Vladimir Evgen'evič Zacharov

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Vladimir Zacharov nel suo ufficio nel 2003

Vladimir Evgen'evič Zacharov (in russo Владимир Евгеньевич Захаров?; Kazan', 1º agosto 1939Mosca, 20 agosto 2023) è stato un fisico, matematico e poeta russo, noto per i suoi contributi alla dinamica non lineare. Era membro della American Mathematical Society e dell'Accademia russa delle scienze.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vladimir Zacharov è nato a Kazan', nella RSFS Russa, nel 1939, da Evgenij ed Elena Zacharov, rispettivamente ingegnere e insegnante. Ha studiato all'Istituto di ingegneria energetica di Mosca e all'Università statale di Novosibirsk,[2] dove ha conseguito la laurea specialistica in fisica nel 1963 e il dottorato nel 1966, lavorando con Roald Sagdeev. Scrisse poesie e le sue opere sono state pubblicate su Novyj Mir negli anni '90 e 2000, alcune sono state anche tradotte e pubblicate in lingua inglese.[3]

Carriera accademica e ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver completato il suo dottorato, Zacharov lavorò come ricercatore presso l'Istituto Budker di fisica nucleare a Novosibirsk, dove nel 1971 ha conseguito il titolo di "dottore in scienze"[4]. Nel 1974 Zacharov si trasferì all'Istituto Landau di Fisica Teorica a Černogolovka, dove divenne in seguito direttore. Fu eletto membro corrispondente dell'Accademia delle scienze dell'Unione Sovietica nel 1984 e membro a pieno titolo nel 1991. Nel 1992, Zacharov è diventato professore di matematica presso l'Università dell'Arizona e nel 2004 direttore del settore di fisica matematica presso l'Istituto di fisica Lebedev, a Mosca.

L'attività di ricerca di V. E. Zacharov è incentrata sul tema delle onde non lineari nelle varie branche della fisica: plasmi, oceanografia fisica, ottica non lineare, fisica dello stato solido e relatività generale. In particolare ha lavorato all'applicazione del metodo della trasformata inversa di scattering sull'equazione di Schrödinger non lineare per lo studio delle onde marine,[5] assieme a Vladimir Belinskij ha sviluppato la trasformata di Belinskij-Zacŏharov per la ricerca di particolari soluzioni delle equazioni di campo di Einstein,[6] e soprattutto è stato fra i principali sviluppatori della teoria della turbolenza d'onda, dove ha introdotto ed elaborato il concetto di cascata di energia (presa dalla turbolenza fluida).[7] Proprio il suo lavoro sulla turbolenza d'onda è il motivo per cui nel 2003 fu premiato con la medaglia Dirac.[8]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Era sposato e aveva tre figli.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Testi scientifici[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vladimir Zakharov, The Paradise of Clouds, Ancient Purple Translations (2009), ISBN 0-9563075-0-7

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In Memoriam | ICTP, su www.ictp.it. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  2. ^ Vladimir Zakharov about Russian and American science (in Russian), su nsu.ru. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ Vladimir Zakharov, The Paradise for Clouds, Ancient Purple, 2009, ISBN 978-0-9563075-0-7. URL consultato il 9 agosto 2009.
  4. ^ In russo доктор наук, un titolo di livello post-dottorale.
  5. ^ (EN) V. E. Zakharov e S. V. Manakov, On the complete integrability of a nonlinear Schrödinger equation, in Theoretical and Mathematical Physics, vol. 19, n. 3, 1º giugno 1974, pp. 551–559, DOI:10.1007/BF01035568. URL consultato il 5 maggio 2021.
  6. ^ V. Belinski e V. E. Zakharov, Integration of the Einstein Equations by Means of the Inverse Scattering Problem Technique and Construction of Exact Soliton Solutions (PDF), in Sov. Phys. JETP, 48(6), 1978. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
  7. ^ V. E. Zakharov, V. S. L'vov e G. Falkovich, Kolmogorov Spectra of Turbulence I: Wave Turbulence, Springer-Verlag, 1992.
  8. ^ a b ICTP - Dirac Medallists 2003, su ictp.it. URL consultato il 6 maggio 2021.
  9. ^ IAU Minor Planet Center, su minorplanetcenter.net. URL consultato il 6 maggio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN94476177 · ISNI (EN0000 0001 1821 8663 · ORCID (EN0000-0001-8855-7185 · LCCN (ENn80163748 · GND (DE121396797 · J9U (ENHE987007390725305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80163748