Walvis Bay

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Walvis Bay
città
Walvis Bay / Walvisbaai / Walfischbucht
Walvis Bay – Stemma
Walvis Bay – Veduta
Walvis Bay – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Namibia Namibia
RegioneErongo
Distretto elettoraleWalvis Bay Urbano
Amministrazione
SindacoUilika Nambahu
Territorio
Coordinate22°57′27″S 14°30′19″E / 22.9575°S 14.505278°E-22.9575; 14.505278 (Walvis Bay)
Altitudinem s.l.m.
Superficie1 124 km²
Abitanti42 015 (2001)
Densità37,38 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5017
Prefisso64
Fuso orarioUTC+1
TargaWB
Cartografia
Mappa di localizzazione: Namibia
Walvis Bay
Walvis Bay
Walvis Bay – Mappa
Walvis Bay – Mappa
Sito istituzionale

Walvis Bay (af. Walvisbaai, ted. Walfischbucht, 42 015 ab. nel 2001[1]) è una città della Namibia. In italiano è anche nota con il nome di Baia delle Balene, dalla traduzione dei nomi inglese, tedesco e afrikaans[2].

Si trova sull'Oceano Atlantico, a 30 km da Swakopmund, nella baia omonima. La collocazione ideale della baia come punto d'approdo intermedio sulla via per il capo di Buona Speranza, e la presenza del frangiflutti naturale costituito dalla lingua di terra chiamata Pelican Point fece sì che qui sorgessero numerosi insediamenti europei e giustifica la tormentata storia della baia, da sempre al centro di contese internazionali.

Etimologia del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dall'olandese Walvisbaai, "Baia delle balene"; l'acqua profonda della baia, infatti, ospita una ricca vita marina e molto plancton, ed era di conseguenza visitata assiduamente dalle balene.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Walvis Bay ai primi del XX secolo
Fenicotteri presso le saline di Walvis Bay
Saline di Walvis Bay

Il navigatore portoghese Bartolomeo Dias approdò a Walvis Bay, con la São Cristavão, l'8 dicembre 1487, mentre stava cercando una rotta marina verso l'est attraverso il Capo di Buona Speranza. Egli battezzò la baia "O Golfo de Santa Maria da Conceição", ma non ne rivendicò formalmente il possesso.

Verso la fine del XVIII secolo le baleniere americane iniziarono a battere la zona, che si rivelò estremamente pescosa. Questo fatto suscitò l'interesse degli olandesi, che il 23 gennaio 1793 presero possesso della baia, ribattezzandola Walvisbaai.

Nel 1878 il Regno Unito (allora predominante nel controllo dei mari) annesse Walvis Bay e l'area circostante alla Colonia del Capo, allo scopo di arginare le ambizioni tedesche sulla regione e assicurarsi un punto di scalo strategico. Nel 1910 Walvis Bay divenne parte dell'Unione dell'Africa del Sud. Tuttavia, nacque una contesa fra inglesi e tedeschi sulla definizione dei confini dell'exclave. Nel 1911 tale contesa fu risolta, e agli inglesi andò un'area complessiva, attorno alla baia, di 1.124 km².

Durante la prima guerra mondiale l'enclave di Walvis Bay fu dapprima invasa dai tedeschi, e poi presa dalle forze britanniche del Sudafrica nel 1915. Walvis Bay entrò a far parte dell'Africa del Sud-Ovest, affidata all'Unione sudafricana sotto forma di mandato della Società delle Nazioni. Nel 1977, per evitare che la baia cadesse nelle mani della SWAPO (ostile al governo sudafricano), il Sudafrica riprese formalmente il controllo della baia, ceduta per un breve periodo alla provincia del Capo. Nel 1978, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite iniziò una serie di negoziati bilaterali fra Sudafrica e Namibia per l'attribuzione di Walvis Bay.

Nel 1990, l'Africa del Sud-Ovest ottenne l'indipendenza e nacque la nazione della Namibia. Walvis Bay rimase inizialmente sotto il controllo del Sudafrica, sebbene numerose pressioni fossero esercitate dai gruppi economici locali affinché questo stato di cose venisse corretto a favore della Namibia. La baia, insieme con le isole dei Pinguini, venne finalmente ceduta dal Sudafrica il 28 febbraio 1994, in prossimità delle prime elezioni democratiche sudafricane, quando poi venne eletto a presidente Nelson Mandela.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia di Walvis Bay ruota principalmente attorno alle attività portuali. Il porto è dotato di un punto d'attracco per le petroliere, strutture per la movimentazione dei container, e un bacino di carenaggio. Presso la baia ha inoltre sede il quartier generale e la principale base navale della Namibian Navy.

Lungo la costa si trovano anche diverse saline, e un tempo prosperava anche l'industria del pesce, declinata negli anni ottanta a causa dell'impoverirsi delle risorse ittiche.

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Rhenish Mission Church / Rheinische Missionskirche / Chiesa della missione renana

L'edificio più antico di Walvis Bay è la chiesa della missione renana, Rhenish Mission Church; fu costruita nel 1880 con materiale giunto da Amburgo. Il Walvis Bay Museum espone documenti e reperti relativi alla storia della città e alla storia naturale del Namib.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Largest Urban Locality by Region, su npc.gov.na. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2009).
  2. ^ Wolfgang Reinhard, Storia dell'espansione politica, Guida Editori, 1987 (p. 68); Silvio Govi, L'Universo, vol. 79, ediz. 5-6, Instituto geografico militare, 1999 (p. 781).

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Controllo di autoritàVIAF (EN153543152 · LCCN (ENn50026479 · GND (DE4280602-1 · J9U (ENHE987007554824605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50026479
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