DeriveApprodi

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DeriveApprodi
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaS.r.l.
Fondazione1992 a Roma
Sede principaleBologna
SettoreEditoria
Sito webwww.deriveapprodi.org

DeriveApprodi è una casa editrice italiana indipendente fondata a Roma nel 1998, nata come rivista nel 1992[1] nota per le riedizioni di classici politici e le pubblicazioni sulla storia e sull'attualità delle lotte dei movimenti di sinistra[2], in particolare sull'operaismo politico italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

DeriveApprodi nasce come rivista di ricerca teorico-politica nel luglio del 1992[3]. A fondarla sono Sergio Bianchi e Mauro Trotta, provenienti dalla redazione della rivista «Luogo Comune». Il n. 0 registra la pubblicazione di testi di Giorgio Agamben, Toni Negri, Nanni Balestrini, Primo Moroni, Franco Berardi Bifo. La sua produzione complessiva comprende 26 numeri, l'ultimo dei quali è dell'autunno 2005. Al suo ambito redazionale hanno partecipato docenti universitari, intellettuali e ricercatori, militanti politici dei movimenti e dei centri sociali.

Nel 1998 Sergio Bianchi, con il coinvolgimento di una decina di persone, dà vita alla casa editrice DeriveApprodi, diventandone il direttore editoriale.

Nel settembre 2020 ha avviato una nuova rivista teorico-politica online, «Machina»[4], con diciotto sezioni e pubblicazioni quotidiane di articoli e materiali di archivio.

Nell'ottobre 2021, nella libreria dell'associazione Punto Input[5] di Bologna (via Mascarella 104/a), è stato inaugurato il primo punto vendita ufficiale della casa editrice. L'anno successivo è stato lanciato a Roma un secondo punto vendita, il Radical Bookstore[6] di via Pesaro 12.

A partire dal 2023, con lo spostamento della sede da Roma a Bologna, il nuovo direttore editoriale di DeriveApprodi è Gigi Roggero[7].

Linea editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La casa editrice si propone di rappresentare un punto di riferimento editoriale per il pensiero critico, la tradizione dell'operaismo politico italiano, la storia delle lotte e dei movimenti, la sperimentazione teorica e letteraria, le pubblicazioni sull'attualità.

La linea editoriale si caratterizza per una produzione prevalentemente saggistica. A ciò si è affiancata una produzione di narrativa sperimentale con la collana di scrittori esordienti «Vox», diretta da Luigi Bernardi.

Con un migliaio di titoli pubblicati e una ventina di collane, sono molto diversificati i temi che caratterizzano la produzione editoriale di DeriveApprodi: dall'operaismo al marxismo critico, dai temi connessi al genere alle questioni legate alla razza e al razzismo, dalle trasformazioni del lavoro alla storia delle lotte e dei movimenti sociali, dalla crisi delle forme tradizionali di rappresentanza politica al nuovo ruolo ricoperto dalle tecnologie digitali, dall'analisi dei mutamenti territoriali e urbanistici all'impatto delle migrazioni nelle società contemporanee, dalle nuove ecologie alla sostenibilità ambientale.

Specializzata in un settore di nicchia[8], all'oggi la casa editrice pubblica tra i 40 e i 50 titoli all'anno. DeriveApprodi ha una distribuzione nazionale e in tutte le principali librerie online, garantita dal promotore NW e dal distributore Messaggerie Libri.

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Oltre all'attività editoriale in senso stretto, DeriveApprodi è stata promotrice di diversi eventi culturali. Tra questi, il Critical Book&Wine[9], in collaborazione con Luigi Veronelli; insieme alla cooperativa Doc(k)s ha organizzato le fiere dell'editoria indipendente Book Pride e Bellissima[10] e il corso Io scrivo in giallo, alla cui edizione 2001 ha anche partecipato lo scrittore Carlo Lucarelli.[11]

Infine, è promotrice del Festival DeriveApprodi, la cui prima edizione si è svolta a Roma nel 2016[12] e successivamente a Bologna.

Nel giugno 2023 si è svolta alla Casa di quartiere Scipione dal Ferro dell’AICS di Bologna la sesta edizione del Festival, organizzato dalla casa editrice in collaborazione con l’associazione .input e la rivista «Machina»[13].

Autori pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

La casa editrice ha tra gli altri pubblicato gli scritti di vari protagonisti del movimento del Settantasette e/o coinvolti a vario titolo nei movimenti autonomi degli anni Settanta del Novecento come Toni Negri, Sergio Segio, Franco Piperno e Franco Berardi.[14]

La collana di scrittori esordienti «Vox» ha permesso la scoperta di autori poi affermatesi come Emidio Clementi, Wu Ming 5 e Paolo Nori con il romanzo Bassotuba non c'è, poi riedito da Einaudi,[15]. DeriveApprodi, inoltre, è conosciuta per avere l'opera omnia di Nanni Balestrini.

Circa 40 autori hanno pubblicato oltre tre titoli con DeriveApprodi, qui di seguito elencati[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Ciccarelli, Oltre la crisi, si può fare. DeriveApprodi rilancia sull'indipendenza, in Il Manifesto, 26 novembre 2015. URL consultato l'11 luglio 2017.
  2. ^ Marco Belpoliti, Diario dell'occhio, Le Lettere, 2008, ISBN 9788860871664. URL consultato il 12 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2017).
    «DeriveApprodi è una casa editrice decisamente di sinistra, che pubblica, tra gli altri, libri di Antonio Negri e Gian-Enrico Simonetti, sul sabotaggio e il movimento zapatista»
  3. ^ L'Espresso, vol. 200, Editrice L'Espresso, 2000. URL consultato il 12 luglio 2017.
    «Per ora non esistono riviste ufficiali di movimento, ma periodici e case editrici che si rifanno al movimento. Rientra in questa ottica di autonomia il caso di "DeriveApprodi", una rivista su cui scrivono giovani dai centri sociali e intellettuali»
  4. ^ Machina
  5. ^ Punto Input
  6. ^ Radical Bookstore
  7. ^ deriveapprodi, Casa editrice, su DeriveApprodi. URL consultato il 31 agosto 2023.
  8. ^ Giulio Mozzi, Best off 2006: letteratura e industria culturale: il meglio delle riviste letterarie italiane, Minimum fax, 2006, ISBN 9788875210786.
    «Un editore come DeriveApprodi è micronicchia, non c'è più un circuito di distribuzione alternativo che poteva essere in grado di fare da calmiere, dosare i vari flussi, compensarli, riuscire a portare soldi all'editore piccolo o all'operatore militante.»
  9. ^ Libri e vino, l'altra Milano da bere exibart.com, su exibart.com, 16 novembre 2006. URL consultato il 31 agosto 2023.
  10. ^ (EN) Book Pride, l'orgoglio di un evento auto-organizzato, su il manifesto, 21 marzo 2015. URL consultato il 31 agosto 2023.
  11. ^ La vendetta del Caravaggio, La Repubblica del 13 maggio 2001, vedi www.vigata.org/rassegna_stampa
  12. ^ Un laboratorio di indipendenza, articolo della redazione cultura de Il manifesto del 23 novembre 2016, vedi ilmanifesto.it
  13. ^ Redazione Culturale, Il festival di DeriveApprodi che indaga gli anni '80, l’età del disincanto, su Radio Città Fujiko, 30 maggio 2023. URL consultato il 1º settembre 2023.
  14. ^ L'Espresso, vol. 47, L'Espresso, 2001. URL consultato l'11 luglio 2017.
  15. ^ Fernando Pellerano, DeriveApprodi raccolta felice di giovani talenti, su ricerca.repubblica.it, 7 dicembre 2003.
  16. ^ Ricerca nell'OPAC SBN, su opac.sbn.it.
  17. ^ Luigi Russo, Belfagor, vol. 60, Leo. S. Olschki, 2005.
    «DeriveApprodi ha iniziato da qualche anno a ripubblicare tutte le opere narrative di Balestrini»

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