Duomo di Hildesheim
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Duomo dell'Assunta Dom St. Mariä Himmelfahrt | |
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La cattedrale di Hildesheim | |
Stato | ![]() |
Land | Bassa Sassonia |
Località | Hildesheim |
Indirizzo | Domhof, 31134 |
Religione | cattolica |
Titolare | Assunta |
Diocesi | Hildesheim |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | 1010 |
Completamento | XIV secolo |
Demolizione | distrutta e ricostruita nel 1950-60 |
Sito web | www.dom-hildesheim.de/ |
Coordinate: 52°08′56″N 9°56′50″E / 52.148889°N 9.947222°E
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Duomo dell'Assunta e chiesa di San Michele a Hildesheim | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (i) (ii) (iii) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1985 |
Scheda UNESCO | (EN) St. Mary's Cathedral and St. Michael's Church at Hildesheim (FR) Scheda |
Il duomo di Hildesheim (in tedesco: Hildesheimer Dom) è l'importante cattedrale medievale della città di Hildesheim, in Germania. Venne inserita nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO fin dal 1985, insieme alla vicina chiesa di San Michele.
Storia e architettura[modifica | modifica wikitesto]
L'edificio, dedicato all'Assunta, venne eretto fra il 1010 e il 1020 in stile romanico, con uno sviluppo simmetrico a due absidi, tipico dell'architettura dell'epoca nel Ducato di Sassonia. Venne successivamente ampliato nel corso dell'XI, XII e XIV secolo, ma un bombardamento alla fine della seconda guerra mondiale lo rase completamente al suolo. Venne totalmente ricostruito fra il 1950 e il 1960.
Il duomo è famoso per le numerose opere artistiche in essa contenute, fra cui:
- le porte bronzee, commissionate dal vescovo Bernward nel 1015 e con bassorilievi tratti dalle storie della vita di Adamo e di Cristo[1];
- una colonna, anch'essa in bronzo, alta 5 metri e risalente al 1020, con bassorilievi narranti storie della vita di Cristo;
- due grandi candelabri dell'XI secolo;
- il sarcofago di san Godehard;
- la teca di sant'Epifanio di Pavia, del XII secolo;
- la fonte battesimale, del 1225.
Nel cortile del duomo si trova la cappella di sant'Anna, Annenkapelle, costruita nel 1321. All'esterno dell'abside si può vedere un cespuglio di rose rampicanti cui la leggenda attribuisce un'età di mille anni, simboleggianti la prosperità della città di Hildesheim: secondo questa leggenda, fino a che le rose fioriranno la città continuerà a prosperare. Anche durante il bombardamento alleato del 1945 che distrusse l'edificio le rose sopravvissero e tornarono ben presto a fiorire.
Il museo della cattedrale possiede una delle più ampie collezioni di oggettistica medievale d'Europa.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Queste porte presentano analogie storico-artistiche con le formelle del portale della basilica di San Zeno a Verona.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fabrizio Crivello, Bernardo di Hildesheim: il committente come artista in età ottoniana, in Enrico Castelnuovo, Artifex bonus - Il mondo dell'artista medievale, ed. Laterza, Roma-Bari, 2004.
- (DE) Bernhard Gallistl: Die Tür des Bischofs Bernward und ihr ikonographisches Programm, in: "Le porte bronzee dall'antichità al secolo XIII", Atti del Convegno Internazionale di studi, Trieste 13-18 aprile 1987, Roma 1990. pp. 145–182.
- Bernhard Gallistl, La porta di bronzo di Bernward da Hildesheim. Iconografia e iconologia, in: La porta di Bonanno nel Duomo di Pisa e le porte bronzee medioevali europee. Arte e tecnologia, atti del convegno internazionale di studi (Pisa 6 - 8 maggio 1993) a cura di O. Banti, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1999. pp. 107–121.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Pagina del sito dell'UNESCO relativa alla cattedrale di Hildesheim, su whc.unesco.org.
- (DE) Sito web del museo della cattedrale, su dommuseum-hildesheim.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137870493 · ISNI (EN) 0000 0001 0664 7575 · LCCN (EN) n84142317 · GND (DE) 4223469-4 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84142317 |
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