Carla Chiarelli

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Carla Chiarelli (Milano, ...) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta esordisce sui palcoscenici di Milano col gruppo Oh Art (di cui è cofondatrice) e interpretando testi di Luigi Pirandello e Heinrich von Kleist per la regia di Massimo Castri[1][2][3]. Nel 1980 si diploma alla Civica scuola di arte drammatica di Milano.

Negli anni ottanta viene diretta sul palcoscenico da Luca Coppola[4][5] e Andrea Dosio al Teatro dell’Arco di Cagliari (di cui lei stessa cura la direzione artistica); lavora inoltre con Massimo Navone e Mario Martone, recitando con la compagnia Teatri Uniti per un anno.

Negli anni novanta recita in allestimenti diretti da Giampiero Solari[6], Cesare Lievi (con cui stringe un lungo sodalizio artistico), Sonia Antinori, Andrea Taddei[7].

Nel 1992 insieme col marito Fabrizio Parenti fonda il gruppo teatrale Quellicherestano presso il Teatro Vascello di Roma, che mette in scena, fra gli altri, testi di Herbert Achternbusch, Plauto, Alberto Moravia, Antonio Moresco e Natalia Ginzburg[8], sotto la regia di Werner Waas[9].

Dopo trenta anni di messe in scene teatrali del testo di Elio Pagliarani di cui Chiarelli è promotrice e protagonista, nel 2015 La ragazza Carla viene trasportato sullo schermo cinematografico per la regia di Alberto Saibene[10].

Parallelamente all'attività teatrale, a partire dai primi anni ottanta partecipa a lungometraggi di Silvio Soldini (la sua interpretazione nel film Giulia in ottobre, ruolo ritagliato su di lei dal regista[11], le fa guadagnare una segnalazione al Bellaria Film Festival[12]), Donatello Alunni Pierucci, Giovanna Gagliardo, Dario D'Ambrosi e Francesca Archibugi.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Inglese perfetto, naturalmente, regia di Sabrina Mancini - 35 puntate (2000)
  • La Chunga, di Mario Vargas Llosa, regia di Monica Conti (2007)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli occhi aperti, regia di Angelo Ruta (1996)
  • Reato di vita, regia di Elena Maggioni (2010)
  • Tu che forse vedrai il sole, regia di Andrea Franchino (2021)

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Serie web[modifica | modifica wikitesto]

  • Gamers - Tutti pazzi per i videogiochi (2010-2013)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria Grazia Gregori, Uno, nessuno, molti Pirandello (PDF), in l'Unità, 7 novembre 1979.
  2. ^ Maria Grazia Gregori, A caccia di Von Kleist in una foresta dell'inconscio (PDF), in l'Unità, 30 aprile 1981.
  3. ^ Gianfranco Rimondi, «Salvare il teatro? Una fatica d'Ercole» (PDF), in l'Unità, 13 giugno 1983.
  4. ^ Rodolfo Di Giammarco, Giovane coppia intellettuale tra panni sporchi e infedeltà, su la Repubblica.it, 4 dicembre 1987. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  5. ^ Walter Porcedda, Avventura sul palco - Mezzo secolo di teatro raccontato da Faticoni, su La Nuova Sardegna. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  6. ^ Franco Quadri, Il soldato traditore, su la Repubblica.it, 19 marzo 1992. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  7. ^ Franco Quadri, Quella Venere servita sul piatto, su la Repubblica.it, 10 febbraio 1994. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  8. ^ Sara Chiappori, La banalità della coppia vista dalla Ginzburg, su la Repubblica.it, 16 marzo 2004. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  9. ^ Franco Quadri, Lo scandalo di Waas nell'antica osteria, su la Repubblica.it, 18 aprile 1997. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  10. ^ Anna Bandettini, La scena e la macchina da presa. Quando il cinema racconta il teatro, su Spettacoli - La Repubblica, 22 settembre 2015. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  11. ^ Alberto Crespi, Giovane regista squattrinato offresi... (PDF), in l'Unità, 31 gennaio 1985.
  12. ^ Andrea Guermandi, Scende in spiaggia il nuovo cinema (PDF), in l'Unità, 6 agosto 1985, p. 13.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Sponzilli (a cura di), Il patalogo 2 - Annuario 1980 dello spettacolo, vol. 1, Ubulibri, Elektra, 1980.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]