Club Deportivo Eldense

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Club Deportivo Eldense
Calcio
Deportivo
Azulgranas
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, blu
Dati societari
Città Elda
Nazione Bandiera della Spagna Spagna
Confederazione UEFA
Federazione FEF
Campionato Segunda División
Fondazione 1921
Presidente Bandiera della Spagna Pascual Pérez Castillo
Allenatore Bandiera della Spagna Fernando Estévez
Stadio Stadio Nuevo Pepico Amat
(4 036 posti)
Sito web https://cdeldense.es/
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Il Club Deportivo Eldense, chiamato comunemente Eldense, è una società calcistica spagnola con sede a Elda, nella comunità autonoma di Valencia. Fondato nel 1921, il club milita nella Segunda División, la seconda serie del campionato spagnolo, e disputa le partite casalinghe all'Estadio Municipal Nuevo Pepico Amat, che ha una capacità di 4.036 spettatori.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione ed esordi (1921-1955)[modifica | modifica wikitesto]

Il Club Deportivo Eldense fu fondato il 17 settembre 1921, da un gruppo di tifosi locali del Barcellona[1]; il primo presidente della società fu D. Joaquín Seguí Fernández. La prima partita venne disputata il 1 novembre, contro l'Elde F.C. squadra ai tempi più antica della città ma che nel 1925 si dissolse, lasciando l'Eldense come squadra principale.

Nel 1924 la società si iscrisse alla Federazione calcistica Valenciana, e nello stesso anno disputò il suo primo torneo ufficiale. In questi anni l'attività fu quasi unicamente di carattere locale. Nella stagione 1928-29 l'Eldense debuttò nella sua prima competizione ufficiale di campionato, esordendo nella Seconda Categoria Regionale. Del 1930 è la prima promozione in Prima Categoria Regionale, allora quarto livello del calcio spagnolo, seguita da una immediata nuova retrocessione. Fu in questi anni che militò nel club il portiere Pepito Amat, nato in città e divenuto presto idolo della tifoseria locale, a cui venne anni dopo dedicato lo stadio del club, che tuttora porta il suo nome[2].

Nel 1944, con la riforma della Tercera División, divenuta vera e prioria terza categoria del calcio spagnolo, l'Eldense fece il suo esordio nella nuova serie. Il club entrò in crisi nel 1951, perdendo l'accesso alla categoria e vedendo minacciata la sua stessa esistenza, a causa dei debiti accumulati. La crisi fu risolta grazie a una raccolta fondi organizzata in città, e nel 1954 la squadra venne riammessa in Tercera División. Nello stesso anno, divenne presidente del club Luis Cremades Viñedo, sotto la guida del quale il club ottenne i suoi risultati più prestigiosi.

L'Epoca d'oro (1956-1964) e l'assestamento in Tercera División[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956 l'Eldense venne promosso per la prima volta in Segunda División, la serie cadetta della piramide calcistica spagnola[3], nella quale riuscì ad ottenere due volte la salvezza, retrocedendo nuovamente nel 1959. Tre anni dopo, nel 1962, il club si laureò campione di Tercera División, ottenendo una nuova promozione in seconda serie. Nella successiva stagione 1962-1963, la squadra si classificò settima nel Gruppo II della Segunda División, raggiungendo quello che ancora oggi è il miglior piazzamento della sua storia in campionato[4]. Il risultato non fu tuttavia ripetuto l'anno seguente, che vide la squadra retrocedere.

La fine degli anni '60 vide il club assestarsi in Tercera División e vincere per due volte il campionato (1966 e 1967), ma fallire in entrambi i casi la promozione. Con la ristrutturazione dei livelli inferiori del calcio spagnolo, il vlub perdette l'accesso alla categoria nel 1970, scendendo nuovamente in Primera Categoria Regional, ma riuscì a vincere il campionato e a riguadagnare la terza categoria già l'anno successivo.

Fra il 1971 ed il 1976 l'Eldense riuscì ad assestarsi in Tercera División, venendo iscritta nel 1977 alla neonata Segunda División B, a seguito di una nuova ristrutturazione delle categorie calcistiche spagnole. Una nuova crisi societaria si riflesse sui risultati sportivi, che videro la squadra scendere in quarta categoria una prima volta nel 1978 ed una seconda nel 1981[5]. Il decennio successivo vide l'Eldense riuscire a riaffacciarsi alla terza categoria solo fra il 1987, anno di una nuova promozione in Segunda División B ed il 1991, anno in cui una nuova rertrocessione aprì un quindicennio di permanenza in Tercera División per il club azulgrana.

Anni recenti (2006- oggi)[modifica | modifica wikitesto]

I giocatori dell'Eldense festeggiano la promozione in Segunda División B nel 2014.

Fu solo nella stagione 2005-06 che la squadra riuscì a riaffacciarsi in terza serie, venendo subito retrocessa nuovamente. Terminata la costruzione del nuovo impianto sportivo, il Nuevo Pepico Amat nel 2013, una nuova promozione, ottenuta vincendo il campionato di Tercera División nel 2014, portò la squadra a disputare tre campionati consecutivi in Segunda División B fra il 2014 ed il 2016, anno in cui venne nuovamente retrocessa.

Nel 2017 il club fu coinvolto in una inchiesta giudiziaria, che vide l'allenatore italiano Filippo Vito di Pierro e il direttore generale Nobile Capuani essere arrestati dalle autorità spagnole con l'accusa di corruzione e modifica dei risultati sportivi[6]. A seguito dell'inchiesta, L'Eldense ha sospeso temporaneamente tutte le attività sportive, rescindendo anche il contratto con il gruppo di investimento italiano rappresentato da Capuani. Ha inoltre svincolato 12 giocatori, mentre cinque persone sono state arrestate in relazione alla vicenda[7].

Dopo quattro anni trascorsi in Tercera División, la squadra è stata promossa al nuovo quarto livello della Segunda División RFEF nella stagione 2020-21 a causa della ristrutturazione del sistema dei campionati di calcio spagnoli. Il 28 maggio 2022, l'Eldense si è assicurata la seconda promozione consecutiva nella nuova Primera Federación dopo aver battuto il Sestao River nell'ultima partita dei playoff[8]. Il 25 giugno 2023, l'Eldense ha ottenuto una nuova promozione in Segunda División, siglando la terza promozione in quattro anni[9] e tornando a riaffacciarsi nella categoria cadetta a 59 anni dall'ultima apparizione.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del C.D. Eldense

  • 1930-1931 - 2º in Segunda División Regional.
  • 1931-1932 - 4º in Segunda División Regional.
  • 1932-1933 - 1º in Segunda División Regional.
  • 1933-1934 - in Segunda División Regional.
  • 1934-1935 - in Segunda División Regional.
  • 1935-1936 - 1º in Segunda División Regional.
  • 1936-1939 - Non partecipa ad alcuna competizione
  • 1939-1940 - 2º in Primera Regional B Murciana. Promosso in Primera División Regional









Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

L'Eldense veste dalla propria fondazione nel 1921 una maglia a strisce verticali rosse e blu simile a quella del Barcellona, a cui i fondatori del club, simpatizzanti della società blaugrana, si ispirarono. Tradizionalmente, i calzoncini sono di colore nero, per accentuare la differenza con la squadra catalana[4].

Lo stemma della squadra raffigura uno scudo stilizzato colorato di strisce rosse e blu, riportante sulla sommità una corona e la denominazione ufficiale del club, e sulla parte inferiore un pallone da calcio[10].

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Vista dello stadio Nuevo Pepico Amat, attuale impianto del club.

Il primo stadio del club fu denominato El Parque (Il Parco) e fu inaugurato nel 1923. Fu abbandonato nel 1964, e sostituito dal nuovo Estadio Municipal, dalla capienza di 6.000 posti, in seguito ampliata a 8.000 dopo la ristrutturazione del 1988. Nel 1994, l'impianto fu rinominato Estadio Pepito Amat.

Il 30 settembre 2012 è stato inaugurato il nuovo stadio del club, denominato Stadio Nuevo Pepico Amat, dalla capacità di 4.036 posti[11], catalogato come stadio di categoria 2 secondo la classificazione UEFA[12].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Club Deportivo Eldense B[modifica | modifica wikitesto]

Come la grande maggioranza delle squadre spagnole, anche l'Eldense dispone di una squadra giovanile, denominata Club Deportivo Eldense B, fondata nel 1994.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del C.D. Eldense.

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del C.D. Eldense.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1955–1956, 1961–1962, 1965–1966, 1966–1967, 1978–1979, 1982–1983, 1983–1984, 1984–1985, 1985–1986, 1991–1992, 1997–1998, 2013–2014, 2020-2021

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 1920-1921 alla 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Segunda División 6 1956-1957 2023-2024 6
Tercera División / Segunda División B / Primera Categoria Regional / Primera División RFEF 40 1941-1942 2022-2023 40
Primera Categoria Regional / Tercera División/ División Regional / Segunda Federación 36 1929-1930 2021-2022 36
Divisioni inferiori 10 1928-1929 1952-1953 10

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Una partita fra Eldense e Alcoyano nel 2014.

La rivalità maggiormente sentita dalla tifoseria eldense è tradizionalmente quella con l'Alcoyano, a causa dei frequenti scontri fra le due compagini, che per diversi anni hanno militato nella medesima categoria, e della vicnianza geografica fra le città di Elda e Alcoy[13][14]. Altre rivalità su base geografica sono presenti con l'Hércules[15] e l'Elche[16].

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 13 gennaio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Spagna P Guillermo Vallejo
2 Bandiera della Spagna D Toni Abad
3 Bandiera della Spagna D Álex Martínez
4 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Dario Đumić
5 Bandiera della Spagna D Íñigo Piña
6 Bandiera della Spagna D Carlos Hernández
7 Bandiera della Romania A Florin Andone
8 Bandiera della Spagna C Sergio Ortuño
9 Bandiera della Spagna A Mario Soberón
10 Bandiera della Spagna A Christian Montes
11 Bandiera della Spagna A Juanto Ortuño
12 Bandiera del Brasile D Derick Poloni
13 Bandiera della Spagna P Ian Mackay
N. Ruolo Calciatore
14 Bandiera della Spagna D Miguelón
15 Bandiera del Ghana C Mo Dauda
16 Bandiera del Marocco C Youness Lachhab
17 Bandiera della Spagna C Jesús Clemente
18 Bandiera della Spagna C Pedro Capó
19 Bandiera della Spagna C Joel Jorquera
20 Bandiera della Spagna C Iván Chapela
21 Bandiera della Spagna C Álex Bernal
22 Bandiera della Francia C Marc-Olivier Doué
23 Bandiera della Spagna C Marc Mateu
24 Bandiera della Spagna C David Timor
25 Bandiera della Spagna D Nacho Monsalve
31 Bandiera della Spagna P Álvaro Aceves

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) M. Hernández, El Deportivo Eldense fue fundado por un grupo de aficionados del FC Barcelona, in AS, 12 giugno 2023. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  2. ^ (ES) Pepico Amat, el mejor deportista eldense de la historia y que da nombre al estadio de la ciudad, fue portero del Espanyol hace 83 años, su lagradaonline.com. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  3. ^ (ES) El Eldense logró su primer ascenso a Segunda ante el filial del Real Madrid hace 67 años, in Sport.es, 13 giugno 2023. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  4. ^ a b (ES) Historia, su cdeldense.es. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  5. ^ (ES) V. Masia Pous, Historial del Club Deportivo Eldense, S.A.D., su lafutbolteca.com. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  6. ^ (EN) P. Gilbert, Eldense coach Filippo Vito di Pierro arrested after defeat to Barcelona B, in Sky Sport, 4 aprile 2017. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  7. ^ (ES) Cinco detenidos por el amaño del Barça B-Eldense, in ABC, 4 aprile 2017. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  8. ^ (ES) D. Esteve, El Eldense tumba al Sestao y logra el ascenso en la prórroga, in AS, 28 maggio 2022. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  9. ^ (ES) J. Miserachs, El ascenso eterno del Eldense, in Mundo Deportivo, 26 giugno 2023. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  10. ^ (ES) Escudo, su cdeldense.es. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  11. ^ (ES) Match pack CD Eldense vs Athletic Club Copa round of 32, su athletic-club.eus. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  12. ^ (ES) Nuevo Pepico Amat, su cdeldense.es. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  13. ^ (ES) El Eldense quere llevarse el derbi, su cdeldense.es. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  14. ^ (ES) M. S. Rico, Alcoyano-Eldense, apasionante derbi en El Collao, in La Verdad, 24 gennaio 2015. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  15. ^ (ES) Eldense-Elche nuevo derbi alicantino, su onefootball.com, 29 settembre 2023. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  16. ^ (ES) El Eldense entrega 400 entradas al Elche para el derbi provincial, in El Español, 3 ottobre 2023. URL consultato il 5 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio