City of Evil

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City of Evil
album in studio
ArtistaAvenged Sevenfold
Pubblicazione7 giugno 2005
Durata72:43
Dischi1
Tracce11
GenereHeavy metal[1][2]
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreMudrok, Avenged Sevenfold
RegistrazioneThe Hobby Shop, Highland Park (California)
Ocean Way Recording, Hollywood (California)
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[4]
(vendite: 1 000 000+)
Avenged Sevenfold - cronologia
Album precedente
(2003)
Album successivo
(2007)
Singoli
  1. Bat Country
    Pubblicato: 9 agosto 2005
  2. Beast and the Harlot
    Pubblicato: 27 febbraio 2006
  3. Burn It Down
    Pubblicato: 5 giugno 2006
  4. Seize the Day
    Pubblicato: 26 giugno 2006

City of Evil è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense Avenged Sevenfold, pubblicato il 7 giugno 2005 dalla Warner Bros. Records.

L'album ha segnato il definitivo distacco dalle sonorità metalcore che hanno caratterizzato gli esordi del gruppo, in favore di un approccio più diretto all'heavy metal classico e alla totale eliminazione di voci distorte da parte del cantante M. Shadows,[1] attingendo a forti influenze dal power metal,[5] al progressive,[6] al thrash metal,[7] e all'hard rock.[2]

È stato inserito alla centesima posizione della classifica dei migliori 100 album metal di sempre stilata da Rolling Stone[8] e alla 35ª della classifica dei migliori 50 album metal di sempre di Kerrang!.[9]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Beast and the Harlot – 5:40
  2. Burn It Down – 4:58
  3. Blinded in Chains – 6:34
  4. Bat Country – 5:13
  5. Trashed and Scattered – 5:53
  6. Seize the Day – 5:32
  7. Sidewinder – 7:01
  8. The Wicked End – 7:10
  9. Strength of the World – 9:14
  10. Betrayed – 6:47
  11. M.I.A. – 8:46

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti
  • Brian Haner – chitarra aggiuntiva, pedal steel guitar, chitarra acustica e assolo (traccia 7)
  • Scott Gilman – arrangiamento orchestrazioni, produzione aggiuntiva
  • Bruce Dukov – violino
  • Sam Formicola – violino
  • Larry Greenfield – violino
  • Alan Grunfeld – violino
  • Songa Lee-Kitto – violino
  • Liane Mautner – violino
  • Mark Robertson – violino
  • Samuel Fischer – violino solista
  • Alma Fernandez – viola
  • Matthew Funes – viola
  • David Walther – viola
  • David Low – violoncello
  • David Mergen – violoncello
  • Victor Lawrence – violoncello solista
  • Colton Beyer-Johnson – coro
  • Zachary Biggs – coro
  • C.J. Cruz – coro
  • Nathan Cruz – coro
  • Stephen Cruz – coro
  • Alan Hong – coro
  • Sally Stevens – coro
  • Sean Sullivan – coro
  • Nico Walsh – coro
  • Josiah Yiu – coro
  • Jeannine Wagner – coro solista
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2005-06) Posizione
massima
Stati Uniti[10] 30
Stati Uniti (rock)[10] 13

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Johnny Loftus, City of Evil, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 3 marzo 2014.
  2. ^ a b (EN) Michael Parillo, James "The Rev" Sullivan, su Modern Drummer Magazine, 1º dicembre 2009. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) City of Evil, su British Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  4. ^ (EN) Avenged Sevenfold - City of Evil – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 gennaio 2015.
  5. ^ (EN) Aubin Paul, Avenged Sevenfold - City Of Evil, su punknews.org, 7 giugno 2005. URL consultato il 4 giugno 2023.
  6. ^ (EN) M. SHADOWS Explains How AVENGED SEVENFOLD's Waking The Fallen Was Set Apart From Other Metalcore At The Time, su Metal Injection, 3 febbraio 2023. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) Eli Enis, Avenged Sevenfold Albums Ranked: From Worst to Best, su Revolver, 7 giugno 2021. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  8. ^ (EN) Richard Bienstock, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 17 marzo 2020.
  9. ^ (EN) Kerrang!'s 50 Greatest Metal Albums Ever, su Avenged Sevenfold, 3 febbraio 2016. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  10. ^ a b (EN) Avenged Sevenfold – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 18 marzo 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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