EE-11 Urutu

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EE-11 Urutu
Descrizione
TipoVeicolo trasporto truppe
Equipaggio2+11
CostruttoreEngesa
Data entrata in servizio1973
Esemplari888[1]
Dimensioni e peso
Lunghezza6,15 m
Larghezza2,59 circa m
Altezza2,1 m
Peso13 t
Propulsione e tecnica
Motorediesel Detroit Diesel 6V-53N a 6 cilindri
Potenza212 hp
Trazione6x6
SospensioniEngesa Boomerang
Prestazioni
Velocità90 km/h
Autonomia850 km
Pendenza max60 %
Armamento e corazzatura
Corazzaturaacciaio saldato, spessore max circa 20 mm.
War Wheels.net[2]
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L'EE-11 Urutu è un veicolo trasporto truppe anfibio, sviluppato e prodotto dalla brasiliana Engesa a partire dagli anni '70. Ha configurazione 6x6 e un'ampia varietà di armamenti. Condivide alcuni elementi del telaio e della trasmissione con l'EE-9 Cascavel, sviluppato congiuntamente. Il nome Urutu deriva da una specie di serpente diffusa in Brasile.

A partire dal 1970 la Engesa di San Paolo, già impegnata con successo nella trasformazione di veicoli a trazione parziale 4x2 e 6x4 in mezzi a trazione integrale, iniziò a progettare un mezzo blindato con le stesse elevate caratteristiche di mobilità fuoristrada che era riuscita a dare ai suoi veicoli. Queste caratteristiche vertevano sia nella trazione integrale che nelle eccellenti sospensioni Boomerang, capaci di elevata escursione e quindi di mantenere le ruote aderenti al terreno.

Le esigenze delle forze armate nazionali vennero quindi soddisfatte dal nuovo mezzo che rapidamente entrò in produzione, nel 1974. Ai bisogni nazionali si aggiunsero ben presto gli ordini export.

Lo scafo dell'EE-11 è dotato di meccanica e sospensioni simili, con molti componenti uguali, a quelle della blindo EE-9 Cascavel. La disposizione è invece del tutto diversa per lo spostamento in avanti del motore, che è davanti a destra, con il pilota a sinistra e lo scomparto truppa dietro.

Le pareti del veicolo sono costruite in acciaio balistico, con piastre saldate. La truppa entra da un portello laterale tra il primo e il secondo asse delle ruote, oppure dai 2 portelli posteriori, ora che tale parte dello scafo, differentemente dal Cascavel, è stata liberata dal gruppo propulsore. Sul tetto dello scomparto truppa esistono 2 coppie di portelli, che aiutano sia a operare dal veicolo che eventualmente a ricambiare meglio l'aria nei climi torridi in cui il mezzo opera normalmente. Sul davanti dei portelli vi è l'armamento, basicamente costituito da una mitragliatrice Browning M2 da 12,7 mm in installazione a candeliere o circolare. Altri armamenti disponibili comprendono una torretta con cannone da 20 mm e mitragliatrice coassiale, una mitragliatrice leggera con lanciamissili MILAN e nel tipo più pesante, una torretta con cannone da 90 mm simile a quella della Cascavel, ma senza gabbione portadotazioni posteriore e con cannone a corto rinculo.

Il tipo di meccanica comprende 3 assali a trazione integrale, con uno spazio rilevante tra il primo e il secondo per le portiere laterali, abbinati ad un motore americano diesel con trasmissione manuale. Esistono 2 idrogetti che permettono il movimento in acqua a 8 km/h.

IL tipo EE-11 Mk 2 è apparso pochi anni dopo per migliorare le prestazioni del mezzo base, con possibilità di scegliere tra il Detroit e un modello Mercedes, assieme ad una trasmissione automatica, mentre è stata introdotta una caratteristica tipica dei mezzi sovietici, un sistema di regolazione degli pneumatici.

Gli armamenti sono stati perfezionati e adesso, oltre al mezzo base vi sono sistemi specializzati come quello controcarro con missili HOT a lunga gittata, il veicolo contraereo con torretta ESD e 2 cannoni da 20 mm, e infine il sistema di supporto di fuoco, l'ASFV, che consiste in uno dei tanti tipi di mezzi della categoria armato con cannone da 90 mm in torretta biposto. Vi sono anche mezzi ausiliari, come quello recupero ed ambulanza.

Gli Urutu sono ben presto diventati molto popolari, e hanno trovato, spesso assieme alla Cascavel, molti clienti per questo veicolo tra i pochi prodotti da un Paese del Terzo Mondo. Tra i clienti, l'Iraq e la Tunisia, che ha la versione ASFV come mezzo da combattimento e supporto.

Angola (bandiera) Angola
Bolivia (bandiera) Bolivia
24 acquistati nel 1978.[3]
Brasile (bandiera) Brasile
217 consegnati a partire dal 1973.[4] 134 in servizio nel 2022, in fase di dismissione.[5]
6 consegnati nel 1973.[4]
3 donati dall'esercito brasiliano nel 2018.[6]
  • Departamento Penitenciário Nacional
2 trasferiti dall'esercito brasiliano in servizio dal 2020.[7]
Cile (bandiera) Cile
37 acquistati nel 1975.[8][9]
Colombia (bandiera) Colombia
Un EE-11 dell'esercito colombiano a Cúcuta
56 acquistati.[10]
Ecuador (bandiera) Ecuador
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Gabon (bandiera) Gabon
Giordania (bandiera) Giordania
  • Gendarmeria giordana[13]
Guyana (bandiera) Guyana
Iraq (bandiera) Iraq
148 acquistati tra il 1980 e il 1988.[14]
Libia (bandiera) Libia
Ritirati all'inizio degli anni 2000.[15]
Paraguay (bandiera) Paraguay
8 in dotazione nel 2017, di cui alcuni fuori servizio a causa di carenza di manutenzione.[16]
Senegal (bandiera) Senegal
Suriname (bandiera) Suriname
16 acquistati nel 1983.[18]
Tunisia (bandiera) Tunisia
18 in servizio nel 2019.[19]
Uruguay (bandiera) Uruguay
11 donati dal Brasile nel 2022.[20]
Venezuela (bandiera) Venezuela
38 acquistati nel 1984.[21]
Zimbabwe (bandiera) Zimbabwe
  1. ^ (PT) Expedito Carlos Stephani Bastos, Uma realidade brasileira (PDF), in DaCultura, n. 10, 2016 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2019).
  2. ^ EE-11 Urutu Armored Personnel Carrier, su warwheels.net. URL consultato il 6 aprile 2013.
  3. ^ (ES) Revista Defensa InfoDefensa, Bolivia y sus anfibios 6X6 EE-11 Urutú, su Infodefensa, 18 luglio 2018. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  4. ^ a b (PT) ENGESA EE-11 URUTU para uso Policial - Outro Marco Histórico, su DefesaNet, 29 marzo 2018. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  5. ^ (PT) Exército inicia a desativação do EE-11 Urutu, su Tecnodefesa, 10 settembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  6. ^ (PT) BOPE recebe três blindados do Exército, que recuperou e entregou mais três a CORE, su Tecnodefesa, 28 marzo 2018. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  7. ^ (PT) DEPEN recebe blindados EE-11 Urutu, su Tecnodefesa, 21 ottobre 2020. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  8. ^ (PT) Engesa EE-11 Urutu no Brasil, su armasnacionais.com. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  9. ^ (ES) Chile, de compras desde la década de los 80, su Infodefensa, 16 maggio 2018. URL consultato il 27 agosto 2024.
  10. ^ (ES) Engesa EE-11 Urutu, el transporte contrainsurgente de Colombia, su Infodefensa, 18 luglio 2018. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  11. ^ (ES) Revista Defensa InfoDefensa, EE-11 Urutu, el 6x6 blindado de Ecuador, su Infodefensa. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  12. ^ (EN) Matt Fortune, Dubai Police cars fleet add a tank - video, su What's On, 28 maggio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  13. ^ a b (EN) Middle Eastern Urutus, su Military In the Middle East, 30 marzo 2014. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  14. ^ (PT) Armas brasileiras serão utilizadas contra sunitas, su Defesa Aérea & Naval, 23 giugno 2014. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  15. ^ (EN) Disaster at Tarhuna: When Haftar Lost Another Stronghold In Crushing Defeat To The GNA, su Oryx, 15 marzo 2021. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  16. ^ (ES) El 80% de los blindados de las Fuerzas Armadas de Paraguay está fuera de servicio, su Defensa.com, 9 maggio 2017. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  17. ^ (EN) Senegal has received new armoured vehicles from China, su defenceweb.co.za, 8 aprile 2016. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  18. ^ (PT) Expedito Carlos Síephani Bastos, Aproveitar melhor o que se tem - LEOPARD 1 A5 e M-60 A3 TTS, in Tecnologia Militar, 1º marzo 2009, p. 62.
  19. ^ (EN) Tunisian Armed Forces, su defenceweb.co.za, 10 ottobre 2019. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  20. ^ (ES) El Ejército Nacional de Uruguay dispara por primera vez sus obuses autopropulsados M-108, su Infodefensa, 18 ottobre 2023. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  21. ^ (ES) La Infantería de Marina de Venezuela reincorpora 15 vehículos blindados anfibios, su Infodefensa, 1º aprile 2022. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  22. ^ (EN) Chinese armoured vehicles a notable feature of Zim coup, su defenceweb.co.za, 20 novembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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