Riaz Ahmed Gohar Shahi

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Riāż Aḥmed Gohar Shāhī

Riāż Aḥmed Gohar Shāhī (urdu: ریاض احمد گوھر شاہی; Dhok Gohar Shah, 25 novembre 1941Regno Unito, ... scomparso nel 2001) è stato uno scrittore sufi pakistano, accusato dai sunniti e dagli sciiti di eresia.

Fondatore dell'organizzazione religiosa, Anjuman-e Serfroshan-e Islam e della Fondazione Internazionale Messia.[1][2] Tale fondazione è nata in funzione della venuta, secondo Shahi, di un futuro e atteso Messia.[3][4]

Etimologia onomastica[modifica | modifica wikitesto]

[5] Il nome completo è Riāż (Riyāḍ) Aḥmed Gohar Shāhī. Riaz ha il significato di "Giardino",[5] mentre Aḥmed è uno dei nomi di Maometto, mentre Gohar Shāhī significa, "Gemma Imperiale", dovuto al fatto che suo antenato era il maestro Sufi ʿAlī Bābā Gohar Shāh. Il villaggio in cui è nato Shāhī è ancora dedicato a Gohar ʿAlī Bābā Shāh ed è noto come Dhok Gohar Shāh, che significa, "Villaggio di Gohar Shāh". Gohar Shāhī è il discendente di quinta generazione di ʿAlī Bābā Gohar Shāh.[6]

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Nasce il 25 novembre 1941 a Dhok Gohar Shāh.[7] All'età di vent'anni, proprietario delle FQ Steel Industries, sente la necessità interiore di una ricerca spirituale. Questo bisogno lo conduce tra i sufi e i dervisci del tempo, ma da loro non riceve alcunché per una sua seria crescita spirituale, per cui torna al suo lavoro, si sposa e ha tre figli.[6]

Secondo la sua testimonianza, all'età di circa trentaquattro anni, gli apparve l'imam Bari e gli disse: "Figlio mio, il tuo tempo è venuto, devi andare al santuario di Sultan Bahu per ricevere l'illuminazione interiore e la conoscenza spirituale". Lascia il suo lavoro, la sua famiglia e i suoi genitori per recarsi a Shorkot, dove lesse un testo sacro, il Nurul-Huda (La luce della Guida),[8] scritto dal Sultan Bahu. Poi, per penitenza, e per realizzare la pace del cuore, si reca a Sehwan Sharif. Inoltre per purificare se stesso, trascorre un periodo di tre anni tra le montagne del Sehwan Sharif e la foresta del Bagh in Laal.[6]

Al-Hajji Sayyed Fażal Ḥussain, padre di Riāż Aḥmed Gohar Shāhī

In un brevissimo lasso di tempo si guadagna un grande seguito, sia in Pakistan che all'estero. Viene invitato per tenere discorsi, nelle moschee, nei templi indù, nelle chiese cristiane, e nei templi sikh. Fu il primo leader spirituale musulmano ad essere invitato, da appartenenti ad altre fedi religiose, nei loro luoghi di preghiera.

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

È autore di una serie di testi e trattati, tra cui uno basato su un filone poetico sufi noto come Turyāq-e Qulub, che significa "Cura dei cuori". Le opere di Gohar Shāhī comprendono:

  • Rūḥāni Ṣafar (Cammino spirituale)
  • Menara-e Nūr (Minareto di Luce)
  • Roshnash (Una induzione)
  • Tuhfa Majālis (La distruzione delle Congregazioni)
  • Dīn-e Ilāhī (La Religione di Dio), considerato dai suoi seguaci il suo lavoro più importante. Il testo è stato tradotto nel 2012 e pubblicato dalla Fondazione Internazionale Messia attraverso la Balboa Press. [7]

Le critiche e gli elogi[modifica | modifica wikitesto]

Gohar Shāhī è stato un religioso al centro di numerose critiche ed altrettanti elogi. Diversi studiosi di teologia musulmana condannano i suoi insegnamenti, criticandolo pesantemente, non solo in Pakistan, ma in tutto il mondo. Altri studiosi di fama internazionale, tra cui il sufi Hisham Kabbani, il Sulṭān al-Awliyāʾ, della Naqshbandiyya e il dottor Tahirul-Qadri lo elogiano per i suoi servizi resi nella predicazione del divino amore, senza alcuna discriminazione di casta, credo, nazione o religione. Hisham Kabbani è solito sedersi ai piedi di Gohar Shahi in segno di rispetto. Oltre a essi, un certo numero di sufi, compresi Pīr di Ghamkūl Sharīf, Pīr di Dhannakka Sharīf, Pīr Kaki Tarrur, Ghulam Nabi Kashmir alias Samandri Baba e Siraj Baba, lo rispettano, e viene da essi definito come "la persona più onorata da Allah".

Notorietà[modifica | modifica wikitesto]

L'opposizione verso Gohar Shāhī e i suoi seguaci deriva da dichiarazioni rese dallo stesso Shāhī e dai suoi seguaci, fortemente critiche nei confronti di teologi musulmani ortodossi in Pakistan e all'estero:

  • Afferma di aver incontrato Gesù in America.[1][9][10][11]
  • I suoi sostenitori affermano che il suo volto è apparso sulla luna, sul sole, sulle stelle, sulle nebulose e sulla Pietra Nera della Mecca : questi sono segni di Dio e che Gohar Shāhī è il Messia atteso, l'Imam Mahdi, o Kalki Avatar.[1][10][12][13]
  • L'invito di Gohar Shāhī ai devoti di tutte le religioni, senza alcuna discriminazione di casta, credo, nazione, con la sua affermazione che "Al fine di riconoscere, ed essere in grado di affrontare l'essenza di Allah (Dio) e imparare la spiritualità, non importa a quale religione o setta si appartenga".[10][12][14]

Per tali affermazioni e convinzioni, la maggior parte degli studiosi di teologia musulmana sunnita lo ha criticato e condannato,[14] accusandolo di aver vilipeso lo status del Profeta, ma il maestro ha sempre negato tale accusa.[1][14]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Anche di fronte alla forte opposizione di diversi esponenti religiosi e studiosi di teologia islamica,[14] Gohar Shāhī si è espresso a favore dell'amore divino, ritenendo che la l'aspetto più importante sia accostarsi a Dio senza alcuna discriminazione di casta, credo, nazione o di religione, dal momento che ogni essere umano è stato dotato della capacità di sviluppare una forza spirituale interiore utile per avvicinarsi all'essenza divina.[12]

Il suo insegnamento gli ha causato non pochi problemi, tra cui alcuni attentati organizzati da estremisti musulmani, che in lui vedono un conclamato eretico. Una tanica di benzina è stata gettata contro la sua residenza di Manchester, mentre in Pakistan è stata fissata una taglia sulla sua testa. Si è cercato di fermare la sua attività spirituale muovendogli cinque gravi accuse. Gli insegnamenti di Gohar Shāhī sono stati condannati da leader religiosi musulmani e dal governo pakistano.[7][15][16]

I suoi libri sono stati vietati dal governo del Pakistan,[15] gli incontri pubblici coi suoi seguaci non sono stati autorizzati[17] e non è stato consentita la pubblicazione di sue dichiarazioni sulla stampa a causa del divieto di blasfemia. Diverse imputazioni sono state elevate a carico di Gohar Shāhī e dei suoi seguaci.

Nel 1997 venne mandato in giudizio per un'accusa di omicidio di una donna che era venuta da lui per ricevere benefici spirituali.[1] Gohar Shāhī, e molti dei suoi seguaci,[18] sono stati condannati da un tribunale Sindh[19] sia per blasfemia[14][20] che per terrorismo. Mentre si trovava nel Regno Unito è stato condannato in contumacia.[18][20]

Scomparsa[modifica | modifica wikitesto]

Scomparve nel 2001, mentre era in Gran Bretagna. Secondo alcune fonti sarebbe morto nel 2003, ma tali voci non vennero mai state confermate.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Gohar Shahi capo dell'ASI
  2. ^ Structure and objective of the Mehdi Foundation and the perception of this movement in Pakistan (PDF), 5 dicembre 2008. URL consultato il 9 ottobre 2009.
  3. ^ Jail upon burning the Pakistani Passports, su bbc.co.uk, British Broadcasting Cooperation (Urdu), 25 aprile 2007. URL consultato il 25 aprile 2010.
  4. ^ Jail upon burning the Pakistani Passports page 2, su bbc.co.uk, British Broadcasting Cooperation (Urdu), 25 aprile 2007. URL consultato il 25 aprile 2010.
  5. ^ a b Significato del nome "Riaz", su 20knames.com. URL consultato il 1º luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2016).
  6. ^ a b c A proposito di Gohar Shāhī Archiviato il 22 ottobre 2010 in Internet Archive.
  7. ^ a b c The Religion of God (Divine Love). URL consultato il 29 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  8. ^ Libri di Sultan Bahu
  9. ^ Gesù incontra Gohar Shahi in America
  10. ^ a b c Spreading Divine Love Messiah Foundation International, su thesundayleader.lk, Sunday Leader, 1º gennaio 2012. URL consultato il 1º gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2013).
  11. ^ Return of Lord Jesus: Lord Jesus meets Lord Gohar Shahi in America, su goharshahi.us. URL consultato il 1º luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2013).
  12. ^ a b c 'We are spiritually connected to the Awaited Ones'-Messiah Foundation Intl, in Colombo, Sri Lanka, 2010, p. 4.
  13. ^ Volto di Gohar Shahi apparso sulla Kaʿba
  14. ^ a b c d e "L'uomo della Luna" di Ardeshir Cowasjee
  15. ^ a b La Corte Suprema del Pakistan conferma condanna per un libro posseduto da un discepolo di Shāhī
  16. ^ Who is Holiness, su geocities.com, via Yahoo Geocities. URL consultato il 9 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2001).
  17. ^ 10 persone sono state arrestate detenuti aver pronunciato slogan in favore di Gohar Shāhī
  18. ^ a b Libertà Religiosa nel Mondo Relazione - Maggio, 2001
  19. ^ Dipartimento di Stato Usa, la libertà religiosa Report 2000, su state.gov. URL consultato l'11 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2008).
  20. ^ a b Relazioni per paese in materia di diritti umani di Stati Uniti d'America, su state.gov. URL consultato l'11 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2008).

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