Tommaso Casillo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tommaso Casillo

Sottosegretario di Stato del Ministero delle infrastrutture
Durata mandato16 maggio 2006 –
12 maggio 2008
PresidenteRomano Prodi
PredecessoreSilvano Moffa
SuccessoreGiuseppe Maria Reina

Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania
Durata mandato9 luglio 2015 –
26 ottobre 2020
ContitolareErmanno Russo
PresidenteRosa D'Amelio
SuccessoreValeria Ciarambino
Loredana Raia

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato2001 –
2006
LegislaturaXIV
Gruppo
parlamentare
Gruppo misto-SDI
Rosa nel Pugno
CoalizioneL'Ulivo
CircoscrizioneCampania
Collegio7. Casoria
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCampania Libera (Dal 2016)
In precedenza:
PSI (Fine anni 70-1994)
SI (1994-1998)
SDI (1998-2007)
PSI (2007-2010)
ApI (2010-2016)
Titolo di studioLaurea in Scienze Politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Napoli "Federico II"
ProfessioneDirigente regionale

Tommaso Casillo (Casoria, 29 gennaio 1955) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È figlio di Crescenzo Casillo, il sindaco di Casoria assassinato nel 1984. Consegue il diploma di maturità classica al liceo classico Giuseppe Garibaldi di Napoli.[1]

Inizia a fare politica verso la fine degli anni 70 con il Partito Socialista Italiano, durante la stagione craxiana.[2] Dopo lo scioglimento del PSI aderisce ai Socialisti Italiani e alle elezioni regionali in Campania del 1995 si candida nella lista Patto dei Democratici, nella coalizione del candidato presidente di centro-sinistra Giovanni Vacca, venendo eletto consigliere regionale.[1]

A fine anni '90 confluisce nello SDI e poi si candida alle elezioni politiche del 2001 con Il Girasole, venendo eletto, nelle liste dell'Ulivo, come senatore della repubblica per la XIV Legislatura Italiana.

Il 17 maggio 2006 entra a far parte del governo Prodi II in qualità di Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture[3].

Si candida a sindaco di Casoria alle elezioni comunali del 2008, venendo sconfitto da Stefano Ferrara, esponente del PdL, ottenendo il 42.4% delle preferenze,[4] ma risultando eletto come consigliere comunale, carica da cui rassegna le dimissioni nell'aprile del 2009.

Alle elezioni regionali in Campania del 2010 viene candidato nella lista elettorale "Campania Libera", facente parte della coalizione di centrosinistra avente Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, come candidato Presidente, non risulta tuttavia eletto raccogliendo 7.250 preferenze[5].

Aderisce nel 2010 ad Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli, assieme all'europarlamentare dell'Italia dei Valori Vincenzo Iovine.[6]

Alle elezioni regionali in Campania del 2015 si ricandida con De Luca presidente nella lista collegata 'Campania libera', risulta eletto in consiglio regionale, dove assume la carica di vicepresidente.

Decide di ricandidarsi al Consiglio regionale della Campania per le elezioni regionali del 2020, sempre nella lista "Campania Libera" di Vincenzo De Luca, ottenendo oltre 12.000 preferenze, ma non viene eletto[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b curriculum vitae di Tommaso Casillo (PDF), su consiglio.regione.campania.it. URL consultato il 28 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2020).
  2. ^ Casoria, il nipote del boss sposa la figlia del consigliere PD: De Luca tra gli invitati (PDF), su giuraemilia.it.
  3. ^ I Ministri del Governo Prodi II, su governo.it. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  4. ^ Elezioni Amministrative 2008 - Comunali CAMPANIA - Casoria, su la Repubblica. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  5. ^ Elezioni Regionali 2010, su Regione Campania. URL consultato il 27 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2010).
  6. ^ A Strasburgo Iovine lascia l'Idv per andare con Rutelli, in Corriere della Sera, 31 ottobre 2010, p. 11. URL consultato il 27 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012).
  7. ^ Elezioni Regionali: Tommaso Casillo e Ciaramella non eletti. Severino Nappi primo leghista in consiglio regionale, 10.000 voti per Paola Raia, su Il Giornale di Casoria, 23 settembre 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sottosegretario di Stato del Ministero delle infrastrutture Successore
Silvano Moffa 16 maggio 2006 - 12 maggio 2008 Giuseppe Maria Reina