Wikipedia:Oracolo/Archivio/Gennaio 2010 (4/4)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Inserire una licenza in un elaborato stampato[modifica wikitesto]

Posso inserire una licenza in un elaborato stampato che devo consegnare ad un professore per il superamento di un esame (e che se riesce bene potrei anche pubblicare su internet, ma anche no), in modo che le immagini (autoprodotte) e/o i dati numerici (ci sono parecchie tabelle con risultati numerici) e/o il testo in esso contenuti siano "protette" dai "diritti d'autore" (non so se il termine è in questo caso caso corretto).
In particolare, se è possibile, pensavo di applicare la Cc-by-sa-3.0 oppure la GFDL.

  • Mi basta inserire alla fine dell'elaborato scritto il testo presente qui per la Cc-by-sa-3.0 oppure il testo presente qui per la GFDL o c'è una procedura più lunga da seguire, costi da sostenere, ecc.?
  • Se l'elaborato contiene oltre a immagini autoprodotte altre immagini copiate da fonti che ho esplicitato tra le note del documento, devo modificare la procedura anzidetta in qualche maniera?
  • Cosa cambia questa licenza dalla GFDL e dalla Cc-by-sa-3.0?
  • Quale licenza mi consigliate per il mio scopo? (mi interessa solo che mi venga riconosciuta la "paternità" di quanto ho realizzato)

Se la risposta è troppo lunga, potete contattarmi nella mia pagina di discussione o via email (cliccando il link nella mia pagina di discussione).

--Aushulz (msg) 01:39, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Contrariamente ad una comune superstizione i diritti d'autore non dipendono minimamente da quello che viene scritto o stampato nel testo; se una casa editrice (che pubblica un testo) oppure un sito internet (che fa la stessa cosa in altro modo) aggiunge una dicitura del tipo "Diritti riservati" o "Tutti i diritti Tizio, utilizzo solo in base ad accordo scritto" oppure "Copyright Tizio 2010", quella è solo un servizio per il lettore, una informazione aggiuntiva, ma - appunto - non necessaria ai fini dei diritti e della loro protezione davanti ad usi non legali (pubblicazione di una riproduzione oltre la breve citazione, pubblicazione di traduzione non autorizzata, produzione di un film tratto dalla trama et c.).
I diritti del tuo testo sono tuoi. Punto.
Essendo però un testo destinato al superamento di un esame universitario, in alcuni casi (e questo da qualche parte c'è scritto; nella mia uni in poche righe in un opuscolo sulle condizioni degli esami) la stessa università NON ti permette di usare il tuo testo senza un permesso scritto da parte della stessa università. Questo NON significa che l'uni possa utilizzare (ad esempio pubblicare) il testo senza il tuo benestare (scritto). Ma significa che, comprendendo quel testo eventualmente:
1. elementi di lavoro prodotti dalla stessa università (correzioni fatte dal prof durante il lavoro);
2. risultati del lavoro altrui (altri studenti della stessa università in un lavoro di gruppo; contenuti tratta da una banca dati della stessa uni);
3. dati confidenziali della stessa uni;
loro ti danno quel permesso (che in linea di massima DEVONO darti, su tua richiesta) a determinate condizioni.
Se tu superi l'esame, tranquillamente puoi usare il tuo testo come vuoi, mettendolo anche sotto una delle licenze nominate, ma DOPO aver consultato il regolamento dell'uni per vedere se occorre un loro permesso.
BerlinerSchule (msg) 03:24, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]
  • Siccome il superamento dell'esame prevede la consegna dell'elaborato scritto, quindi se voglio inserire una delle licenze anzidette dovrei aggiungere al testo delle pagine per specificare sotto quali licenze voglio pubblicarle, ma nella copia che rimane all'università non verranno indicate tali licenze, in quanto (se ho capito bene) devo chiedere il permesso di pubblicazione all'università dopo il superamento dell'esame?
  • Se non scrivo alcuna informazione sulla licenza, quali diritti ho su quanto ho scritto e "scatta" automaticamente una licenza o delle leggi generiche che prevedono la mia autorizzazione nel caso qualcuno voglia copiare il testo o le immagini presenti nel mio elaborato?
  • Se dopo avere consegnato una tesi o altro elaborato scritto senza averne specificato la licenza, a distanza di tempo scopro che qualcuno (studente/ricercatore/professore della stessa università oppure al di fuori) ha utilizzato le immagini o il testo da me creati senza mia autorizzazione e senza citarmi nella loro pubblicazione, quali diritti ho nei confronti di tali persone e come posso comportarmi per avvalermi di tali diritti?
--Aushulz (msg) 01:02, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
E io credevo di essere stato anche troppo esauriente...
I diritti d'autore sono dell'autore, indipendentemente se sia scritto o meno. Il problema in altri contesti potrebbe essere quello di dimostrare che sei l'autore, ma in questo caso sicuramente no. Quindi non scrivere nessun tipo di licenza né nelle copie per l'uni né in quella o quelle che tieni per te. Non servono.
Informati sull'eventuale permesso necessario; spesso vale per le tesi di laurea; è una mera formalità, ma è necessario.
I diritti tuoi rimangono tuoi, fino a 70 anni dopo la tua morte (augurandoti lunga vita, nessuno (NESSUNO!) può utilizzare i tuoi testi fino a verso metà o fine del prossimo secolo... ...con le giuste eccezioni, in particolare la citazione breve. Oppure con un tuo permesso che può avere tante forme diverse: un contratto con l'editore (e allora l'editore può pubblicarlo, seguendo le condizioni del contratto) OPPURE (le due cose NON sono compatibili, prima di metà/fine del prossimo secolo!) tutti noi, se li rilasci con una licenza libera (e anche qui dobbiamo seguire le condizioni).
Se scopri che una persona (ma forse dopo l'ultimo scandalo del genere, se ricordo bene alla Statale di Torino, forse per un po' non capita) usa il tuo testo senza permesso, allora fai denuncia penale e, se ritieni di voler attendere i tempi della giustizia civile italiana, fai un processo civile per farti rimborsare i danni. Se la persona è uno studente o un prof che spaccia per proprio il tuo lavoro (ma, appunto, c'è appena stato), allora la sola pubblicazione del fatto lo radia dall'elenco delle persone per bene...
BerlinerSchule (msg) 01:45, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Portatile per un architetto. Quale scegliere?[modifica wikitesto]

Mia sorella deve urgentemente acquistare un nuovo pc e lei di informatica ne capisce meno di me che ne capisco già pochissimo. E' un architetto e usa oltre ai vari autocad, i programmi archicad 12, 3d studiomax, artlantis eccetera. Spesso fa progettoni enormi con dei render 3d che solo per generarli il suo attuale pc ci mette 5 minuti oppure si spegne, così è costretta a lavorare solo a studio e a casa no. Lei vorrebbe un portatile che abbia suppergiù le potenzialità dei desktop che ha allo studio, ma non vi so dire come sono. Voi cosa consigliereste? Oltre a consigliarmi qualche scheda grafica, scheda madre e varie ram dedicate, e tutti i vari pezzi che ci vogliono, mi potreste scrivere, magari tra parentesi, quelli analoghi? Cioè, quando l'anno scorso ho comprato io il pc grazie ai vostri consigli, nel negozio poi mi hanno messo pezzi con delle sigle diverse dicendomi che avevano le stesse performances di quelli che avevo indicato io sulla scorta dei vostri consigli. Non dico per forza che mi abbiano fatto fesso, ma almeno vorrei sapere se la scheda video tizio200 che mi dite voi è uguale alla caio300 che mi diranno loro. Oppure possiamo fare cosi': vado dal negoziante coi dati che mi dite voi adesso, vedo lui che propone e se non soo le stesse sigle magari ve li riscrivo qui. E decidiamo tutti assieme :) Il budget, beh diciamo attorno ai 1000 1500 euro non di più perchè comunque lei il 90% del tempo lo passa ai pc dello studio, a casa lavora solo sabato e domenica. --62.98.1.65 (msg) 11:41, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Non so se la scelta di tua sorella sia quella giusta. Voglio dire che se la potenza grafica elaborativa è così importante, forse sarebbe meglio che optasse per un computer fisso, più facilmente configurabile e di prezzo sicuramente inferiore di un portatile di eguale potenza, a parte il fatto che non credo che all'interno del budget a disposizione ci stia un portatile di tale potenza grafica, sempre che esista. Lascio comunque il campo a qualcuno più esperto di me nel campo dell'hardware grafico -- Lepido (msg) 11:56, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

"Bacchetta" per prendere il miele[modifica wikitesto]

Ciao a tutti! Qualcuno sa se la bacchetta usata per prendere il miele con quell'affare scanalato in cima (vedi immagine a destra) ha un nome preciso? --Domyinik dimmi pure 12:06, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Consultando al volo en:Honey, sulla didascalia della stessa immagine che hai mostrato tu c'è scritto "honey dipper" (con tanto di rimando al Wikizionario in inglese). Siccome "dipper" (sempre cercando la traduzione su Internet) vuol dire mestolo, credo che quell'attrezzo si chiami semplicemente "mestolo per il miele". -- Mess-Age 12:13, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]
Prendimiele o spargimiele. --Guido (msg) 14:41, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]
E io non ne ho mai compreso l'utilità, mi trovo benissimo con il cucchiaino. Uomo in ammollo 11:51, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Osservati speciali[modifica wikitesto]

Che cosa rappresenta la scritta in verde (+141) che compare vicino alla voce del mio osservato speciale?


--Graziano Palmisano (msg) 16:11, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

L'Oracolo non è lo sportello informazioni!
La tua domanda riguarda il funzionamento di Wikipedia: devi dunque rivolgerla allo sportello informazioni
(non prima di aver sfogliato la nostra ampia sezione di "Aiuto", dove probabilmente potresti già trovare la risposta).
L'Oracolo, invece, può aiutarti a reperire informazioni che normalmente potresti trovare su un'enciclopedia, e che non riesci a localizzare su Wikipedia. Grazie.

La domanda hai fatto bene a farla di là, appunto. Quindi aspetta la risposta lì, se no si fa confusione. --Guido (msg) 16:26, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Nomi di città lombarde[modifica wikitesto]

(Trasferito dallo sportello informazioni)

come mai tanti nomi di città in lombardia finiscono in ate--79.11.169.28 (msg) 22:54, 24 gen 2010 (CET)--79.11.169.28 (msg) 22:54, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Il suffisso -ate indica appartenenza. -Pracchia 78 (scrivi qui) 23:06, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

suffisso celtico? c'è anche -asco --193.204.172.140 (msg) 11:40, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ho scoperto che si possono vedere su internet alcuni film gratuitamente, detti "in streaming": cos'è? è legale? te lo vedi tutto o dopo un po' (dopo un ammontare determinato di minuti) scade la connessione? mi sapreste dire siti seri di streaming gratuito? --193.204.172.140 (msg) 11:40, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Lo streaming è una tecnologia. Poi, se l'utilizzo che ne viene fatto sia legale o meno, dipende dal contenuto. Ad esempio, video che trovi in streaming sul sito ufficiale di una emittente televisiva dovrebbero essere legali. Per fare un altro esempio, su YouTube c'è tanto materiale illegale (in quanto uploadato lì senza autorizzazione da parte dei suoi autori), ma trovi anche canali "ufficiali" (tipo questo) dove il materiale è stato effettivamente messo a disposizione da chi ha il diritto per farlo. Siti dove vedere interi film in streaming non ne conosco, spiacente... Ciao! --Gig (Interfacciami) 12:00, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

storico G.Bruno[modifica wikitesto]

Cerco informazioni di uno storico nato a Pescopagano (pz) menzionato anche qui su Wiki ma non trovo altre voci o notizie, se potete essermi di aiuto vi sarei molto grato. --Lucanum (msg) 11:58, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

...ehm con l'application per i miracoli abbiamo ancora qualche problema di debug del middleware, magari se ci fosse anche il nome, o quanto meno dove è menzionato? :)--Pierpao (msg) 12:43, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
Allora, vagando su google ho trovato che qui il sig. Bruno ha scritto un libro intitolato La badia di San Lorenzo in Tufara, abbazia che si trova proprio a Pescopagano. Cercando sempre su google il libro assieme al cognome sono arrivato qui dove (in piccolo nelle fonti) compare anche il nome del sigor Bruno, che è Giacomo (Autore: Bruno, Giacomo Titolo: La Badia di S. Lorenzo in Tufara / Giacomo Bruno Pubblicazione: Pescopagano : Banca operaia cooperativa, 1983. il che conferma anche che stiamo parlando dello stesso Bruno). Se cerco Giacomo Bruno arrivo qui, ma si tratta sicuramente di un omonimo (anche perché non è uno storico ma un editore di libri di economia ed è nato nel 1977 circa, quindi a meno che non abbia scritto un libro su un'abbazia a sei anni lo trovo molto improbabile). Da qui in poi però non ho trovato più nulla. Probabilmente si tratta di uno storico poco conosciuto... -- Syrio posso aiutare? 13:14, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
PS: non so quanto google possa essere considerato una fonte affidabile, quindi questi (pochi) dati prendili con le pinze...-- Syrio posso aiutare? 13:20, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Dissezione spontanea dell'arteria coronarica IVA[modifica wikitesto]

Buongiorno, desidererei avere delle informazioni sulla malattia che mi ha colpito : "Dissezione spontanea dell'arteria coronaria IVA con infarto del miocardio" i medici che mi hanno curata non hanno casi analoghi da far riferimento. Qualcuno ha qualche informazione da darmi? Grazie infinite Loredana --213.31.11.80 (msg) 18:16, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Wikipedia non si prende responsabilità per consigli medici... --Gig (Interfacciami) 18:35, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
Se sei a Roma o vicino, puoi andare all'Ospedale San Camillo, reparto di cardiochirurgia, sono esperti. Altrimenti se mi dici dove ti abiti posso cercare qualche centro vicino.--Pierpao (msg) 19:12, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Vandali con adsl tagliata[modifica wikitesto]

A quanti vandali è stata fatta tagliare l'Adsl? E quanti sono stati denunciati per copyvol? (numero approssimativo)?--82.51.135.126 (msg) 20:09, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Doppio zero, credo, come la farina per la pizza--Pierpao (msg) 20:16, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
Per la prima domanda, non so se in Italia venga fatto (tempo fa avevo sentito che le istutizioni ne parlavano, poi non so come sia finita)... ma immaginavo fosse più legato all'uso di programmi peer to peer che all'inserimento di testi in copyviol su Wikipedia, sai? Pera la seconda domanda, può darsi che qualcuno sì, ma non so se da qualche parte ve ne sia tenuta una traccia... non so nemmeno come dovrebbe muoversi qualcuno se volesse farlo, per quanto sia nel suo diritto (ritengo che la cosa migliore sia semplicemente richiedere la cancellazione del testo in copyviol, non mi pare il caso di intasare ulteriormente i tribunali per cose del genere)... --Gig (Interfacciami) 20:41, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Io so che almeno ad uno (Vaticanoide aka Santolieri) è stata tagliata, e sospetto anche di altri (diciamo i vari Orroz, WoW, LpL e Giubizza) e per quanto ne so la segnalazione all'abuse di RSW è prossima. @Gig: Purtroppo il copyvol è una cosa seria, in caso di rivendicazioni del diritto d'autore wikipedia avrebbe co-responsabilità: più che giusto a mio avviso che quelli subdoli ed incalliti vengano perseguiti....Ed in confidenza un admin (il migliore a mio avviso tra tutti) mi ha detto che verso uno stava per procedere...Poi ha smesso ed ha lasciato perdere ma non so se altri siano andati fino in fondo.--82.51.135.126 (msg) 22:06, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Nota a margine: non intendevo dire che il copyviol non sia una cosa seria, ma volevo far notare che, visto che su Wikipedia è facile ottienere la pulizia della cronologia di una voce, la ritengo una scelta preferibile al passare alle vie legali. Ovvio che chi fa abitualmente copyviol debba quantomeno essere bandito dal sito, e che il detentore del copyright abbia diritto di rifarsela con chi lo ha infranto. Ma non sapevo che in Italia il distacco delle ADSL fosse già stato approvato (come invece avevo letto avvenisse già in Francia, mi pare...)... --Gig (Interfacciami) 22:12, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
Non confondiamo: l'ADSL è un servizio offerto da un azienda (il provider), non è un diritto che hai come cittadino italiano, quindi la stessa azienda te ne può privare in base al contratto che firmi al momento dell'attivazione dello stesso. Se noterai sul tuo contratto di accesso alla rete (che sia ADSL o meno non conta), vedrai che ci sono delle clausole che autorizzano l'azienda a sospendere unilateralmente il servizio, eventualmente senza preavviso, in funzione della gravità della violazione delle norme contrattuali stesse. Ad esempio, fare spamming, o attuare azioni di pirateria informatica di vario genere, può comportare la sospensione o l'erogazione definitiva del servizio. Ben diverso è il caso dell'"interruzione di Stato", in cui è lo Stato, e non l'azienda, che magari non ha alcun interesse in tale interruzione, a sospendere la validità del contratto, attraverso una qualche azione giudiziaria o amministrativa. Il primo caso è quello dei vandalismi ripetuti, il secondo è quello della violazione delle norme sul copyright - sezione peer to peer (il perché sia tutelato maggiormente il diritto d'autore in alcuni campi e in altri, vedi WP, no, lo lascio all'immaginazione). --Superfranz83 Scrivi qui 02:13, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

la ferma di giorgio vasari[modifica wikitesto]

--41.129.45.77 (msg) 21:19, 25 gen 2010 (CET) salve signore : sto cercando la ferma di giorgio vasari quelache le mettere su quadro che ce davanti o dietro.se potreb aiutarmi signore e rengrazzi miglia per avereb ascoltarmilei.[rispondi]

E poi dicono male di noi poveri Oracoli incomprensibili...Comunque consultando l'altro Oracolo non ho trovato nulla. --LaPiziapalle di neve! 19:34, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
Sarà "firma"? BerlinerSchule (msg) 14:00, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Forse "fermo", chissà che il Vasari non conducesse una doppia vita, facendo il lestofante di notte. Ma non è che il richiedente è un traduttore automatico? --Triple 8 10.000 (sic) 15:27, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Uhm... un traduttore automatico penso che magari scriverebbe frasi senza senso, ma non sbaglierebbe l'ortografia delle parole, no? --Gig (Interfacciami) 15:59, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Forse un traduttore automatico che si è fermato alla terza elementare...un babelfish ripetente? Un Google Translator bamboccione? --Triple 8 10.000 (sic) 16:16, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Credo di interpretare che l'IP, che è egiziano, chieda l'immagine di una firma di Giorgio Vasari: la firma del pittore che viene messa sulla tela di un quadro o a volte anche dietro, sul supporto. --Paola Michelangeli (msg) 17:14, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]

Maria e Giuseppe: a che età?[modifica wikitesto]

Ascoltavo "Anime Salve" di Fabrizio de André quando mi sono accorto che ad un certo punto nella traccia 02 (l'infanzia di Maria) il testo fissa l'età di Maria al momento del Matrimonio a 12 anni. Ricordando la polemica nata dopo la zuffa televisiva della Santanchè con Schwaima circa l'età dell'ultima sposa di Maometto mi sono chiesto su che fonti si sia basato Faber per la canzone. Provando a cercare in rete mi pare chiaro che l'età di Maria doveva essere compresa tra i 10 e i 15 anni, ma a livello di fonti scritte, canoniche o non, è possibile rintracciare qualcosa di piu' preciso?

by anonimocurioso

--151.56.22.97 (msg) 06:53, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Dal punto di vista dei vangeli canonici non c'è niente. Qualcosa si può trovare nei vangeli apocrifi, per esempio nel Protovangelo di Giacomo c'è scritto che Maria visitò la cugina Elisabetta all'età di 16 anni. Queste cose le ho scoperte or ora leggendo le voci, quindi se provi a dare un'occhiata agli altri vangeli apocrifi può darsi che trovi altre informazioni. Non mi sembra ci sia scritto nulla a riguardo nella voce Maria (madre di Gesù). --Achillu (msg) 09:03, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Una data certa non c'è ma, stando alle tradizioni palestinesi dell'epoca, l'età per un matrimonio era quella dei 14 anni. Si veda su questo quanto dice San Bonaventura (Cento meditazioni di San Bonaventura sulla vita di Gesù Cristo). Il che, tra l'altro, significa che Maria, madre di Gesù, era rimasta incinta a poco più di 13 anni, visto che Giuseppe, suo sposo, la trovò già gravida. Piaccia o non piaccia alla Santanchè, i fenomeni antropologici vanno studiati tenendo contro delle epoche storiche, degli ambiti geografici e dei contesti culturali. Ragionare col nostro senno di oggi non ha alcuna scientificità storica, anche se ciò fa parte dei giochini della politica e di quanti tuonano con orrore nei confronti del "relativismo culturale". Legittimo, per carità, ma solo nel campo delle "ideologie assolute". --Cloj 11:14, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

De André è sempre stato un cultore dei Vangeli apocrifi, su cui ha basato La buona novella (non Anime salve). Ne l'Infanzia di Maria (canzone IMHO splendida, come tutto l'album) De André scrive:

«E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio
avevi dodici anni e nessuna colpa addosso
ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio
la tua verginità che si tingeva di rosso»

Certamente sono elaborazioni poetiche di informazioni riscontrabili nei vangeli apocrifi. Come dice Cloj in tempi passati l'età per il matrimonio e la maternità (ovviamente con alcune differenze geoculturali) era quella fisiologica: quando una ragazza diventava donna allora poteva essere moglie e madre. Secondo me bisognerebbe studiare con maggiore attenzione il fenomeno antropologico Santanché, lo trovo emblematico: quelli che tuonano contro il relativismus sono i primi a sfruttarlo per le proprie polemiche basate sull'ignoranza. --Uomo in ammollo 12:20, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]


Grazie di tutto. E perdonatemi per la confusione dugli album di Faber X-D. 151.56.15.227 (msg)by anonimocurioso

Etimo del groviera[modifica wikitesto]

Ho letto che in Francia esisteva il titolo di fr:gruyer, cioè guardiaboschi sostanzialmente, e l'ho collegato a parole come burgravio o margravio. È possibile che condividano l'etimo? E che quindi il nome della regione svizzera Gruyère (comparsa sotto tal nome solo nel XVII mi pare) significhi semplicemente "contea"? (similarmente alle nostre Marche). --193.204.172.140 (msg) 13:52, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Se sai il francese, vedrai che la voce stessa che tu citi collega gruyer e Gruyère. Quanto al collegamento coi -gravii, non so se si tratti di un legame possibile. La famiglia del gruyer (che ha a che fare con la gruerie), sembra risalire a un gallo-romanzo *grodiarius la cui base *grod sembra abbia a che fare col germanico grün, green "verde" (vedi qui). Invece i vari -gravio derivano dal tedesco Graf ("conte") che pare sia connesso col greco graphein ("scrivere")... --Vermondo (msg) 14:56, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
Se ti può consolare, il vocabolo sembra connesso col nome di Portogruaro, se il secondo elemento di questo nome deriva, come vogliono alcuni, dallo stesso basso latino gruarius da cui derivano gruyer e Gruyère. --Vermondo (msg) 15:12, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
Quindi che venga da grün o da graf il significato sarebbe comunque di "guardiano del verde", dell'"appezzamento di terreno", e la Gruyère sarebbe appungo il fondo boschivo per antonomasia, possiamo metterla così? A questo punto però mi chiedo l'etimo di gru, l'uccello. --193.204.172.140 (msg) 09:41, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Il nome della regione viene sicuramente dal nome del borgo [1], e questo potrebbe a sua volta derivare dal nome dei conti che edificarono il borgo; l'etimologia proposta sembra in linea con quanto dice Vermondo. Il simbolo araldico è una gru, ma questo non è probante (in genere sceglievano i simboli sulla base di un'interpretazione più o meno accurata del nome, non il contrario). Se fate una ricerca qui trovate che in medio francese (1330-1500) gruyer ha due significati, "guardaboschi" e "[falcone] addestrato alla caccia alla gru", con due etimologie diverse, la prima (forse) legata al latino gradalis.

Primi anni di vita[modifica wikitesto]

Perché dei primi anni di vita non riusciamo a ricordare nulla? --francolucio (msg) 18:44, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Non me lo ricordo quando l'ho dimenticato...--Pierpao (msg) 19:23, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
Leggi Memoria (psicologia), trovi qualcosa nel paragrafo "Evoluzione della memoria", ma non ho letto tutta la voce. --LaPiziapalle di neve! 19:38, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]
In realtà è tutto legato a dei tizi vestiti di nero che ti sparaflashano ad un certo punto, e non ricordi più nulla... :-) Si, comunque il problema dell'oblio infantile è proprio legato alla tematica dello sviluppo neurocognitivo della memoria semantica e dei relativi assetti rappresentazionali. Mi specifico, perchè quanto ho scritto potrebbe essere frainteso: la memoria cui fai riferimento viene chiamata "memoria episodica"; la necessità di sviluppo della memoria semantica l'ho sottolineata in quanto lo sviluppo di una teoria della mente, e della possibilità di metarappresentarsi i ricordi, necessita comunque della capacità di astrazione categoriale che sono correlati con processi legati alla semantica. Per approfondire, ti consiglio "M. A. Brandimonte. (2004). Psicologia della memoria, Roma, Carocci". Veneziano- dai, parliamone! 22:08, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Basi del nucleo[modifica wikitesto]

'Sera... Data una matrice A, qual'è il procedimento pratico che devo attuare per trovare le componenti specifiche dei vettori base del suo nucleo?

--137.204.54.253 (msg) 18:49, 26 gen 2010 (CET)[rispondi]

Le componenti specifiche intendi gli elementi dei vettori di una base del nucleo?? --Superfranz83 Scrivi qui 02:17, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Si, proprio quelli. 137.204.54.253 (msg) 10:12, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Se ho capito la domanda, direi che devi risolvere l'equazione per gli autovettori con autovalore 0. --Guido (msg) 11:37, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Sì, immagino che lui stia cercando l'algoritmo per il calcolo di una base del nucleo di una matrice A. Dalla definizione, qualsiasi vettore v tale che Av = 0 fa parte del nucleo, quindi devi risolverti l'equazione nelle m componenti di v e vedere cosa succede, considerando che hai come prova del risultato quanto scritto qui a riguardo (n = null(A) + rk(A)). --Superfranz83 Scrivi qui 00:41, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Fonti Wikipedia[modifica wikitesto]

Se una persona famosa nel mondo si registrasse su Wikipedia e contribuisse a scrivere la voce su se stessa, dovrebbe citare le fonti? --Zzz yyy (msg) 08:06, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Certamente, chi è meno obiettivo di sé stesso? Inoltre non è detto che una persona famosa sia necessariamente enciclopedica, vedi Aiuto:Cosa non mettere su Wikipedia Uomo in ammollo 08:43, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Va anche precisato che Wikipedia non è una fonte primaria[1], quindi nemmeno il diretto interessato[2] può "rivelare" in esclusiva su Wikipedia dei fatti mai prima documentati altrove[3].
  1. ^ vedi, ad esempio, Wikipedia:Niente ricerche originali
  2. ^ ammesso (e non concesso) che sia possibile accertarne l'identità, dato che la contribuzione a Wikipedia è sostanzialmente anonima
  3. ^ non è di alcun interesse per Wikipedia piazzare uno scoop...

--CavalloRazzo (talk) 13:10, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Famosa in tutto il mondo? Allora anche qui nella versione in lingua italiana esiste già un articolo sulla persona in questione. Se invece fosse famosa più in altri Paesi e non molto nota nei Paesi di lingua italiana, allora cerca nelle altre grandi versioni (en, de, fr...), magari di preferenza in quelle nelle lingue dei Paesi dove la persona è più nota. Trovato l'articolo basta poi fare la fedele traduzione qui. Se la persona non è presente in nessuna versione, sicuramente non è veramente famosa. BerlinerSchule (msg) 14:33, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
BS, qualsiasi Wikipedia del progetto è un work in progress, ciò che affermi è molto probabilmente vero ma non vero in assoluto. Comunque la domanda era "Se [...] contribuisse a scrivere", quindi presupponeva che la voce già potesse esistere. --CavalloRazzo (talk) 15:04, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Tutto sommato, "molto probabilmente vero" mi basta; è un grado di gran lunga superiore a quello raggiungibile nei meteo o nelle dichiarazioni dei redditi... BerlinerSchule (msg) 13:58, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]

Link Wikipedia[modifica wikitesto]

Come faccio ad aggiungere un collegamento in una "categoria"? Esempio: si vuole aggiungere uno scrittore nella categoria "scrittori dell'Ottocento".

--Zzz yyy (msg) 08:15, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Aggiungi la categoria nella voce dello scrittore, leggi Aiuto:Categorie Uomo in ammollo 08:43, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Zzz, ricorda che per le domande sull'uso di Wikipedia c'è Aiuto:Sportello informazioni... --Gig (Interfacciami) 09:14, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Parlez-vous français??[modifica wikitesto]

Qualche francofono potrebbe rispondere a questa domanda, gentilmente posta da un nostro utente? Grazie!!!! --OPVS SAILCI 11:28, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

ho risposto a metà--Pierpao (msg) 11:57, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
brè --Paola Michelangeli (msg) 12:20, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Confermo ho avuto la risposta semiufficiale dal comune Saint-Jean-de-Braye--Pierpao (msg) 12:44, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Occhio però che ai tempi di Arnolfo di Cambio il francese si pronunciava diversamente (e gli stessi francesi oggi tendono a ignorarlo). --Guido (msg) 13:09, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Digitalizzare grafici[modifica wikitesto]

Esiste un software open o freeware per digitalizzare i grafici, Ossia partendo da un file di tipo png, gif, tiff, jpg o simili, di un grafico si riesca a produrre un file ascii (o simile) con le coppie di valori X e Y, usando il cursore mosso dal mouse sulla immagine visualizzata sullo schermo? Grazie per ogni suggerimento.--Bramfab Discorriamo 12:41, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Nella prima parte della domanda, mi pareva di capire che ti servisse un programma per convertire da immagine ad ascii art, cioè un generatore di ascii art... nella seconda, invece, proprio un programma specfico per realizzare grafici e salvarli in ascii... però non ne conosco... --Gig (Interfacciami) 13:43, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Io non ne conosco, ma ne ho improvvisato uno in VB in qualche secondo (anzi, in VBA poiché ho Access aperto) collegato all'evento MouseDown. Ovviamente le coordinate X,Y sono relative alla finestra che contiene l'immagine. --CavalloRazzo (talk) 14:10, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
@Gig: non voglio un Ascii art, ma un programma che mi permetta di ricavare i valori numerici delle coppie x,y, digitandoli da un grafico quale per esempio questo questo. Credo che CavalloRazzo abbia compreso quello che intendo. Solamente che io ne vorrei uno che prima mi calibri anche le scale dei due assi, per avere quindi i numeri nelle unita' del grafico.!--Bramfab Discorriamo 17:44, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Ah, rileggendo con più calma la tua richiesta, ho capito cosa intendevi... però spiacente, non so aiutarti... --Gig (Interfacciami) 17:52, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Una volta ho scaricato "DataPro", ma è shareware (hai 30 giorni di prova). Non so se ci sono altri software di questo tipo, anche a me farebbe comodo. ;) --Aushulz (msg) 08:50, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Prova a guardare questi (google search). -- Codicorumus  « msg 11:45, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Grazie a te per la dritta. ;) --Aushulz (msg) 05:07, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]

Coprire le cuciture[modifica wikitesto]

Ho un problemino: sto realizzando (o meglio sto aiutando a farmi realizzare) un copricapo di stoffa per carnevale; siccome si vedono tutte le cuciture (e non sono poche) stavo cercando qualcosa da usare per coprirle. Inizialmente avevo pensato di spalmarci sopra del lattice liquido (di cui una esperta mi ha consigliato l'uso) ma non so come funziona né quanto ci metterebbe ad asciugare, ed inoltre dovrei farmelo spedire da Perugia e temo ci metterebbe troppo (mi serve entro il 6 febbraio). Qualcuno sa cosa potrei usare in alternativa? Grazie -- Syrio posso aiutare? 13:10, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Dipende anche da che stoffa stai usando, e di che colore: se dici lattice suppongo sia bianca, perché io l'ho visto usare in accademia di belle arti ed è biancastro, però non è così semplice. Ci sarebbero le resine bicomponenti, ma ti costano un occhio (son quelle usate per i calchi). Potresti quindi prendere la stoffa che usi per il cappello e incollarla, trovi in merceria o al supermercato delle strisce adesive a caldo che servono per fare gli orli. Sennò metti passamaneria. Ma che cappello è? --LaPiziapalle di neve! 19:33, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
La stoffa è strana, vediamo se riesco a descrivertela: è formata da due strati, uno abbastanza spugnoso ed un altro più sottile lucido è apparentemente più plasticoso (il tutto bianco). Mia madre l'ha definito un "imbottito leggero non trapuntato, di quelli che si possono usare anche per imbottire le giacche" (giacche a vento, suppongo). Ho preso questa perché mi serviva una cosa abbastanza rigida (a differenza del panno) per far stare in piedi la cima del cappello, che in realtà non è propriamente un cappello, bensì tutto il palco di corna e 'trecce' che ha in testa Shaak Ti (sì, ho deciso di complicarmi la vita :P).
Quello che stavo cercando di fare era di coprire tutte le cuciture in modo che sembri un pezzo unico; e se usassi ad esempio della colla come "riempiente"? -- Syrio posso aiutare? 20:22, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Da Cappuccetto Rosso no, eh? :-P Potresti usare collla vinilica in più strati, è opaca e qualcosa copre. Sennò puoi usare un colore acrilico bianco, anche se temo che se il cappello è lucido si noti la differenza perché gli acrilici tendono ad essere opachi. Però nei negozi di colori trovi robe strane, che vanno di moda da un po', tipo gel glitterati, paste vitree, paste di mica, c'è di tutto...se vai col cappello e chiedi al negoziante qualcosa di adatto per coprire le cuciture, secondo me ti sa dare il prodotto giusto. O puoi farti un giro sul sito della mai*meri (senza asterisco), alla fine li fanno loro i prodotti per le belle arti di questo tipo. Mi raccomando, se ci riesci faccelo sapere :-) --LaPiziapalle di neve! 23:03, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Alla colla vinilica avevo pensato anch'io. I colori opachi che hai detto potrebbero andare bene, perché la parte del copricapo che si vede poi è quella "spugnosa", che è opaca, ma dovrei vederli prima, e con calma mi spulcerò anche il sito. Chiaro che ve lo faccio sapere, se ci riesco! ^^ Anzi, divento un testimone di wiki! -- Syrio posso aiutare? 23:54, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Fare una statuetta[modifica wikitesto]

Vorrei provare a fare una statuetta (30-40 cm di altezza max), tuttavia non ho la più pallida di come fare. Non essendo pratico con lo scalpello, non conoscendo le oscure tecniche della bronzistica, ho pensato ad un espediente, ovvero: faccio la statuetta con un materiale tipo il pongo, la plastilina, il das; ne faccio il calco con il gesso; colo il materiale per fare la statuetta nello stampo di gesso. Tuttavia, non saprei che materiale utilizzare per fare la statuetta (perlomeno seguendo questa tecnica). Che materiale potrei dunque usare? O, in alternativa, conoscete tecniche per aspiranti scultori (si fa per dire, lol)? Grazie!--Revares (make it quick!) 19:24, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Cerca in qualche negozio (molto fornito) di modellismo le resine (bicomponenti) per fare i soldatini (anche se 30-40 cm sono un po' tanti e tici vorrà molta roba). - --Klaudio (parla) 19:26, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Ovviamente realizzando il tutto con la "tecnica" che ho pensato? Eventualmente, secondo te la spesa è tanta? --Revares (make it quick!) 19:29, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Le resine bicomponenti costano un occhio!!! Ti conviene fare la statua in argilla - che costa meno - poi il calco in gesso. --LaPiziapalle di neve! 19:34, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Un mio amico usa il gesso: visto che anche lo stampo è in gesso, mi sembra usi la cera per ricoprire lo stampo. Così la forma non si attacca e basta scaldare per facilitare l' apertura dello stampo. Inoltre la statuetta si può ritoccare con normali attrezzi tipo scalpelli, i risultati sono ottimi. Le sue opere sembrano scolpite direttamente nel gesso, che si può anche dipingere.--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 20:57, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ti ringrazio del consiglio! In effetti anche questa era una tecnica che avevo ipotizzato (ripensando alla fusione a cera persa), però pensavo che la statua di gesso non sarebbe stata resistente; tuttavia, dato il tuo consiglio, penso che opterò per questa tua opzione. Una domanda: dovrei usare il gesso classico (quello dei gessetti di scuola, per intenderci) o ce n'è un tipo particolare? Grazie anche alla Pizia!--Revares (make it quick!) 21:19, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Per la statua finale ti consiglio il gesso scagliola o il gesso ceramico: sono entrambi a presa rapida, ma mi pare che il ceramico sia più resistente. I gessetti della lavagna non c'entrano nulla con quello per modellare.
Visto che non sei pratico e che questo è il tuo primo esperimento, ascolta una Pizia che qualcosa ne sa: fai una prova con l'argilla, che è più facile da modellare anche perché se x sbaglio togli qualcosa poi ce lo rimetti. Fa' la prova in piccolo, così prendi mano. La statua va fatta seccare in un sacchetto di plastica non ermetico, in modo che l'acqua dell'argilla evapori lentamente, sennò ti si crepa tutto: ci mette un po', ma funziona. Potresti anche provare a fare la colata di gesso con l'argilla fresca, ma temo faccia interferenze col gesso. Bene la cera, sennò vai con la vasellina o crema con glicerina x ricoprire l'oggetto del calco. Ricorda che per fare il calco in gesso puoi procedere in due modi: uno, realizzi una cassamorta e fai una colata unica, però devi anche far in modo di separare le due metà della statua, sennò non togli nè il gesso nè il modellino. Due, fai un gesso più denso e lo stendi a mano sulla statua-modello, così è anche più semplice dividere le due metà. Alternativa al gesso, letta più sopra: il lattice. Costa meno delle bicomponenti, ma è un procedimento più lungo: è liquido, quindi devi fare più bagni all'oggetto di cui vuoi il calco. Poi è più semplice l'operazione di colata ed estrazione, perché è elastico. Ci stai capendo qualcosa? :-P --LaPiziapalle di neve! 22:53, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Capito tutto, o quasi! :) Una domanda: cosa intendi quando parli di "separare le due metà della statua"? Non ho capito se intendi dire che il calco deve essere composto da due parti che combaciano (tipo ovetto kinder, per essere terra terra) o se piuttosto è la statua stessa a dover essere divisa in due. Nel primo caso, penso che si debba poi far colare la vasellina/glicerina/cera anche sui bordi delle due metà del calco; nel secondo caso, non ho capito come dovrei procedere.
Piccolo ot a sfondo personale: quest'estate mi è capitato di raccogliere sulla sponda di un torrente un po' d'argilla, e dopo averla modellata l'ho lasciata seccare al sole d'agosto, senza ricontrare nessuna crepa. Forse però ho avuto soltanto un pizzico di fortuna.--Revares (make it quick!) 23:27, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Diciamo che l'ovettokinder è lo stampo, dentro cui dovrai far colare il gesso: separando le due metà ottieni una statuetta (ad uovo, in questo caso).
Sull'asciugatura ho avuto esperienze contrastanti, direi che va a fattore C :-P
Però non ho capito, non vorrei che ti stessi/mo complicando la vita. Tu vuoi fare una statuetta: vuoi fare un esperimento tanto per provare, o vorresti che fosse di un preciso materiale, o che avesse una qualche particolarità? (Magari hai anche in mente il soggetto?)
Due: la vuoi in un unico esemplare o hai necessità di replicarla?
Perché le cose cambiano, a seconda delle risposte che mi darai (ma da quando sono gli oracolanti a dare le risposte???) ;-) --LaPiziapalle di neve! 17:48, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]

Se usi gli stampi di cui sopra potrai solo fare statuette con pochi dettagli di forma senno’ i particolari della statua (ad esempio parti curve) rimarranno per sempre incastrati negli stampi. Ti illustro dunque un altro metodo: realizza la statua interamente in cera e così puoi divertirti senza limiti di tempo a perfezionarla; puoi lavorarla lasciandola intiepidire accanto a un termosifone e allora otterrai degli effetti morbidi e levigati; dopo qualche ora puoi metterla in frigo o in congelatore e, una volta indurita, la puoi lavorare incidendola e quasi scalpellandola ottenendo effetti diversi. A lavoro finito la immergi in una busta o una scatola contenente il gesso impastato con l’acqua, completamnete, in modo che ci diano alcuni centimetri di gesso tutto intorno alla statua. Però facendo attenzione che una parte piuttosto ampia ma non significativa della statua ( per esempio la base, se è una statuetta di un uomo) rimanga esposta, non coperta dal gesso. Lasci indurire. Vai a comprare dei pallini di piombo in un negozio di pesca, li fondi in un pentolino messo su una piastra elettrica- sul gas nn so se funziona) il piombo si liquefa e lo coli nel gesso facendolo cadere il piombo sulla base esposta, che è in cera e si scioglie immediatamente. Il piombo fuso scende nella cavità dello stampo e la cera, che è + leggera, sale e esce dallo stampo. Questo modo è un po’ pericoloso. Ovvio devi avere delle pinze coi manici lunghi per tenere lo stampo di gesso mentre versi il piombo e la cera esce per non ustionarti con la cera ed eventualmente col piombo. Riempito tutto lo stampo, lasci raffreddare e poi alla fine spacchi in mille pezzi lo stampo e ti viene la tua statuetta in piombo senza difetti, bella e pronta e senza quelle linee periferiche che si trovano quando una statua è formata da 2 pezzi diversi. Una variante è questa: invece di versare il piombo sulla cera, metti lo stampo con la cera in un forno, la cera si scioglie e cade, e lo stampo di gesso rimane cavo. Dentro ci versi il piombo fuso. - - - Riguardo alla creta ha ragione laPizia: le statuette si crepano facilmente. Comunque fare una statuetta di creta/argilla/terracotta è complicato nella fase di “svuotamento” della statua cioè una volta fatta la statua, quando la creta è ancora morbida, devi svuotarla con appositi strumenti a raschietto in modo da renderla quanto più cava è possibile. Ed è una operazione molto complicata perché va fatta quando la creta è ancora morbida quindi per scavare all’interno rischi di rovinare l’esterno. Fatto questo la puoi lasciare asciugare così com’è o puoi portarla a cuocere in un laboratorio di ceramica.--151.53.77.191 (msg) 15:28, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Foto in museo[modifica wikitesto]

Questo pomeriggio mi sono recato presso il museo archeologico della mia città e mi è capitato un evento "spiacevole". Aggirandomi per le sale, ho notato una lapide romana del I secolo d.C. ed ho pensato bene di farle una foto con la digitale; poco dopo, una addetta del museo mi ha ammonito, rammentandomi che "non si possono fare foto!" (per altro, non c'erano cartelli che indicassero il divieto, ma vabè). Io zitto zitto non ho fatto più foto, anche se mi sarebbe piaciuto parecchio. A questo punto, mi/vi chiedo: perchè non potevo fare foto ai reperti? la foto che ho fatto, eventualmente, può essere pubblicata su wiki o, dato il divieto, è soggetta a restrizioni d'uso? --Revares (make it quick!) 19:30, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Sarebbe una domanda da sportello info: cmq per farla breve in Italia i musei detengono il copyright delle opere che conservano, quindi non ha importanza che la lapide sia avanti-cristo, non puoi fotografarla né pubblicarla senza permesso. Chiedi nel luogo giusto e ti sapranno spiegare con più precisione e con i riferimenti alle nostre policy, io non ho i link sottomano e di immagini mastico poco. --LaPiziapalle di neve! 22:55, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]
Detto fatto: penso che si possa continuare qui.--Revares (make it quick!) 23:28, 27 gen 2010 (CET)[rispondi]

Javascript-textarea trasformare un url in un link cliccabile[modifica wikitesto]

Oh, grande oracolo, ho bisogno del tuo aiuto.... Devo evidenziare e far cliccare in una text area un url che l'utente ha inserito; una soluzione l'ho già trovata ed è mettere sul onkeypress un findUrl

che crea un element ti tipo <a> e lo aggiunge ai figli della text area

ora la cosa su ie7 funziona ma ho dei problemi con lo spostamento del cursore sia da mouse che da tastiera e la modifica del testo

oh, grande oracolo non è che sapresti trovarmi un esempio funzionante di javascript che permetta questa funzione, potrebbe andar bene anche un esempio che mette bold il testo poi dall'esempio mi saprei ricavare io il codice

ho già cercato su internet ma ho trovato solo codice che scrive nella text area "aaa bbb ccc" e questo mi fa vedere il testo "aaa >b<bbb>/b< ccc" e non aaa bbb ccc

ti ringrazio in anticipo
alessandro--Ales_Pac(msg) 10:15, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]

Una la usi probabilmente molto spesso :-) prova a guardare function insertTags in http://bits.wikimedia.org/skins-1.5/common/edit.js. Non l'ho esaminata con attenzione, ma mi pare che non dipenda eccessivamente da altre funzioni. -- Codicorumus  « msg 11:05, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]
Uhm ... mi sa che non ti ho aiutato molto. Se vuoi applicare della formattazione effettiva, <textarea> non è il tag giusto. Piuttosto usa <div contentEditable="true">, così probabilmente già funziona il codice che hai, altrimenti puoi esaminare il funzionamento di wikEd. -- Codicorumus  « msg 09:11, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ciao. Scrivo sugli errori in questo articolo. In realtà, il punto più orientale d'Europa è il Flissingsky Cape (ru:Мыс Флиссингский). Please fix. Dispiace se ti ha scritto la direzione sbagliata, non forum trovato. Io non conoscono l'italiano, quindi tutti gli errori imputato il traduttore:) Advisor (msg) 19:16, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Segnalato in Discussione:Capo_Želanija... --Gig (Interfacciami) 19:22, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]
C'era volte dal 2008. È improbabile che qualcuno correggerà. Advisor (msg) 20:29, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]
Ho qualche dubbio e non vorrei che fossero due nomi diversi per la stessa cosa. Le coordinate della nostra voce portano effettivamente su un capo, mentre quelle della voce russa indicata portano a un punto in mezzo al mare dove, almeno da GoogleMaps, non si vedono isole.--Frazzone (Scrivimi) 20:53, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]
L'isola non ha un nome [2]. Advisor (msg) 21:29, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Aspetta, la distanza di quel punto dalla terraferma mi pare circa un chilometro... probabilmente è un errore che ci può stare... --Gig (Interfacciami) 21:13, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]

Comunque, la zona è quella.. bisogna capire come si chiama la piccola pensiola e come si chiama la piccola isola (e ci vorrebbe la conferma che tale isola sia sempre considerata Europa, ma immagino di sì)... --Gig (Interfacciami) 21:14, 29 gen 2010 (CET)[rispondi]
Puoi provare a scrivere di nuovo la frase (se vuoi, anche in inglese)? Il traduttore automatico ha generato una frase senza senso... --Gig (Interfacciami) 17:31, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]
If your original writing is in Russian language, perhaps translating into English the automatic translator could give a better result. -- Codicorumus  « msg 15:10, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
I wrote the proposal as simple as possible :( In any case, you must to remove erroneous information from this article. Because the Cape Želanija is not an extreme point. This is evident from the map. Extreme point - Cape Flissingsky. We looked at satellite images of Cape Flissingsky. Indicated on the map of the island does not exist: glovis.usgs.gov satellite image 2008 year and [3]. Sorry if the style is bad. Native language is Russian. Advisor (msg) 04:47, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
I'm sorry, I can't read the names in this map... What is written near the "28"? Flissingsky Cape (ru:Мыс Флиссингский as you stated before)? But where is Capo Želanija, then? And I don't see names in your last links... I have to understand exactly which point is Flissingsky Cape and which point is Capo Želanija on those maps... --Gig (Interfacciami) 19:47, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Flissingsky Cape (мыс Флиссингский) and Cape Želanija (мыс Желания) Advisor (msg) 20:17, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]

Rientro a sinistra e provo una spiegazione: confrontando la mappa di GoogleMaps (questa) e quella linkata da Advisors si direbbe che vicino al 28 in basso a destra ci sia scritto Flissingsky e che Zelanja sia quello più a nord (tre capi più su, vicino a un altro 28 con un laghetto appena dietro) e che la nostra voce su Zelanja riporti invece le coordinate di Flissingsky (notare appena a nordovest la foce del fiume con l'isoletta, ben visibile anche zoomando su Maps).--Frazzone (Scrivimi) 20:02, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]

Well.. now it is more clear: our article was translated by the en.wiki one... watch this edit: before, that article stated that "it is the easternmost pont", and was later corrected: now it states "near the easternmost point of Europe, Cape Flissingskiy (69°02′E).". See also en:Extreme points of Europe and Punti estremi dell'Europa... --Gig (Interfacciami) 20:13, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Okay, fixed... but it is written Flissingsky or Flissingskiy (ad written on en.wiki)? --Gig (Interfacciami) 23:57, 4 feb 2010 (CET)[rispondi]

Problema di fisica[modifica wikitesto]

Un filo di massa trascurabile e lunghezza "l" è appeso ad un soffito per un estremo; all'altro capo è legato un corpo di massa m. Il sistema filo-corpo viene fatto ruotare senza attrito lungo un piano orizzontale parallelo al soffito. Calcolare la tensione T e la velocità angolare ω in funzione dell'angolo θ compreso tra "l" e la retta perpendicolare al piano e coincidente col filo quando questo è in equilibrio. Ho trovato T=mg/cosθ, (accelerazione centripeta)=gtan{θ} ed infine ω= . Quando l'angolo è 0, cioè quando il filo è diretto verso il basso, T=mg ed aumenta al crescere dell'angolo. L'accelerazione è nulla quando θ=0 e cesce fino ad arrivare a ∞ quando θ=π/2. La velocità angolare ω diventa infinita se θ=π/2. Non ho capito una cosa: se la soluzione è corretta, perchè quando l'angolo vale zero, la velocità angolare non è nulla?

--87.0.17.206 (msg) 16:52, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

Direi, non sono sicurissimo di aver capito bene i termini del problema, che la ω che hai calcolato è il limite a cui tende la velocità angolare a tendere dell'angolo a zero (se il filo è più o meno lungo o se sei sulla luna quando sei nei pressi dell'angolo uguale a zero il sistema si comporta diversamente). Dopodiché quando l'angolo è zero per trovare la velocità della pallina devi moltiplicare per il raggio che essendo zero mette d'accordo tutti. :-) -- Stefano Nesti 18:08, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]
Se l'angolo è zero il raggio non è zero... Il raggio infatti dovrebbe essere costante (per l'ipotesi di filo inestensibile, a meno che il problema non è più complesso).
La velocità angolare è nulla nei punti in cui il moto si inverte (nel tuo caso nei punti 0 e π), cioè nel punto più alto in cui arriva la massa m (a meno che non ci sia un urto con la parete o se la massa possiede abbastanza energia cinetica per continuare a girare sempre in un verso, ma nei "normali" problemi di fisica non è quasi mai così).
Penso che hai sbagliato a scrivere "angolo θ compreso tra l...", forse volevi dire "angolo θ compreso tra π/2...", così altri valori che hai scritto non mi tornano.
Non ha senso un'accelerazione infinita, hai sbagliato qualcosa. Ti consiglio di rivedere i calcoli e il testo del problema.
--Aushulz (msg) 04:48, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Prova a ripartire dall'equazione di composizione delle forze in gioco, oppure, dato il numero ridotto, anche dal loro schema geometrico. La tensione che hai messo è quella che si avrebbe in un moto pendolare semplice, non in quello che hai descritto. -- Codicorumus  « msg 15:37, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Ops... Avevo letto T = mg cosθ invece che T = mg/cosθ. -- Codicorumus  « msg 19:13, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Cancello anche il resto. I tuoi calcoli sono giusti. Quanto alle domande:
  1. Che l'accelerazione centripeta a π/2 sia infinita, e quindi anche la velocità angolare e quella lineare tangenziale, si può interpretare nel senso che nessuna velocità iniziale sarà mai in grado di imprimere una rotazione che mantenga il filo orizzontale.
  2. Ad un certo punto, ricavando ω, hai diviso per sin θ. Tutti i risultati successivi sono validi solo per θ > 0 (ragionamento analogo anche per θ = π/2). D'altronde un moto circolare di raggio zero è un controsenso, non meno di una velocità infinita.
-- Codicorumus  « msg 20:11, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]

Che significa "Armasi giusta il Villabianca"?[modifica wikitesto]

Questa dicitura appare nella descrizione di molti blasoni. Ma che significato ha? Cosa o chi è "il Villabianca"? La mia eterna gratitudine a chi lo sa.

--82.53.98.132 (msg) 17:10, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

Aggiungo varianti: "Giusta il Villabianca si arma", "Armasi secondo il Villabianca". Patafritto (msg) 17:13, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]
Se non lo sappiamo forse qualcuno scriverà qui la risposta e possiamo copiare... -- Stefano Nesti 18:12, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]
Dovrebbe essere un modo esoterico per citare lo storico il Villabianca (ma non so quale) che ha descritto per primo lo stemma.--Pierpao (msg) 18:19, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]
Noi di storici "Villabianca" abbiamo questo: Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca...-- Stefano Nesti 18:24, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

Armasi giusta il Stefano Nesti (ihmo)--Pierpao (msg) 18:28, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

Io ho l'opera del Villabianca, Sicilia Nobile, ma quello che non mi torna è che l'opera si occupa principalmente delle famiglie investite di feudi, con accenni ai titoli ed ai legami familiari, ma non di blasoni (se c'è ne ce ne sono pochissimi), insomma non è un'opera araldica, quanto più uno studio nobiliare, quindi un riferimento a quest'opera lo escludo, forse ha scritto un'opera araldica in cui si è occupato degli scudi ma è un'informazione che non è in mio possesso.--80.181.161.119 (msg) 19:00, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

A posto, ho risolto. L'opera in questione s'intitola "Dei titoli e dei feudi", l'autore è Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca, è stato stampato a Palermo nel 1790, non è in mio possesso ma dati i riferimenti di altri autori presumo ci sia la blasonatura di numerosi scudi di famiglie siciliane. (risposta in esclusiva per wikipedia).--82.53.98.132 (msg) 21:38, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

So che quasi tutti i wikipediani già lo sanno, ma così, per scrupolo, è forse il caso di aggiungere che "giusta" in questo caso non è il femminile dell'aggettivo "giusto" ma è una preposizione (molto) arcaica (latino iuxta, quello dello Stabat Mater), che voleva dire "presso", "vicino" e in definitiva "aderendo a", "in conformità a", ecc. Questa parola si incontra ancora oggi in polverosi atti notarili o cose del genere, e a volte dispettosi correttori automatici e/o estensori ignoranti la trasformano in "giusto" se segue parola maschile. Più disusata c'è solo appo ("presso"). --Vermondo (msg) 12:10, 7 feb 2010 (CET)[rispondi]

Ho dei file che vengono modificati quando avviene un certo tipo di evento. In una pagina web è visualizzato il contenuto di questi file, ma per adesso la pagina viene ricaricata ogni 30 secondi. Invece, volevo fare uno script in javascript utilizzando AJAX che mi aggiornasse dei div solo quando questi file vengono modificati. Ho gia fatto lo script che legge i file con ajax, ma come faccio a farglieli leggere solo quando vengono modificati?--95.244.247.79 (msg) 20:18, 30 gen 2010 (CET)[rispondi]

Leggi qui. Spiega tra l'altro come sfruttare gli eventi con Ajax -- Lepido (msg) 11:56, 4 feb 2010 (CET)[rispondi]

Prima cosa: errore di certificato[modifica wikitesto]

Vado per fare il login al sito di hotmail e su facebook, ma mi spunta (novità!) questa scritta

Si è verificato un problema con il certificato di protezione del sito Web. 
 
Il certificato di protezione presentato dal sito Web è scaduto o non ancora valido.

I problemi relativi al certificato di protezione possono indicare un tentativo di ingannare l'utente o di intercettare i dati inviati al server.  
È consigliabile chiudere la pagina Web e interrompere l'esplorazione del sito Web.  
Fare clic qui per chiudere la pagina Web.  
Continuare con il sito Web (scelta non consigliata).  
Ulteriori informazioni 

Se questa pagina è stata aperta facendo clic su un collegamento, controllare l'indirizzo del sito Web sulla barra degli indirizzi per verificare che sia quello previsto. 
Quando si accede a un sito Web con un indirizzo quale https://example.com, provare ad aggiungere 'www' all'indirizzo, in modo da ottenere https://www.example.com. 
Se si sceglie di ignorare l'errore e continuare, non immettere informazioni personali nel sito Web. 

Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento relativo agli errori di certificato nella Guida di Internet Explorer.

Che significa? Perché solo adesso? Come risolvere? --82.61.165.26 (msg) 03:56, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Per "risolvere" scegli "continuare con il sito web" e poi "aggiungi eccezione". Però magari controlla che il certificato sia davvero intotolato a Facebook (se è semplicemente scaduto, non ci dovrebbero essere problemi)... --Gig (Interfacciami) 11:40, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Altra cosa: a voltequesto succede quando la data del tuo computer non è corretta.--Frazzone (Scrivimi) 16:51, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Seconda cosa: "alla spina"[modifica wikitesto]

Cosa si intende con "alla spina"? Io sapevo della birra alla spina, o da un po' di tempo della cocacola (cioè di cose da bere con dei gusti particolari e cmq diversi da quelli tradizionali), ma adesso vedo anche i detersivi alla spina. Avevo quindi pensato al fatto che "alla spina" significasse qualcosa di non misurato ma casuale a scelta del cliente, ma sempre e comunque per cose da bere. Perché anche i detersivi? Cioè, cosa hanno di diverso dai detersivi normali? --82.61.165.26 (msg) 03:58, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Alla spina = al rubinetto Uomo in ammollo 09:31, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

La spina era una grossa spina di legno, da infilare a pressione, con cui si chiudono e si chiudevano i rubinetti di legno dei barili. Si parla di detersivi erogati alla spina in modo che uno si porta il contenitore da casa e si abbatte enormemente l'impatto ambientale di questi prodotti. All'estero si fa anche con il dentifricio, in italia no perchè molti italiani comprano i prodotti in base al packaging e non al contenuto--Pierpao (msg) 10:18, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Prego, definire "estero" e "molti italiani". --CavalloRazzo (talk) 15:01, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
In quali Paesi venderebbero il dentifricio sfuso? Mi pare una bufala. E poi come fai a convincere il dentifricio a entrare nel tubetto? Vero però è che fuori dall'Italia nell'Unione è difficile trovare nei supermercati dei tubetti di dentifricio "protetti" da una scatoletta di cartoncino; quella veramente è un fossile italiano... BerlinerSchule (msg) 15:47, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Allora il dentrifico che mettevano in un barattolino non mi ricordo dove l'ho visto, sono passati un po' di anni, era un supermercato, e non invento bufale. Per quanto riguarda l'importanza del packaging basta farsi un giro al supermercato. E non è una caratteristica solo degli italiani. Perchè alcuni vendono la pasta nel cartone che costa di più, pesa di più e occupa più posto della plastica? Perchè alcuni usano le bottiglie azzurre per vendere l'acqua? Perchè le etichette del vino non sono tutte in bianco e nero? Perchè i dvd dei giochi stanno in scatole che ne conterrebero 8? Perchè non esistono le ricariche di alcuni saponi liquidi? Perchè nei saponi di marca per uso personale non esistono confezioni grandi? e così via...--Pierpao (msg) 18:54, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Quanto alla domanda "E poi come fai a convincere il dentifricio a entrare nel tubetto?": il dentifricio è un "Fluido non newtoniano", per cui la sua trattazione modellistica è più complessa, ma nulla vieta di inserirlo in qualunque tipo di confezione chiusa tu voglia, basta che il materiale di cui è fatto non si deteriori. Il comune "tubetto" viene scelto come confezione solo perché ha la proprietà di potere essere "spremuto" senza rompersi, ma non penso sia così difficile procurarsi una macchinetta per riempire tubetti di dentifricio. --Aushulz (msg) 04:33, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Avrei sempre sospettato l'esistenza di una macchina del genere, da quando (forse avevo quattro o cinque anni) avevo cercato di farlo a mano. Ma ancora non vedo tutta quella gente che nel supermercato arriva con il tubetto vecchio, accuratamente lavato, e lo riempie con del fresco dentifricio (a grammi, millilitri o metri). Attendo info da Pierpao dove abbia visto quel sistema (per i detersivi liquidi ormai c'è anche in Italia, idem per quelli in polvere; per il latte l'ho visto in Isvizzera decenni fa). BerlinerSchule (msg) 10:42, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Mi ricordo che in un qualche suo spettacolo Beppe Grillo aveva parlato dei dentifrici (dicendo ad esempio che due dentifrici prodotti dalla stessa azienda avessero una differenza di prezzo molto notevole fra Italia ed estero: in Germania il tubetto aveva una grafica minimalista, mentre in Italia c'era tutto il packaging ben curato)... e mi pare di ricordare che avesse detto anche qualcosa sui dentifrici ricaricabili... --Gig (Interfacciami) 14:30, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Isvizzera? Se lo trovo scritto lo correggo sempre e senza indugiare! --87.19.167.190 (msg) 23:10, 4 feb 2010 (CET)[rispondi]
Valgano come giustificazione le due parole incollate nel mio intervento appena dopo la Svizzera.... Cmq mi rendo conto che appena noialtri stranieri avremo imparato bene l'italiano voialtri italiani comincerete da dire il sport. Mi è già successo così con i congiuntivi, ora messi al bando anche dalla ministra Gelmini... BerlinerSchule (msg) 13:16, 5 feb 2010 (CET) [rispondi]
Tra i ricordi delle stravaganze giovanili di mio padre e di alcuni suoi amici c'era il progetto di una "macchina per imbottigliare il nariggio" (milanesismo che non traduco per non suscitare troppo disgusto nel lettore). Forse con le moderne tecnologie questo sogno sta per trasformarsi in realtà :-D --Vermondo (msg) 12:18, 7 feb 2010 (CET)[rispondi]

Sapete qualcosa su un film fantasy del 1995 intitolato "Storybook"?

--Zzz yyy (msg) 11:22, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ehm.. qualcosa cosa? :-/ --Gig (Interfacciami) 11:27, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Io personalmente no, Imdb sì. --Triple 8 10.000 (sic) 11:30, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Qui c'è qualcosa. Era quel "qualcosa" che cercavi? -- Lepido (msg) 11:31, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Scusate, non sono stato molto chiaro. Volevo alcune informazioni, ma quelle che mi avete dato vanno bene. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.15.31.224 (discussioni · contributi) 11:43, 31 gen 2010 (CET).[rispondi]

Piombatura documenti[modifica wikitesto]

In epoca rinascimentale Venezia contendeva al Papato la possibilità di piombare documenti: non ho trovato nulla di più preciso, né qui né altrove. Caro Oracolo, sapresti spiegarmi l'importanza della piombatura di un documento? Grazie --LaPiziapalle di neve! 17:34, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ho trovato questo libro in inglese che forse può fare al caso tuo: Venezia usava sigillare i documenti ufficiali non con la ceralacca, ma con piombo, o con altri metalli, come usavano i papi e gli imperatori.. ho dato solo una lettura veloce. Probabilmente nel libro le informazioni sono maggiori..--Anassagora (msg) 17:51, 31 gen 2010 (CET)[rispondi]
Perfetto, grazie! Come l'hai pescato?!? :-) --LaPiziapalle di neve! 12:09, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Figurati! :) Mi ricordavo di aver visto da qualche parte dei sigilli che invece di ceralacca erano fatti di piombo, ho fatto una ricerca che suffragasse il mio ricordo, e quindi ho cercato sull'altro Oracolo Lead seal Venice Pope :D--Anassagora (msg) 12:19, 1 feb 2010 (CET)[rispondi]
Senza andare tanto lontano, fino a qualche anno fa spedire un pacco con la posta era un inferno perché ci volevano i piombini (che credo adesso siano invece deprecati). --Vermondo (msg) 20:45, 7 feb 2010 (CET)[rispondi]