Volo Trans Colorado Airlines 2286

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Volo Trans Colorado Airlines 2286
Un Metroliner simile a quello coinvolto nell'incidente
Tipo di eventoIncidente
Data19 Gennaio 1988
TipoVolo controllato contro il suolo causato da errore del pilota
LuogoBayfield
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Coordinate37°13′01″N 107°41′01″W / 37.216944°N 107.683611°W37.216944; -107.683611
Tipo di aeromobileFairchild Metro III
OperatoreTrans Colorado Airlines per conto di Continental Express
Numero di registrazioneN68TC
PartenzaAeroporto di Denver, Denver, Stati Uniti
DestinazioneAeroporto di Durango, Colorado, Stati Uniti
Occupanti17
Passeggeri15
Equipaggio2
Vittime8
Feriti9
Sopravvissuti9
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Volo Trans Colorado Airlines 2286
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Il volo Trans-Colorado Airlines 2286 (operante come volo Continental Express 2286) era un volo di linea passeggeri nazionale da Denver, Colorado, a Durango, Colorado, negli Stati Uniti d'America, operato dalla Trans Colorado Airlines per conto della Continental Express. Il 19 gennaio 1988, il volo 2286 si schiantò al suolo vicino a Bayfield, in Colorado, mentre si avvicinava all'aeroporto di Durango. Delle 17 persone a bordo, 9 persero la vita, inclusi entrambi i membri dell'equipaggio.[1][2]

L'indagine del National Transportation Safety Board (NTSB) permise di stabilire che la causa più probabile dell'incidente fu l'incapacità dell'equipaggio di seguire il profilo di discesa corretto.[3]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo era un Fairchild Metro III a doppio turboelica (numero di registrazione N68TC). Inizialmente prodotto nel 1981, questo particolare aereo venne acquisito dalla Trans Colorado Airlines nel 1986. Il Metro III aveva accumulato un totale di circa 12 000 ore di volo al momento dell'incidente. L'aereo non era dotato di un registratore vocale in cabina di pilotaggio o di un registratore dei dati di volo e la Federal Aviation Administration non richiedeva agli aeromobili regionali di essere equipaggiati con tali registratori a quell'epoca. Dopo l'incidente, la FAA impose l'installazione di registratori di volo su tutti gli aerei che operavano voli di linea.[3]

L'equipaggio[modifica | modifica wikitesto]

Il volo era gestito dal comandante Stephen S. Silver (36) e dal primo ufficiale Ralph D. Harvey (42) che si unirono alla Trans-Colorado nel 1986 e nel 1987, rispettivamente. Il capitano Silver aveva 4 184 ore di esperienza di volo, di cui 3 028 ore su Fairchild Metro. Il primo ufficiale Harvey aveva 8 500 ore di volo, di cui 305 su Fairchild Metro.[3]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il volo 2286 partì dall'aeroporto internazionale Stapleton di Denver alle 18:20 Mountain Time Zone, come volo regolarmente programmato verso l'aeroporto di Durango. A bordo c'erano un totale di 15 passeggeri e due piloti.[3]

Alle 18:53, il volo 2286 riferì di aver raggiunto la sua altitudine di crociera di 23 000 piedi (7 000 m). Il controllo del traffico aereo avvertì il volo 2286 della ridotta visibilità a Durango, con una base della nube di soli 800 piedi (240 m) e neve leggera e nebbia nell'area. Alle 19:00, i controllori chiesero al volo se volesse effettuare un atterraggio strumentale (ILS) alla pista 2 di Durango, o un avvicinamento non di precisione alla pista 20. Dalla posizione del volo 2286, effettuare l'atterraggio ILS avrebbe richiesto il backtracking per avvicinarsi alla pista 2, aggiungendo 10 minuti al volo rispetto a un avvicinamento diretto alla pista 20. Il comandante Silver, che aveva una reputazione come pilota che poteva recuperare il tempo perso e tentare di arrivare in orario, scelse l'avvicinamento alla pista 20 perché gli avrebbe fatto risparmiare tempo. Silver permise al primo ufficiale Harvey di pilotare durante l'avvicinamento a Durango.[3]

Alle 19:03, il volo 2286 venne autorizzato a iniziare la discesa da 23 000 piedi (7 000 m). Per avvicinarsi direttamente a Durango, il primo ufficiale effettuò a una rapida discesa di 3 000 piedi (910 m) piedi al minuto, che era più di tre volte della velocità prevista per l'avvicinamento. Alle 19:14, il volo 2286 ricevette l'autorizzazione per avvicinarsi alla pista 20 di Durango e riferì di aver raggiunto i 14 000 piedi (4 300 m). Il volo 2286 continuò a scendere fino a quando non colpì il suolo, e poi si alzò di nuovo. Il Metroliner rollò diverse volte prima di colpire di nuovo il suolo. Il volo 2286 alla fine si fermò a circa cinque miglia dall'aeroporto.

Uno dei sopravvissuti camminò nella neve per oltre un miglio nel tentativo di chiamare aiuto finché non arrivò ad una residenza. Alle 20:34, il residente ha contattato il Central Dispatch per informarli del sopravvissuto all'incidente aereo. La centrale ha inviato un veicolo di soccorso al sopravvissuto ed è arrivato alle 20:45.[4][5] Altri cinque sopravvissuti, incluso un bambino di 23 mesi trasportato da un altro sopravvissuto, hanno camminato insieme per circa 1,5 miglia in un'ora e mezza fino a un'autostrada. Hanno visto e incontrato un automobilista che li ha trasportati per circa un miglio finché non ha incontrato un veicolo di soccorso che ha risposto. I sopravvissuti sono stati poi trasportati in un ospedale locale. Delle 17 persone a bordo, entrambi i piloti e sette passeggeri rimasero uccisi nello schianto.

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

Il National Transportation Safety Board indagò sull'incidente. Gli investigatori appresero che il primo ufficiale Ralph Harvey aveva una storia di abuso di alcol. Tuttavia, il primo ufficiale aveva completato un esame fisico il giorno prima dell'incidente e in quel momento era stato trovato privo di alcol o droghe. Inoltre, i test sul corpo del primo ufficiale risultarono negativi per alcol o droghe.[3]

Durante le indagini, l'NTSB venne informato da un altro pilota che, dopo l'incidente, aveva incontrato una donna che affermava di essere la fidanzata del comandante Stephen Silver. La donna aveva affermato di aver "sniffato un sacco di cocaina" con Silver la notte prima dell'incidente. L'NTSB tentò di contattare e interrogare la donna, senza però avere successo. I test sul suo corpo permisero di trovare tracce di cocaina e dei suoi metaboliti nel sangue e nelle urine.[6] L'NTSB concluse che Silver aveva probabilmente usato la cocaina da 12 a 18 ore prima dell'incidente e che le sue capacità di pilotaggio erano probabilmente degradate a causa del suo uso di droghe.[3]

Il 4 febbraio 1989, l'NTSB pubblicò il suo rapporto finale sul volo 2286, in cui dichiarava la sua scoperta della probabile causa dell'incidente[3]:

(EN)

«The National Transportation Safety Board determines that the probable cause of this accident was the first officer’s flying and the captain’s ineffective monitoring of an unstabilized approach which resulted in a descent below the published descent profile. Contributing to the accident was the degradation of the captain’s performance resulting from his use of cocaine before the accident.»

(IT)

«Il National Transportation Safety Board determina che la probabile causa di questo incidente è stata il pilotaggio del primo ufficiale e il monitoraggio inefficace da parte del comandante durante un avvicinamento non stabilizzato che ha portato a una discesa al di sotto del profilo di discesa standard. A contribuire all'incidente è stato il degrado delle prestazioni del comandante derivante dal suo uso di cocaina prima dell'incidente.»

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il volo Trans Colorado Airlines 2286 è stato analizzato nel sesto episodio della sedicesima stagione del programma televisivo canadese Indagini ad alta quota nell'episodio "Schianto nella neve".[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Swearingen SA227-AC Metro III N68TC Durango-La Plata Airport, CO (DRO), su aviation-safety.net. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Cocaine link to commuter airline crash called 'tragic reminder", su UPI. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) NTSB, Final report Trans Colorado 2286 (PDF), su ntsb.gov.
  4. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Plane Crash Kills Eight in Colo.; Survivors Hike Out, su Los Angeles Times, 20 gennaio 1988. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Crash Survivors Hike Out in Deep Snow, su Los Angeles Times, 21 gennaio 1988. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Traces of Cocaine Found in Pilot of Plane That Crashed, Killing Nine, su Los Angeles Times, 12 marzo 1988. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Tim Wolochatiuk, Bill Ratner e Nick Stojanovic, Dangerous Approach, Galaxie Productions, NF Inc., 12 luglio 2016. URL consultato il 4 dicembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]