Corpo celeste (film)
Corpo celeste | |
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Yile Vianello in una scena del film | |
Titolo originale | Corpo celeste |
Paese di produzione | Italia, Svizzera, Francia |
Anno | 2011 |
Durata | 100 min |
Genere | drammatico |
Regia | Alice Rohrwacher |
Sceneggiatura | Alice Rohrwacher |
Produttore | Carlo Cresto-Dina, Jacques Bidou, Marianne Dumoulin, Tiziana Soudani |
Casa di produzione | Tempesta, JBA Production, Amka Films Productions, Rai Cinema, ARTE France Cinéma, RTSI, SRG SSR Idée Suisse |
Distribuzione in italiano | Istituto Luce Cinecittà |
Fotografia | Hélène Louvart (additional photography Vittorio Omodei Zorini) |
Montaggio | Marco Spoletini |
Scenografia | Luca Servino |
Costumi | Loredana Buscemi |
Trucco | Giovanna Turco |
Interpreti e personaggi | |
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Corpo celeste è un film del 2011 scritto e diretto da Alice Rohrwacher, all'esordio cinematografico.
Ispirato, ma solo nel titolo, all'omonimo libro di Anna Maria Ortese, il film è stato presentato nella Quinzaine des réalisateurs del Festival di Cannes 2011.[1]
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Marta è una tredicenne che, dopo dieci anni vissuti in Svizzera, fa ritorno con la madre a Reggio Calabria, suo luogo di nascita e città d'origine di sua madre: Marta, però, a distanza di tanto tempo, della città non conserva più alcun ricordo.
Marta cerca di adattarsi alla sua nuova esistenza, faticando non poco ad adattarsi alla nuova situazione. Il degrado umano e sociale non risparmia nemmeno la parrocchia, ambiente che dovrebbe orientare la sua crescita spirituale e accompagnare il percorso della bambina fino alla Cresima: questo itinerario è affidato, infatti, a don Mario, uno spregiudicato prete carrierista, galoppino elettorale per candidati politici, e alla figura di una patetica catechista, che coltiva uno strano rapporto con il prete. Ad accompagnare il percorso spirituale della bambina c'è poi una schiera di coetanee che sognano un futuro da vallette televisive. In questo mondo dominato dalla cultura televisiva di massa non si salva neanche il catechismo, trasformato e degradato in una sorta di gioco a quiz, e nemmeno la musica sacra, svilita dallo squallore musicale e testuale dei moderni canti di chiesa, ispirati a sciocche melodie del pop più dilettantesco e scadente.
Marta si ritrova spaesata ed estranea a quell'ambiente, che non comprende; la ragazza trova una risposta alle sue inquietudini esistenziali proprio nel mondo della Chiesa cattolica, grazie al breve, intenso, e casuale incontro con Don Lorenzo, un prete anziano e marginalizzato, insediato ad Africo Vecchio, un paese di montagna destinato a un totale spopolamento: da lui Marta riceverà l'iniziazione alla conoscenza del Cristo e ai misteri della fede.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 2012 - David di Donatello
- Candidatura al Miglior regista esordiente a Alice Rohrwacher
- Candidatura alla Migliore attrice non protagonista a Anita Caprioli
- 2011 - Nastro d'argento
- Miglior regista esordiente a Alice Rohrwacher
- Candidatura alla Migliore attrice non protagonista a Anita Caprioli e Pasqualina Scuncia
- Candidatura al Miglior montaggio a Marco Spoletini
- 2012 - Ciak d'oro
- 2011 - Bobbio Film Festival
- Premio Migliore Regia a Alice Rohrwacher
- Premio "Beppe Ciavatta" - Miglior Regista Esordiente a Alice Rohrwacher
- 2012 - Premio Suso Cecchi d'Amico Castiglioncello per la sceneggiatura
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (FR) Quinzaine 2011, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 30 dicembre 2011.
- ^ a b Ciak d’oro 2012, vincitori: This must be the place miglior film, su ilcinemaitaliano.com. URL consultato il 06/06/12.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su corpoceleste.it.
- (EN) Corpo celeste, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Corpo celeste, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Corpo Celeste, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Corpo celeste, su FilmAffinity.
- (EN) Corpo celeste, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Corpo celeste, su Box Office Mojo, Amazon.com.