Booth School of Business

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The University of Chicago Booth School of Business
(EN) University of Chicago Booth School of Business
Ubicazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CittàChicago
Dati generali
Motto'Crescat scientia; vita excolatur'
Fondazione1898
TipoScuola di alta formazione privata
Dipendenti177 (di cui 130 a tempo indeterminato)
ColoriMarrone e bianco
AffiliazioniUniversità di Chicago
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Il soffitto a volta in vetro della Booth School.

La Booth School of Business è una scuola di alta formazione post laurea (graduate school) in direzione d'azienda (business school) dell'Università di Chicago. Nota, in precedenza, come The University of Chicago Graduate School of Business, la Booth School è la seconda tra le più antiche business school degli Stati Uniti[1], la prima del genere a offrire un programma di Executive Master in Business Administration (MBA)[2] e la prima a inaugurare un programma Ph.D. in Economia d'impresa[1].

La scuola ha assunto l'attuale nome nel 2008, dopo un finanziamento di 300 milioni di dollari ricevuto in dono dall'ex-allievo David G. Booth. La dotazione finanziaria di cui può disporre la scuola le permette di collocarsi al terzo posto tra le scuole di economia aziendale[3].

Il campus principale si trova nel quartiere Hyde Park di Chicago, all'interno del campus principale dell'Università di Chicago. La scuola detiene altri campus a Londra e a Singapore, e un altro in Downtown Chicago, sul Magnificent Mile.

Oltre all'attività didattica, i docenti della scuola conducono ricerche nel campo della finanza, dell'economia, della contabilità e delle ricerche di mercato quantitative.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Chicago Booth History, su chicagobooth.edu, Booth School of Business. URL consultato il 6 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2009).
  2. ^ History of Executive MBA Council, su emba.org, Executive MBA Council (www.emba.org). URL consultato il aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).
  3. ^ Subtle Strategist, su ft.com, Financial Times, FT.com. URL consultato il aprile 2010.

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Controllo di autoritàVIAF (EN123571309 · ISNI (EN0000 0004 0546 2255 · LCCN (ENno2010032226 · GND (DE16179633-3 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010032226