Theme Park

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Theme Park
videogioco
Schermata della versione CD32
Piattaforma3DO, Amiga, Mega Drive, PlayStation, Sega Saturn, Super Nintendo, Atari Jaguar, Mac OS, Mega CD, MS-DOS, Nintendo DS, PC-98, FM Towns
Data di pubblicazione1994
GenereGestionale
TemaMondo reale
OrigineRegno Unito
SviluppoBullfrog Productions, Krisalis Software (Saturn, PS)
PubblicazioneElectronic Arts, Mindscape (CD32), Ocean of America (Jaguar), Domark (Sega CD)
Modalità di giocoSingolo giocatore
Periferiche di inputMouse, joypad
SupportoFloppy disk, CD-ROM
Distribuzione digitalePlayStation Network, GOG.com
Seguito daTheme Park World

Theme Park è un videogioco gestionale prodotto dalla Bullfrog Productions e pubblicato dalla Electronic Arts nel 1994-1995 per numerose piattaforme. Il gioco è una simulazione gestionale sull'amministrazione di un luna park.

Ha avuto due sequel: Theme Park World nel 1999 e Theme Park Inc nel 2001. Dal 6 novembre 2008 è possibile scaricare Theme Park su PlayStation 3 e PlayStation Portable tramite PlayStation Network.[senza fonte]

È il primo gioco della serie Theme, che oltre ai suoi seguiti diretti comprende Theme Hospital.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco si incentra intorno alle vicende di un aspirante magnate dell'industria dei luna park, che inizia la sua carriera partendo da un piccolo terreno e pochi dollari; affrontando diverse missioni, infine il giocatore dovrà acquisire il monopolio del settore.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco utilizza una visuale isometrica, e prevede diversi scenari, alcuni giocabili in modo alternativo ad altri, che il giocatore potrà decidere in che ordine affrontare in base alle proprie disponibilità economiche, e richiede la considerazione di molti aspetti, come la costruzione delle attrazioni, la gestione del personale, l'installazione di altre strutture funzionali, come gelaterie, paninerie, e anche di bagni.

Ci sono più di 30 attrazioni disponibili nel gioco, come il castello gonfiabile, la casa sull'albero, e giri più complessi e costosi come il montagne russe e la ruota panoramica, sbloccabili a seconda del piano di ricerca che il giocatore metterà in atto, infatti a seconda dei fondi destinati andrà più o meno spedita; con essa sarà possibile costruire nuove attrazioni per venire incontro ai gusti del pubblico, ad anche per offrire nuove ricette nei negozi, oggetti da vendere come souvenir e così via. Anche l'estetica del parco giocherà un ruolo di attrattiva e di soddisfazione per i clienti.

Inoltre, si potrà assumere del personale con diverse funzioni, si va dagli addetti alle pulizie, che dovranno mantenere pulito il parco, a tecnici, che saranno necessari per riparare le attrazioni che si guastano, semplici intrattenitori mascherati ed anche guardie private per evitare furti e borseggi. L'obiettivo è quello di aumentare il valore e la disponibilità di cassa del parco in modo che il parco può essere venduto e un nuovo lotto può essere acquistato da un'altra parte del mondo e iniziare a costruire un nuovo parco a tema. [1]

L'intelligenza artificiale è una delle principali componenti di gioco: i visitatori del parco reagiscono in base al comportamento del giocatore, decretandone o meno il successo.[2]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei due creatori e project leader del gioco, assieme a Peter Molyneux, è Demis Hassabis, che poi diventerà co-fondatore e attuale CEO di DeepMind.[3][4]

Supporto di distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Venne distribuito sia in versione floppy disk che su CD-ROM; quest'ultima contiene dei filmati multimediali che illustrano un tour virtuale sulle singole attrazioni. È localizzato in diverse lingue, tra cui anche l'italiano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Theme Park DS recensione, su gamespot.com, 4 aprile 2007. URL consultato il 7 luglio 2011.
  2. ^ Human AI is Decades Away, But We Need to Start the Debate Now | Demis Hassabis | Google Zeitgeist. URL consultato il 14 novembre 2019.
  3. ^ Demis Hassabis Video Game Credits and Biography, su MobyGames. URL consultato il 14 novembre 2019.
  4. ^ Sam Shead, The incredible life of DeepMind founder Demis Hassabis, the computer whiz who sold his AI lab to Google for £400 million, su Business Insider. URL consultato il 14 novembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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