Dementium: The Ward

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Dementium: The Ward
videogioco
Schermata iniziale
PiattaformaNintendo DS, Nintendo 3DS, Nintendo Switch
Data di pubblicazioneGiappone 26 giugno 2008
31 ottobre 2007
Zona PAL 10 aprile 2009
GenereSurvival horror, sparatutto in prima persona
OrigineStati Uniti
SviluppoRenegade Kid
PubblicazioneGamecock Media Group, Interchannel-Holon, SouthPeak Games
Modalità di giocoGiocatore singolo
SupportoScheda di gioco
Fascia di etàCEROD · ESRBM · PEGI: 18 · USK: 18
Seguito daDementium II

Dementium: The Ward è un videogioco di genere survival horror e sparatutto in prima persona del 2007, sviluppato da Renegade Kid per Nintendo DS e pubblicato da Gamecock Media Group (Nord America)[1], Interchannel-Holon (Giappone)[2] e SouthPeak Games (Europa)[3].

Il 3 dicembre 2015 è stato pubblicato un rifacimento del gioco sul Nintendo eShop del Nintendo 3DS con il titolo di Dementium Remastered. In seguito alla chiusura del Nintendo eShop per le console Wii U e Nintendo 3DS, nel 2023 è uscita una versione rimasterizzata per Nintendo Switch. Il gioco ha avuto un seguito intitolato Dementium II e pubblicato nel 2010 sempre per Nintendo DS, di cui nel 2013 è stata distribuita una versione rimasterizzata in HD per PC e macOS[4].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco si apre con una breve scena da incubo in cui il protagonista, legato a una sedia a rotelle, percorre il lungo corridoio di un ospedale psichiatrico abbandonato vedendo attorno a sé scene sanguinolente e terrificanti, fino a cadere in un buco e imbattendosi, poco prima della caduta, in una misteriosa figura nera.

Il protagonista si risveglia in una stanza nel mezzo della notte, mentre fuori piove e c'è un temporale. La porta è chiusa, ma accanto ad essa ci sono la chiave e un blocco note con solo due pagine rimaste; su una di esse c'è scritto Perché l'hai fatto?. Uscendo dalla stanza diventa evidente che il personaggio è un paziente ricoverato nell'ospedale, grazie ad un pannello accanto alla porta che però non fornisce alcuna informazione oltre al presunto nome, John Doe[5]. Seguendo una scia di sangue proveniente da una porta sfondata, il protagonista vede un'orrenda creatura armata con una mannaia, mentre trascina una donna urlante; anche il nome della suddetta donna resta un mistero, e viene identificata come Jane Doe.

Proseguendo, il protagonista incontra molte mostruose e macabre creature: dovrà affrontare grotteschi mostri, frutti di esperimenti (come constaterà dai numerosi testi ritrovati in giro per l'edificio), e misteriosi rompicapi, per affrontare le sue più tremende paure e fuggire vivo dall'ospedale. Jane Doe viene incontrata ancora qualche volta, sebbene non vi sia mai la possibilità di aprire un dialogo con lei; inoltre, in alcuni livelli una bambina viene talvolta intravista mentre ride o piange a seconda del caso. In base ad alcuni indizi, l'identità di queste due individue risultano essere la moglie e la figlia del protagonista (il quale, secondo un notiziario, pare abbia ucciso la moglie, mentre la figlia ha assistito alla scena). Infine, il protagonista raggiunge il seminterrato dove ha luogo l'incontro finale con il Dottore, un misterioso e inquietante chirurgo vestito completamente di nero (la figura intravista all'inizio del gioco e incontrata brevemente in poche altre occasioni).

Dopo averlo sconfitto, il protagonista si risveglia nella stessa stanza all'inizio del gioco, stavolta pulita e illuminata dalla luce del mattino, e vede Jane Doe e la bambina davanti alla soglia, sorridenti. Tuttavia il gioco termina con un altro colpo di scena: in una sala operatoria il Dottore opera al cervello il protagonista, affermando che il paziente è sopravvissuto alla prima fase dell'operazione (che corrisponderebbe a tutto il gioco) e che bisogna prepararsi alla fase due[6].

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Dementium: The Ward è caratterizzato da un'ambientazione completamente 3D, e durante il gioco sarà necessario utilizzare una torcia la cui luce illumina determinate zone di una stanza in tempo reale, vantando così un'accuratezza nella realizzazione grafica. Il team di sviluppo, Renegade Kid, dichiarò alla stampa che «Dementium si avvantaggia utilizzando una caratteristica unica della console Nintendo DS grazie all'esplorazione tramite il touch screen e vari enigmi. L'utilizzo del touch screen per mirare e guardare dona al giocatore una sensazione di controllo e libertà unica. La torcia dinamica fa sì che il giocatore si immerga nell'atmosfera lugubre del gioco e permetta al giocatore di esplorare in dettaglio i corridoi dell'ospedale».

Il direttore Jools Watsham disse anche che i controlli touch screen del gioco sono basati su quelli usati in Metroid Prime Hunters. Originariamente, il gioco fu pensato per includere anche una modalità multiplayer, idea scartata per far sì che il team di sviluppo si potesse concentrare maggiormente sull'aspetto della modalità a giocatore singolo. Oltre a molte altre funzioni che utilizzano il touch screen, il gioco include anche un blocco note per far sì che il giocatore prenda nota di eventuali codici e soluzioni degli enigmi.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
Metacritic (media al 31-12-2020) 72/100[7]
GameSpot 7,5/10[8]
IGN 8/10[9]
Eurogamer 7/10[10]
Everyeye.it 7,5/10[11]
Multiplayer.it 7,5/10[12]
Jeuxvideo.com 14/20[13]
Destructoid 8,5/10[14]
GamesRadar+ [15]
Famitsū 30/40[16]
Game Informer 5,75/10[17]
GamePro [18]
GameRevolution C+[19]
GameSpy [20]
SpazioGames 7/10[21]
Nintendo Life 7,5/10[22]
Nintendo World Report 7/10[23]
411Mania 8,4/10[24]
The A.V. Club B[25]

Il gioco è stato ben accolto dalla critica e ha ottenendo recensioni generalmente favorevoli. È stato lodato in particolare per la realizzazione tecnica e l'ottima resa degli effetti sonori, ritenuti molto superiori rispetto ad altri titoli per la medesima console, ma criticato negativamente a causa della scarsa longevità, la mancanza di rigiocabilità e il sistema di salvataggio poco proficuo; inoltre i nemici riappaiono continuamente e questo richiede il continuo utilizzo di munizioni, le quali poi vengono a mancare.

Craig Harris di IGN ha definito la rendita complessiva spettacolare[9]:

(EN)

«The lighting effects and texture work in Dementium: The Ward are pretty special when you consider the Nintendo DS capabilities. [...] It's appropriately gory (it is a shooter, after all) but also adds an element of mystery to the whole thing. Some design issues do get in the way a tiny bit, but not so much that you'll hate on the game.»

(IT)

«Gli effetti di luce e le texture di Dementium: The Ward sono sorprendenti considerando le capacità del Nintendo DS. [...] È appropriatamente cruento (è uno sparatutto, dopotutto) ma aggiunge anche un elemento di mistero all'intera faccenda. Alcuni problemi di progettazione danno qualche fastidio, ma non così tanto da odiare il gioco.»

Andrea Canigiani di Everyeye.it, nel giudizio conclusivo, ha scritto[11]:

«Un titolo atipico, sia per il panorama del DS che per quello più vasto del videogioco. Un Survival Horror FPS dotato di una realizzazione tecnica cristallina e di un’attenzione maniacale per i dettagli. Dementium riesce a coinvolgere e tiene incollati ai piccoli schermi per tutta la sua (breve) durata. Una longevità non entusiasmante ed un level design poco ispirato non riescono ad inficiare il giudizio su di un titolo che fa dell’immersività e del coinvolgimento la sua arma vincente. Nonostante la trama tutto sommato banale e composta dai soliti cliché orrorifici che tutti gli appassionati ormai conoscono a memoria e un gameplay alla fin fine datato e poco originale, Dementium resta un piccolo capolavoro di tecnica e un gioco consigliatissimo grazie anche alla sua unicità, un ottimo biglietto da visita per i neonati Renegade Kid

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) RENEGADE KID UNLEASHES DEMENTIUM: THE WARD AT RETAIL, su gamesindustry.biz, 31 ottobre 2007. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  2. ^ (EN) James Higginbotham, Japans DS Release List, su purenintendo.com, 2008. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  3. ^ (EN) Dementium: The Ward, su gamesindustry.biz, 27 marzo 2009. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  4. ^ (EN) Megan Farokhmanesh, Nintendo DS title 'Dementium II' will re-release for PC, su polygon.com, 1º settembre 2012. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  5. ^ Il seguito Dementium II chiarisce che il nome del protagonista è William Redmoor.
  6. ^ (EN) William's Story * Possible spoiler * - Dementium II, su gamefaqs.gamespot.com. URL consultato il 2 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Dementium: The Ward for DS Reviews, su metacritic.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  8. ^ (EN) Lark Anderson, Dementium: The Ward, su gamespot.com, 6 novembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  9. ^ a b (EN) Craig Harris, Dementium: The Ward Review, su ign.com, 31 ottobre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Kristan Reed, Dementium: The Ward, su eurogamer.net, 10 aprile 2009. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  11. ^ a b Andrea "Erik Rekdal" Canigiani, Recensione Dementium: The Ward, su everyeye.it, 13 novembre 2007. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  12. ^ Tommaso Pugliese, La follia del DS, su multiplayer.it, 26 aprile 2009. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  13. ^ (FR) Test: Dementium : L'Asile, su jeuxvideo.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) Colette Bennett, Destructoid review: Dementium: The Ward, su destructoid.com, 31 ottobre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  15. ^ (EN) Chris Antista, Dementium: The Ward Review, su gamesradar.com, 30 ottobre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  16. ^ (EN) Brian, Famitsu review scores, su nintendoeverything.com, 18 giugno 2008. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  17. ^ (EN) Andrew Reiner, Driving you mad... not in a good way, su gameinformer.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2008).
  18. ^ (EN) Todd Melick, Review: Dementium: The Ward, su gamepro.com, 17 dicembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2008).
  19. ^ (EN) Chris Hudack, Dementium: The Ward Review, su gamerevolution.com, 19 novembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  20. ^ (EN) Cameron Lewis, Dementium: The Ward, su ds.gamespy.com, 5 novembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  21. ^ Jack Right, Dementium: The Ward, su spaziogames.it, 18 aprile 2009. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  22. ^ (EN) Paul Schreiner, Dementium: The Ward, su nintendolife.com, 12 luglio 2009. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  23. ^ (EN) Zachary Miller, Dementium: The Ward, su nintendoworldreport.com, 17 gennaio 2008. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  24. ^ (EN) Ramon Aranda, Dementium: The Ward (DS) Review, su 411mania.com, 20 novembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2007).
  25. ^ (EN) Chris Dahlen, Dementium: The Ward, su games.avclub.com, 12 novembre 2007. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  26. ^ (EN) Best of 2007 - Best First Person Shooter, su bestof.ign.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2008).
  27. ^ (EN) Best of 2007 - Best Graphics Technology, su bestof.ign.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2008).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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