Protochondrostoma genei

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Chondrostoma genei)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Lasca" rimanda qui. Se stai cercando lo scrittore e commediografo detto "il Lasca", vedi Anton Francesco Grazzini.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Lasca
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Cypriniformes
Famiglia Cyprinidae
Sottofamiglia Leuciscinae
Genere Protochondrostoma
Specie C. genei
Nomenclatura binomiale
Chondrostoma genei
Bonaparte, 1839
Sinonimi

Chondrostoma genei, Chondrostoma genei albicans, Chondrostoma jaculum, Leuciscus genei

Nomi comuni

Striscia

Distribuzione

La lasca[2] (Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839) conosciuta anche come striscia è una specie di pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cyprinidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La lasca è endemica dei fiumi dell'Italia settentrionale (fino alla Slovenia) e (forse) del versante adriatico degli Appennini. Introdotta in Toscana, Liguria, Umbria e Lazio (bacini dei fiumi Arno, Tevere ed Ombrone).
Vive in acque correnti, limpide, con fondo sabbioso e sassoso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo ciprinide ha un corpo allungato, tipico delle specie adattatesi a vivere in acque turbolente; la bocca è dotata di 5 denti faringei per lato.
La bocca è ventrale e dotata di labbra cornee come in tutti i membri del genere Chondrostoma.
La livrea è grigio-verdastra con ventre color argento. Sui fianchi corre una fascia orizzontale più scura.
È molto simile alla savetta dalla quale si distingue per il corpo più slanciato e per la banda scura sui fianchi.
Raggiunge i 30 cm di lunghezza.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La lasca è soprattutto carnivora. Si ciba principalmente di larve di insetti che trova sotto i sassi, ma si può nutrire anche di alghe incrostanti che gratta dai sassi con la bocca cornea.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il periodo dell'accoppiamento avviene tra maggio e giugno: la femmina depone circa 5000 uova del diametro di 1,5 mm, che si schiudono dopo circa 12 giorni di incubazione ad una temperatura non inferiore ai 15 °C.

Minacce[modifica | modifica wikitesto]

È minacciata dall'introduzione di specie alloctone di pesci più aggressivi (come ad es. il pesce gatto) e dalla progressiva distruzione del suo habitat da parte dell'uomo; è infatti particolarmente sensibile alla costruzione di sbarramenti lungo i corsi d'acqua che limitano le migrazioni a scopo riproduttivo.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

È preda tipica della tecnica della passata, ma può abboccare anche alle lenze a fondo. Le esche favorite sono costituite da vermi e da larve di insetti. Le sue carni non sono cattive, ma scarsamente apprezzate per l'enorme quantità di spine.

Nota tassonomica[modifica | modifica wikitesto]

Le popolazioni della Francia centro-meridionale e della Spagna orientale, precedentemente attribuite a C. genei, appartengono probabilmente a un'altra specie: Chondrostoma toxostoma.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IUCN Red List of Threatened Species, su iucnredlist.org. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 9 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci