Guglielmo Gonzaga: differenze tra le versioni
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Con il [[Pace di Cateau-Cambrésis|Trattato di Cateau-Cambrésis]] gli fu confermata la signorìa sul [[Marchesato del Monferrato|Monferrato]]. Nel [[1569]] assoggettò [[Casale Monferrato|Casale]], da sempre gelosa della sua autonomia rispetto al Monferrato. Nel [[1573]] divenne duca, da marchese che era, anche del Monferrato. Fu un buon amministratore dei suoi domìni, mecenate nelle arti, musicista (fu lui stesso un compositore) e collezionista di opere d'arte. Ebbe anche gran cura dell'esercito. Fu politico accorto e scaltro, capace di rimanere indipendente rispetto ai potentati del tempo (Papato, Impero, potenze quali Spagna e Francia). Aumentò la produzione agricola e industriale, intensificando i commerci. [[Mantova]], nel [[1567]], contava 46.000 abitanti<ref>{{cita libro|||I Gonzaga a Mantova|1975||Milano|curatore=Giuseppe Amadei;Ercolano Marani}}</ref> |
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Sotto il suo regno, nel [[1575]], Guglielmo ottenne un importante concessione dall'imperatore nella modifica del [[blasone]] gonzaghesco: la posizione delle aquile mutò, passando da rivolte alla destra araldica ad affrontate e non più con il volo abbassato. |
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Nel [[1586]] fece liberare ed accolse alla sua corte il poeta [[Torquato Tasso]], imprigionato a [[Ferrara]] dal genero duca [[Alfonso II d'Este]] durante le sue nozze. |
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Fece realizzare la [[Basilica Palatina di Santa Barbara]] e le residenze di campagna di [[Marmirolo]] e di [[Goito]]. |
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Morì nel [[1587]] e fu tumulato nella [[Basilica Palatina di Santa Barbara|Basilica di Santa Barbara]].<ref>[http://nobilta.blogspot.it/2007/12/trovato-il-cimitero-ducale-dei-gonzaga.html Il cimitero ducale]</ref> |
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Morì 14 agosto [[1587]] a Goito e il sabato successivo la salma fu trasportata in lettiga a Mantova, accompagnata dalla Guardia ducale. Il martedì successivo il Duca fu rinchiuso in una bara ornata di un drappo di broccato d'oro, con due cuscini che sostenevano un suo ritratto, e con i segni del suo potere. La bara fu posta sopra un catafalco formato da quattro piramidi, con molte torce accese; la sera alle ore ventiquattro iniziarono le esequie private che durarono fino alle tre della notte seguente<ref>[http://www.capitalespettacolo.it/ita/doc_gen.asp?ID=1117461234&NU=55&TP=c/ Mantova Capitale Europea dello Spettacolo]</ref>. Il giorno dopo in [[Piazza Sordello|Piazza San Pietro]] si svolsero i solenni funerali; il 22 settembre venne messa in scena una battaglia navale nel [[Laghi di Mantova#Lago_Superiore|Lago di Sopra]], per festeggiare l'incoronazione del nuovo duca Vincenzo <ref>[http://www.alterhistory.altervista.org/Italia/City/estrazionecity.php?inizio=1551&fine=1600&nomecampo=mantova&ante1000/ Cronologia di Mantova]</ref> . |
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* [[Margherita Gonzaga (1564-1618)|Margherita]] (27 maggio [[1564]] – 6 gennaio [[1618]]), sposata il 24 febbraio [[1579]] con [[Alfonso II d'Este]] ([[1533]] - [[1597]]), duca di [[Ferrara]]; |
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* [[Anna Caterina Gonzaga]] (17 gennaio [[1566]] – 3 agosto [[1621]]), sposata il 14 maggio [[1582]] con lo zio [[Ferdinando II d'Austria|Ferdinando II]] ([[1529]]-[[1595]]) [[arciduca d'Austria]]-[[Tirolo]]. In seguito suora. |
* [[Anna Caterina Gonzaga]] (17 gennaio [[1566]] – 3 agosto [[1621]]), sposata il 14 maggio [[1582]] con lo zio [[Ferdinando II d'Austria|Ferdinando II]] ([[1529]]-[[1595]]) [[arciduca d'Austria]]-[[Tirolo]]. In seguito suora. |
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== Onorificenze == |
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{{Onorificenze |
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== [[Stemma]] == |
== [[Stemma]] == |
Versione delle 03:47, 16 nov 2014
Guglielmo Gonzaga | |
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Duca di Mantova e di Monferrato | |
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In carica | 1550 – 1587 |
Predecessore | Francesco III |
Successore | Vincenzo I |
Nascita | Mantova, 24 aprile 1538 |
Morte | Goito, 14 agosto 1587 |
Luogo di sepoltura | Basilica di Santa Barbara |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Federico II Gonzaga |
Madre | Margherita Paleologa |
Coniuge | Eleonora d'Austria |
Figli | Vincenzo Margherita Anna Caterina |
Religione | cattolicesimo |
Motto | Cuique suum |
Guglielmo Gonzaga (Mantova, 24 aprile 1538 – Goito, 14 agosto 1587) fu il terzo duca di Mantova e del Monferrato.
Secondo figlio di Federico II Gonzaga e di Margherita Paleologa, nel 1550 succedette come duca al fratello Francesco, morto senza figli maschi.
Biografia
Con il Trattato di Cateau-Cambrésis gli fu confermata la signorìa sul Monferrato. Nel 1569 assoggettò Casale, da sempre gelosa della sua autonomia rispetto al Monferrato. Nel 1573 divenne duca, da marchese che era, anche del Monferrato. Fu un buon amministratore dei suoi domìni, mecenate nelle arti, musicista (fu lui stesso un compositore) e collezionista di opere d'arte. Ebbe anche gran cura dell'esercito. Fu politico accorto e scaltro, capace di rimanere indipendente rispetto ai potentati del tempo (Papato, Impero, potenze quali Spagna e Francia). Aumentò la produzione agricola e industriale, intensificando i commerci. Mantova, nel 1567, contava 46.000 abitanti[1].
Sotto il suo regno, nel 1575, Guglielmo ottenne un importante concessione dall'imperatore nella modifica del blasone gonzaghesco: la posizione delle aquile mutò, passando da rivolte alla destra araldica ad affrontate e non più con il volo abbassato.
Nel 1586 fece liberare ed accolse alla sua corte il poeta Torquato Tasso, imprigionato a Ferrara dal genero duca Alfonso II d'Este durante le sue nozze.
Sotto la sua signoria Mantova divenne una delle corti più splendide e prestigiose d'Europa. Fece realizzare la Basilica Palatina di Santa Barbara e le residenze di campagna di Marmirolo e di Goito.
Morì nel 1587 e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara.[2]
Discendenza
Guglielmo sposò il 26 aprile 1561 Eleonora d'Austria (2 novembre 1534 – 5 agosto 1594), figlia dell'imperatore Ferdinando I. La coppia ebbe tre figli:
- Vincenzo (1562-1612), duca di Mantova e Monferrato dal 1587 con il nome di Vincenzo I;
- Margherita (27 maggio 1564 – 6 gennaio 1618), sposata il 24 febbraio 1579 con Alfonso II d'Este (1533 - 1597), duca di Ferrara;
- Anna Caterina Gonzaga (17 gennaio 1566 – 3 agosto 1621), sposata il 14 maggio 1582 con lo zio Ferdinando II (1529-1595) arciduca d'Austria-Tirolo. In seguito suora.
Image | Stemma | |
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Guglielmo Gonzaga Duca di Mantova D'argento, alla croce patente di rosso accantonate da quattro aquile affrontate e spiegate di nero. Sul tutto partito di due e troncato di due, che dà nove quarti: nel 1o di rosso all'aquila bicipite spiegata d'oro, bicoronata dello stesso (Impero Romano d'Oriente); nel 2o di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso (Boemia); nel 3o fasciato d'oro e di nero (Gonzaga antico); nel 4o d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso (Gerusalemme); nel 6o d'argento al capo di rosso (Aragona); nel 7o fasciato d'oro e di nero di dieci pezzi al crancelino di verde attraversante (Sassonia); nell'8o d'azzurro seminato di crocette ricrocettate e fitte d'oro a due barbi addossati dello stesso (Bar); nel 9o di rosso alla croce d'oro accantonata da quattro B greche dello stesso, addossate due a due (Costantinopoli) |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/96/Gonzaga-Portraits_G_0276_III_05.jpg/220px-Gonzaga-Portraits_G_0276_III_05.jpg)
Note
- ^ Giuseppe Amadei;Ercolano Marani (a cura di), I Gonzaga a Mantova, Milano, 1975.
- ^ Il cimitero ducale
Bibliografia
- Giuseppe Amadei;Ercolano Marani (a cura di), I Gonzaga a Mantova, Milano, 1975. ISBN non esistente.
- Giuseppe Coniglio, I Gonzaga, Varese, Dall'Oglio, 1973. ISBN non esistente.
- Adelaide Murgia, I Gonzaga, Milano, Mondadori, 1972. ISBN non esistente
- Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichari, 2002. ISBN non esistente
- Maria Bellonci, Segreti dei Gonzaga, Verona, 1947, ISBN non esistente.
Voci correlate
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guglielmo Gonzaga
Collegamenti esterni
- Guglielmo Gonzaga autore di musiche sacre
- Guglielmo Gonzaga e la basilica di Santa Barbara
- Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51953916 · ISNI (EN) 0000 0000 8130 9018 · SBN MUSV032481 · BAV 495/365913 · CERL cnp01235562 · ULAN (EN) 500243713 · LCCN (EN) n90607963 · GND (DE) 104066822 · BNE (ES) XX1005749 (data) · BNF (FR) cb147959056 (data) · J9U (EN, HE) 987007423749605171 |
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