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Blockbuster (azienda)

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Blockbuster
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StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaSocietà controllata
Fondazione1985
Fondata daDavid Cook
Chiusura2013 (fallimento)
Sede principaleDallas
GruppoDish Network
SettoreCommercio
ProdottiFilm, videogiochi
Sito webblockbuster.com/

Blockbuster è stata un'azienda statunitense con sede a Dallas, fondata nel 1985 e fallita nel 2013; il suo business si focalizzava sul commercio di film e videogiochi.

Nonostante il fallimento del 2013, ancora oggi esiste un negozio nella città di Bend.[1]

Nel 1985 David Cook, dopo aver tentato di rilevare un piccolo franchising di videonoleggio, decise di fondare una propria catena chiamata Blockbuster Video; il primo negozio venne aperto a Dallas il 19 ottobre 1985 con oltre ottomila videocassette e duemila nastri.

Nei successivi dieci anni il numero dei negozi raggiunse quasi le cinquemila unità nei soli Stati Uniti; nel frattempo, dopo l'acquisizione di una pre-esistente catena britannica, aprirono anche i primi punti vendita in Europa: Regno Unito, Spagna, Portogallo, Svizzera e Italia (dove sbarcò grazie ad una joint-venture tra Fininvest e Standa).[2]

Nel 1995 Blockbuster Video fu venduta alla Viacom e accorciò il proprio nome in Blockbuster.

Nel 2005 il marchio raggiunse il suo picco di popolarità e poteva contare su quasi diecimila negozi in tutto il mondo;[3] tuttavia, nel 2008 iniziò un periodo di forte crisi finanziaria dovuto al successo di servizi online come quelli offerti da Netflix ed altre piattaforme di streaming.[4] Blockbuster abbandonò molti mercati europei come quello spagnolo e portoghese, mentre in Italia attuò un pesante ridimensionamento che fu il preludio ad ulteriori liquidazioni.[5]

La crisi si protrasse fino al 2010, anno in cui si iniziò a paventare l'ipotesi di avviare una procedura fallimentare;[6] per questo motivo, nel mese di settembre, l'azienda dichiarò bancarotta appellandosi al chapter 11 della legge statunitense, tentando una ristrutturazione interna incentrata prettamente sulla distribuzione digitale di contenuti.[7]

Nel 2012 Blockbuster cercò il rilancio attraverso la vendita a Dish Network;[8] nel frattempo, però, fu annunciato l'abbandono del mercato canadese e, sempre nello stesso anno, l'azienda chiuse definitivamente anche in Italia.[9][10] Nel 2013 Dish Network annunciò la chiusura di trecento negozi negli Stati Uniti; la notizia, di fatto, sancì la fine dell'era del videonoleggio fisico.[11]

Nel 2018 erano rimasti solo due negozi di Blockbuster in tutto il mondo, entrambi in franchising: uno nella città statunitense di Bend e uno nella città australiana di Morley; quest'ultimo, però, chiuse i battenti nel 2020.[12] La sopravvivenza del punto vendita di Bend è dovuta sia alle caratteristiche peculiari del luogo, scarsamente popolato e dunque poco connesso ad internet,[13] sia alla sua particolarità di essere appunto l'ultimo Blockbuster al mondo, che attira simpatizzanti e nostalgici degli anni novanta.[14]

Cultura di massa

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Blockbuster è apparso in numerosi film (Jurassic Park, Godzilla, Yes Man, Captain Marvel); nel 2022 è stata anche realizzata una serie televisiva (Blockbuster) che racconta la storia dell'azienda.[15]

  1. ^ RTL 102 5 Hit Radio s.r.l, Blockbuster, in Oregon l'ultimo negozio al mondo per noleggio - RTL 102.5, su rtl.it. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  2. ^ NonSolo.Tv, L’ultimo Blockbuster al Mondo: le vibe degli anni '90 in un negozio che resiste all'incedere del tempo, su NonSolo.TV, 21 marzo 2025. URL consultato il 21 marzo 2025.
  3. ^ Map of the Rise and Fall of Blockbuster Video, su youtube.com. URL consultato il 24/01/2025.
  4. ^ Luca Fornovo, Troppi pirati del dvd, Blockbuster taglia, su lastampa.it, 30 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010).
  5. ^ Blockbuster fallisce. Diventerà una Parafarmacia, su romagnanoi.it, 29 gennaio 2012. URL consultato il 5 marzo 2012 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2019).
  6. ^ Angelo Aquaro, Blockbuster verso fallimento per colpa di internet, su repubblica.it, 21 marzo 2010.
  7. ^ Blockbuster dichiara bancarotta, su lastampa.it, 23 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2010).
  8. ^ (EN) Ben Fritz, Dish Network wins bidding for assets of bankrupt Blockbuster, su articles.latimes.com, 7 aprile 2011. URL consultato il 28 gennaio 2012.
  9. ^ (EN) Blockbuster Canada to close remaining stores, su cbc.ca, 31 agosto 2011.
  10. ^ Corinna De Cesare, Chiude Blockbuster Italia, l'annuncio ufficiale sul sito internet: "Grazie a tutti", su corriere.it, 5 giugno 2012.
  11. ^ Chiude l'ultimo Blockbuster degli States, finisce l'era dell'affitto «fisico» di DVD e vhs, su corriere.it, 6 novembre 2013.
  12. ^ (EN) Australia’s last Blockbuster store in Morley, WA closing its doors, su thewest.com.au, 1º marzo 2019.
  13. ^ Come fa a sopravvivere l'ultimo Blockbuster del mondo, su ilpost.it, 7 marzo 2019.
  14. ^ Nostalgia Blockbuster - 5 motivi per cui ci manca il videonoleggio, su youtube.com. URL consultato il 05/02/2025.
  15. ^ Movies Which Feature Blockbuster Video, su youtube.com. URL consultato il 05/02/2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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