Cláudio Christovam de Pinho

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Cláudio Christovam de Pinho
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 162 cm
Peso 57 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1960
Carriera
Squadre di club1
1940-1941Santos11+ (13)
1942Palmeiras32 (9)
1943-1944Santos5+ (5)
1944-1958Corinthians549 (295)
1959-1960San Paolo35 (10)
Nazionale
1942-1957Bandiera del Brasile Brasile12 (5)
Carriera da allenatore
1958-1959Corinthians
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Cláudio Christovam de Pinho, detto Cláudio (Santos, 18 luglio 1922Santos, 2 maggio 2000), è stato un calciatore e allenatore di calcio brasiliano, di ruolo attaccante. È il miglior realizzatore nella storia del Corinthians, con 295 reti segnate.[1]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come attaccante,[2] più precisamente come ala destra.[3] Era in possesso di una grande tecnica, di abilità nel tirare calci di punizione e rigori e di un carattere da leader che gli permise di essere soprannominato O Gerente (il manager).[3][4] Il suo stile di gioco è paragonabile a quello di altri giocatori che in periodi successivi hanno vestito la maglia del Corinthians, come ad esempio Marcelinho Carioca.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Debuttò nel Santos nel 1940, trasferendosi però poco tempo dopo al Palmeiras, con cui vinse il suo primo titolo, ovvero il campionato Paulista del 1942. Fu anche protagonista di un fatto curioso: segnò infatti il primo gol della società dopo il cambio di nome da Palestra Itália a Palmeiras.[5] Il periodo fruttuoso con il club di San Paolo gli permise di tornare al Santos, che però lasciò, nuovamente dopo neanche due anni, per passare al Corinthians.

Fece il suo esordio segnando contro la sua ex squadra, il Palmeiras, marcando una rete da calcio d'angolo.[4] Con Luisinho, Baltazar ed altri formò un attacco capace di segnare più cento reti (per la precisione centotré) in una sola edizione del campionato statale, quella del 1950. L'arrivo di Cláudio al Corinthians inaugurò un periodo di successi,[6] che interruppe il digiuno di dieci anni senza titoli per la società. Nel 1957 lasciò momentaneamente l'attività calcistica per dedicarsi alla carriera di allenatore, che però interruppe dopo una sola stagione (la 1958-1959); tornò dunque a giocare, stavolta al San Paolo, dove nonostante i trentasette anni fu protagonista di una buona annata, con dieci reti segnate in trentacinque partite.[3]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ha giocato dodici partite con il Brasile, con cinque reti all'attivo. Nonostante non abbia collezionato molte presenze, è stato convocato per quattro edizioni del Campeonato Sudamericano de Football. In seguito all'infortunio dell'ala destra titolare della Nazionale Tesourinha, Flávio Costa selezionò per il campionato del mondo 1950 Alfredo e Friaça al suo posto, escludendo così Cláudio, che a quel tempo era considerato uno dei migliori interpreti del ruolo.[4]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Santos: 1940, 1944
Palmeiras: 1942
Corinthians: 1951, 1952, 1954
Corinthians: 1950, 1953, 1954

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1947
Brasile 1949

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcune fonti riportano 305 reti.
  2. ^ (EN) Sambafoot - Cláudio Pinho [collegamento interrotto], su en.sambafoot.com. URL consultato il 21 aprile 2010.
  3. ^ a b c d (PT) Que Fim Levou? - Cláudio, su terceirotempo.ig.com.br. URL consultato il 21 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2009).
  4. ^ a b c (PT) Album dos saudosistas - Cláudio Cristovão Pinho, su museudosesportes.com.br, Museu dos Esportes. URL consultato il 21 aprile 2010 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2009).
  5. ^ (PT) Tributo, su terra.com.br. URL consultato il 21 aprile 2010 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
  6. ^ (PT) Ídolos - Cláudio, su web.archive.org, Gazeta Esportiva (dall'Internet Archive). URL consultato il 21 aprile 2010.

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