Antonio Domenico Gamberini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Antonio Domenico Gamberini
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Gamberini del 1830
 
Incarichi ricoperti
 
Nato31 ottobre 1760 ad Imola
Ordinato presbitero29 febbraio 1824
Nominato vescovo18 dicembre 1825 da papa Leone XII
Consacrato vescovo15 gennaio 1826 dal cardinale Pietro Francesco Galleffi
Creato cardinale15 dicembre 1828 da papa Leone XII
Deceduto25 aprile 1841 (80 anni) a Roma
 

Antonio Domenico Gamberini (Imola, 31 ottobre 1760Roma, 25 aprile 1841) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Imola il 31 ottobre 1760, figlio di Giovanni Agostino Gamberini, avvocato e governatore di Fontana, creato conte, e della moglie Margherita Zappi.

La sua formazione si svolse dapprima a Imola, dove poté ricevere i primi rudimenti di diritto dal padre; fu poi inviato alla Pontificia accademia dei nobili ecclesiastici di Roma, che frequentò dal 1782 al 1791. Ricevette la laurea in utroque iure dal Collegio dei Protonotari di Roma il 21 marzo 1784. Fece pratica come aiutante di studio di Nicola Acciaiuoli, uditore della Sacra Romana Rota per Ferrara.

Durante l'occupazione francese di Roma (1798-99 e 1809-14) risiedette in Romagna. Nel 1798 intraprese la professione di avvocato ad Imola, che svolse fino alla restaurazione del legittimo governo pontificio. Nel 1814 divenne assessore di Forlì. Entrò nella Curia romana con la nomina a prelato domestico di Sua Santità, il 5 maggio 1818 e due giorni dopo fu nominato referendario della Segnatura apostolica. Il 19 novembre dello stesso anno fu nominato uditore della Sacra Romana Rota per Ferrara, entrando in carica l'8 luglio dell'anno successivo. Il 28 marzo 1822 divenne relatore della Sacra Congregazione dell'immunità ecclesiastica. Il 10 marzo 1823 fu nominato segretario della Sacra Congregazione del concilio tridentino e della residenza dei vescovi; ma per questi incarichi dovette dimettersi da quello di uditore della Rota. Fu esaminatore dei vescovi in diritto canonico dal 7 novembre 1823. Papa Leone XII lo nominò anche canonico vaticano.

Il 28 febbraio 1824, quando già aveva 64 anni, ricevette l'ordinazione sacerdotale. Meno di due anni dopo, il 19 dicembre 1825, fu nominato vescovo di Orvieto e consacrato il 15 gennaio dell'anno successivo dal cardinale Pietro Francesco Galleffi, vescovo di Albano e camerlengo di Santa Romana Chiesa, co-consacranti Giuseppe della Porta Rodiani, patriarca titolare di Costantinopoli e vicegerente di Roma e Filippo Filonardi, arcivescovo titolare di Atene ed elemosiniere pontificio.

La sua rapida ascesa fu coronata nel concistoro del 15 dicembre 1828, tenuto per lui soltanto, in cui papa Leone XII lo creò cardinale; ricevette la berretta il 28 dicembre dello stesso anno e il titolo di Santa Prassede il 21 maggio dell'anno successivo. Partecipò al conclave del 1829, in cui fu eletto papa Pio VIII e al conclave del 1830-1831, in cui fu eletto papa Gregorio XVI. Dopo la divisione della Segreteria di Stato in due sezioni il 20 febbraio 1833, Gregorio XVI lo nominò Segretario di stato per gli affari interni e, poco dopo, prefetto della Sacra Consulta, della Congregazione Lauretana e della Congregazione della sanità. Il 13 aprile 1833 rinunciò alla sua diocesi.

Il 18 febbraio 1839 optò per l'ordine dei cardinali vescovi e divenne vescovo di Sabina, ritenendo in commendam il titolo di Santa Prassede. Per motivi di salute, ottantenne, si dimise dagli incarichi alla Segreteria di Stato, ma il 22 dicembre 1840 fu nominato prefetto della Segnatura apostolica. Per più di sette anni aveva avuto un ruolo centrale nell'amministrazione dello Stato pontificio.[1].

Morì il 25 aprile 1841 a Roma, all'età di 80 anni. La salma fu esposta nella chiesa di San Marcello poi fu tumulata in quella di Santa Prassede.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mino Martelli, Pio IX quando era vescovo d'Imola, Imola, Galeati, 1978, p. 37.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario della Congregazione del Concilio Successore
Giovanni Francesco Falzacappa 10 marzo 1823 - 19 dicembre 1825 Giuseppe Antonio Sala
Predecessore Segretario della Congregazione per la Residenza dei Vescovi Successore
Francesco Carrara 10 marzo 1823 - 19 dicembre 1825 ?
Predecessore Vescovo di Orvieto Successore
Giovanni Battista Lambruschini 19 dicembre 1825 - 13 aprile 1833 Antonio Francesco Orioli, O.F.M.Conv.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore
Francesco Serlupi-Crescenzi 21 maggio 1829 - 25 aprile 1841
Titolo presbiterale in commendam dal 18 febbraio 1839
Paolo Polidori
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Carlo Odescalchi, S.I. 18 febbraio 1839 - 25 aprile 1841 Luigi Lambruschini, B.
Predecessore Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica Successore
Francesco Tiberi Contigliano 22 dicembre 1840 - 25 aprile 1841 Mario Mattei
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Carlo Maria Pedicini 1º marzo - 25 aprile 1841 Giacomo Giustiniani
Controllo di autoritàVIAF (EN72198689 · ISNI (EN0000 0001 0718 8075 · SBN UBOV124802 · BAV 495/82337 · CERL cnp00549768 · GND (DE119195828 · WorldCat Identities (ENviaf-72198689