Titus Burckhardt

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Titus Burckhardt

Titus Burckhardt, dopo la conversione all'Islam Ibrahim Izz al-Din (Firenze, 24 ottobre 1908Losanna, 15 gennaio 1984[1]), è stato un filosofo svizzero specializzato nello studio di arte, civilizzazione e architettura islamica.

Suo padre era Carl Burckhardt, scultore di Basilea, mentre il suo bisnonno, Jacob Burckhardt, è stato uno dei più importanti storici del XIX secolo.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Ha redatto e pubblicato studi su maestri del sufismo come Ibn Arabi[2], Abd-al-karim Jili[3], Muhammad al-Arabi al-Darqawi[4], oltre a numerose opere sull'arte europea, l'alchimia e l'arte sacra, di cui è considerato uno dei massimi esperti[5].

Le sue opere sul sufismo sono considerate da Hossein Nasr come delle autentiche esposizioni, essenziali per comprendere la vera natura di questa dottrina.[6]

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Titus Burckhardt: Biography, Bibliography, Resources, su worldwisdom.com, World wisdom. URL consultato il 6 agosto 2014.
  2. ^ La Sagesse des Prophètes [Fusûs al-Hikam] (Paris: Albin Michel, 1955).
  3. ^ De l'Homme Universel [al-Insân al-Kâmil] (Lyons: Derain, 1953).
  4. ^ Letters of a Sufi Master [Rasâ‘il] (Bedfont, Middlesex, England: Perennial Books, 1969).
  5. ^ Seyyed Hossein Nasr, prefazione di "Principi e metodi dell'arte sacra"
  6. ^ Hossein Nasr, Sufismo, p13.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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