Aroldo Collesi

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Aroldo Collesi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex Portiere)
Termine carriera 1952 – giocatore
1988 – allenatore
Carriera
Giovanili
1935-1938Roma
Squadre di club1
1941-1942Aviosicula Palermo? (-?)
1942-1948Anconitana66 (-?)
1948-1950Pescara51 (-?)
1950-1951Anconitana6 (-?)
1951-1952L'Aquila? (-?)
Carriera da allenatore
1956-1958Virtus Spoleto
1958-1959Avezzano
1959-1960Fermana
1960-1961Barletta
1961-1962Del Duca Ascoli
1962-1963Rosignano Solvay[1]
1964-1966L'Aquila
1966-1968Anconitana
1968-1970Chieti
1970-1971Montevarchi
1971Avellino
1972-1973Montevarchi
1973-1976Jesina
1976-1977Anconitana
1978-1979L'Aquila
1986-1988Jesina
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Aroldo Collesi, detto Roldo[2] ma citato, in alcune fonti, con il nome di Araldo[3] (Serra San Quirico, 26 giugno 1918Jesi, 8 dicembre 2005), è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo portiere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua carriera nel 1935 come portiere della Roma Ragazzi[2].

Dopo gli esordi in Serie C con l'Aviosicula Palermo, debutta in Serie B con l'Anconitana nella stagione 1942-1943 scendendo in campo per 11 volte.

Nel dopoguerra, dopo aver disputato una gara nella Divisione Nazionale 1945-1946, sempre con l'Anconitana disputa due campionati di Serie B per un totale di 54 presenze.

Nel 1948 passa a difendere la porta del Pescara, con cui gioca per una stagione in Serie B ed una in Serie C prima di tornare per un altro anno ad Ancona.

Termina la carriera in IV Serie con la maglia dell'Aquila.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una breve esperienza come vice al Castelfidardo, inizia la sua carriera di allenatore in Promozione Umbria[4] alla guida della Virtus Spoleto (1956-57) poi promossa in IV serie Girone F (1957-58), successivamente dell'Avezzano (1958-59) e infine della Fermana.

Debutta in Serie C nel 1960 alla guida del Barletta per poi allenare, nella medesima serie, anche Ascoli, L'Aquila, Chieti, Montevarchi e Avellino nella stagione 1970-1971, dove viene esonerato dopo 7 giornate.[5]

Salvo due brevi ritorni sulla panchina di Anconitana e L'Aquila, nel 1973 diventa allenatore della Jesina, in Serie D, concludendo la carriera nella cittadina marchigiana.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

È stato, insieme a Fulvio Bernardini, Luigi Del Grosso e Nereo Rocco, fondatore dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio (A.I.A.C.)[6] ricoprendo la carica di membro del consiglio direttivo per diversi anni[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano edizioni, 1964, p. 189.
  2. ^ a b Dante Capaldi, La storia dell'Aquila Calcio 1931-2012, Editpress, L'Aquila, 2012, pag.103
  3. ^ Araldo Collesi, in Enciclopediadelcalcio.it.
  4. ^ Antonio Busetti, Spoleto 70 anni di calcio, Spoleto, panetto & petrelli, 1977, pp. 128-129.
  5. ^ Leondino Pescatore, Avellino che storia, 100 anni da Lupi: dal niente alla serie A", 3 volumi, Lps Editore, Avellino, dicembre 2012
  6. ^ Dante Capaldi, La storia dell'Aquila Calcio 1931-2012, Editpress, L'Aquila, 2012, pag.104
  7. ^ Comune di Jesi, Mancini all'inaugurazione del campo sportivo intitolato ad Aroldo Collesi, in Comune.jesi.an.it. URL consultato l'8 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]