Novara Cavalleria». Con gli anni scalò i gradi di ambedue le armi: colonnello nel 1836 a capo del Reggimento «Piemonte Reale Cavalleria», capitano di vascello l'anno successivo, maggiore generale di cavalleria nel 1841 e contrammiraglio nel 1842. Nel 1844 divenne luogotenente generale e comandante generale della Marina sarda, a capo della quale rimase fino al 1851, congedandosi con il grado onorario di ammiraglio.
Fu insignito del titolo di principe di Savoia-Carignano con decreto reale del 22 aprile 1834.
Nel febbraio 1842 su mediazione dell'ambasciatore sardo a Vienna, Vittorio Balbo Bertone conte di Sambuy, per interessamento del principe di Metternich, il principe Eugenio, con l'assenso del re Carlo Alberto, tratta con emissari dell'Impero del Brasile, il matrimonio con la principessa ereditaria Gennara di Braganza; impossibilitati a trovare un accordo per divergenze su alcune clausole prematrimoniali il tentativo non va a buon fine. Il mancato matrimonio vedrà il forte disappunto del principe di Metternich, che temeva, da politico, che eventuali nozze della principessa con altri pretendenti potesse generare un'alleanza con qualche principe germanico o con qualche figlio dell'Infante Don Francisco da Paola di Spagna, a tutto discapito dell'Austria.[1]
Nel 1843 stringe un forte legame sentimentale con Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, sorella maggiore di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena; nel settembre dello stesso anno re Carlo Alberto, approvando la scelta, chiede ufficialmente la mano della ragazza all'Imperatore d'Austria. Il principe Eugenio in vista delle nozze incomincia a predisporre le dimore, ottenendo in appannaggio Palazzo Carignano e la villa di campagna Vigna della Regina; su quest'ultima residenza, in pessime condizioni, che obbligherebbero a un dispendioso restauro, incomincia una trattativa con re Carlo Alberto, per avere in cambio la villa di Stupinigi. A inizio dicembre il conte di Sambuy consegna al principe Cancelliere d'Austria il progetto di contratto di matrimonio; le condizioni di salute della principessa Maria Carolina si fanno tuttavia sempre più serie e a gennaio del 1844 muore. La perdita della futura sposa getta nel più totale sconforto il principe Eugenio, che da allora non vorrà più unirsi con nessun'altra principessa, rifiutando ogni proposta che gli sarà fatta anche di fronte al giustificato motivo di risolvere un qualche problema politico.[2]
Per i suoi stretti legami con la Casa Reale fu il parente designato dai sovrani come luogotenente generale del regno quando questi proclamarono la guerra e andarono al fronte: nel marzo 1848 alla proclamazione della prima guerra di indipendenza con Carlo Alberto, nel 1849, nel 1859 e nel 1866, con Vittorio Emanuele II di Savoia.
Ebbe uguale compito nel 1860 e 1861 durante la transizione dell'ex Granducato di Toscana e del Regno delle Due Sicilie verso il neo-costituito Regno d'Italia. Prese parte all'assedio di Gaeta contro Francesco II delle Due Sicilie, dove si meritò la medaglia d'oro al valore militare con regio decreto 13 aprile 1861 "per essersi distinto quale luogotenente generale di S. M. il Re nelle province meridionali, Gaeta 1861."
Fu il primo presidente del Consorzio nazionale per l'ammortamento del debito pubblico, costituito nel 1866.
Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]
Sposò a Torino il 25 novembre 1863 Felicita Crosio Canestro (Vercelli, 4 maggio 1844 - Riva San Lorenzo, 1911). Da questo matrimonio ebbe i seguenti figli:
- Maria Paola Vittoria (1866-1919), sposa il barone Edoardo Nasi
- Maria Teresa Gabriella (1867-1949), sposa Giulio Cesare Marenco, conte di Moriondo
- Maria Eugenia (1871-1964), sposa il marchese Giuseppe Gropallo
- Giuseppe Maria Emanuele Filiberto (1873-1933), conte di Villafranca. Sposò a Torino il 9 novembre 1898 Clotilde Carolina Fauda.[3]
- Carlo Eugenio (1875-1876)
- Vittorio Emanuele (1876-1913)
- Eugenio (1880-1948), sposa Silvia Ceriana
- Maria Annunziata (1879-1887)
Le Regie Lettere Patenti del 14 settembre 1888, concesse da Umberto I, convalidarono come morganatico il matrimonio del Principe Eugenio di Savoia-Carignano con Felicita Crosio Canestro e riconobbero alla famiglia Villafranca-Soissons il titolo di Conti, trasmissibile per linea diretta maschile.[4]
Morì il 15 dicembre 1888 e il solenne funerale venne celebrato il 18 dicembre dal cardinale Gaetano Alimonda, arcivescovo di Torino, nella chiesa della Gran Madre di Dio.[5]
Il titolo comitale di Villafranca Soissons fu ereditato dal figlio primogenito Giuseppe Maria Emanuele Filiberto Villafranca Soissons.[6]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata |
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Cavaliere di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro |
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Cavaliere di gran croce dell'Ordine militare di Savoia |
— 26 ottobre 1871[7] |
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Medaglia d'Oro al Valor Militare |
«Per essersi distinto quale luogotenente generale di S.M. il Re nelle province meridionali, Gaeta 1861.» — 13 aprile 1861[8] |
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Medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri |
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Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza |
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Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) |
«durante il breve regno spagnolo di Amedeo I, già Duca d'Aosta» |
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Luigi Vittorio di Savoia-Carignano | Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano | ||||||||||||
Maria Vittoria Francesca di Savoia | |||||||||||||
Eugenio Ilarione di Savoia-Carignano, Conte di Villafranca | |||||||||||||
Cristina Enrichetta d'Assia-Rheinfels-Rotenburg | Ernesto Leopoldo d'Assia-Rheinfels-Rotenburg | ||||||||||||
Eleonora Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort | |||||||||||||
Giuseppe Maria di Savoia-Villafranca, Conte di Villafranca | |||||||||||||
Jean François Nicolas Magon, Signeur de Boisgarein | Jean-Baptiste Magon, Seigneur de La Giclais | ||||||||||||
Marie Françoise Rosalie Nouail, Mademoiselle du Parc | |||||||||||||
Elisabeth Anne Magon de Boisgarin | |||||||||||||
Louise de Caruel | Louis de Caruel, Signeur de Merey | ||||||||||||
Angélique des Acres de l'Aigle | |||||||||||||
Eugenio Emanuele di Savoia-Carignano | |||||||||||||
Antoine de Quelen de Stuer de Caussade, Duca di La Vauguyon et Prince de Carency | Nicolas de Quélen | ||||||||||||
Madeleine de Bourbon | |||||||||||||
Paul François de Quelen de Stuer de Caussade, Duca di La Vauguyon | |||||||||||||
Marie Françoise de Béthune | Paul François de Béthune, Duca di Charost | ||||||||||||
Julie Christine Régine Gorge d'Entraigues | |||||||||||||
Pauline de Quelen de La Vauguyon | |||||||||||||
Charles Armand de Pons, Conti di Roquefort | N de Pons, Conti di Roquefort | ||||||||||||
Charlotte Armande de Rohan | |||||||||||||
Marie-Antoinette Rosalie de Pons, Conti di Roquefort | |||||||||||||
Gabrielle Rosalie Le Tonnelier | François Victor Le Tonnelier | ||||||||||||
Marie Anne Angélique Charpentier d'Ennery | |||||||||||||
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Mauro Ferranti, Eugenio di Savoia-Carignano, Umberto Soletti Editore, 2013, pp. 65-70.
- ^ Mauro Ferranti, Eugenio di Savoia-Carignano, Umberto Soletti Editore, 2013, pp. 70-76.
- ^ Edizioni Catinaccio Bolzano di Waldimaro Fiorentino - Libro: Alto Adige e Savoia
- ^ Mauro Ferranti, Eugenio di Savoia-Carignano, Umberto Soletti Editore, 2013, p. 432.
- ^ Carlo M. Fiorentino, La corte dei Savoia (1849-1900), Bologna, Società editrice il Mulino, 2008, p. 181.
- ^ (EN) Genealogy.eu, Savoy 5, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 20 novembre 2008.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giuseppe Fabozzi, I Savoia : mille anni di storia in una antologia della dinastia che ha dato le origini all'Italia unita (980-1946), Napoli, Arte tipografica, 2004, p. 393, ISBN 88-87375-83-6.
- Lamberto Vitali, Il Risorgimento nella fotografia, Torino, Einaudi, 1979, p. 183.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina dedicata a Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Savòia, Eugenio Emanuele di, conte di Villafranca, principe di Carignano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Francesco Lemmi, SAVOIA, Eugenio Emanuele, principe di Carignano, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Carignano, Eugenio Emanuele di Savoia, principe di, in L'Unificazione, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- Andrea Merlotti, SAVOIA VILLAFRANCA, Eugenio Emanuele, principe di Carignano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 91, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- http://www.lastoria.org/novara/protagonisti/eugenio_di_savoia.htm Archiviato il 20 maggio 2010 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 254625889 · ISNI (EN) 0000 0003 7748 3576 · BAV 495/89886 · ULAN (EN) 500340142 · LCCN (EN) nr98029522 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr98029522 |
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