Tappeto azero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tappeto Chelebi. Scuola di Karabakh. XVIII secolo. Museo statale di tappeti e arti applicate dell'Azerbaigian (Baku)

I tappeti azeri sono tappeti tradizionali realizzati a mano in Azerbaigian; possono essere di varie dimensioni e colori, a trama fitta e con poco o nessun pelo.

Fra i tappeti dell'Azerbaigian vengono compresi quelli delle scuole di Baku, Gəncə, Qazax, Şirvan, Şamaxı, Karabakh, Quba, Ardabil e Tabriz.[1][2][3] La maggior parte degli autori occidentali, tra cui l'enciclopedia "iranica" e quella "britannica", di solito si riferiscono ai tappeti tessuti nell'Azerbaigian persiano come tappeti persiani (iraniani), e a quelli tessuti in Azerbaigian o in altre aree di residenza di azeri come Armenia, Georgia e Daghestan come tappeti caucasici.[4][5]

Secondo la classificazione adottata prima in Unione Sovietica e poi anche in Azerbaigian, è uno dei tipi di tappeto orientale.[6][7][8][9]

L'enciclopedia "iranica" rende noto che, nel XIX secolo nel Caucaso, la produzione di tappeti era diffusa soprattutto nella Transcaucasia, patria della popolazione turca, ora nota come Azerbaigian. Tessiture di tappeti di altre regioni e nazioni erano meno rilevanti.[4]

Come scrisse John F. Pyle, “i tessitori di tappeti caucasici seguivano in generale le pratiche e le usanze persiane, tuttavia utilizzavano principalmente elementi ornamentali più espressivi e più grossi".[10] P. R. J. Ford, nel suo studio della storia e delle ornamentazioni tradizionali dei tappeti orientali, ha osservato che "sebbene i tappeti siano ora prodotti anche in Daghestan, Georgia e Armenia, l'Azerbaigian rimane la vera patria dei tappeti caucasici, e le abilità e le idee dei tessitori azeri sono sentite ovunque nel Caucaso".[11] Il ricercatore russo M.D. Isaev ha anche osservato che a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la tessitura dei tappeti era concentrata principalmente in Azerbaigian.[12] Lo storico americano Ronald Suny nota che la produzione dei tappeti è uno dei più antichi mestieri dell'Azerbaigian, che raggiunse il suo massimo splendore nel Medioevo, grazie al quale i tappeti azeri divennero famosi nei paesi dell'Asia e dell'Europa.[13]

La produzione e la tessitura dei tappeti è una delle forme tradizionali di arte decorativa e applicata più antiche dell'Azerbaigian.[14]

Alcuni antichi tappeti azeri sono conservati nella Casa Bianca, nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e in molti altri musei in tutto il mondo, tra cui il Museo statale di tappeti e arti applicate dell'Azerbaigian a Baku, il Museo Metropolitan d'arte di New York, il Museum of Fine Arts di Boston, il Philadelphia Museum of Art, il Museo del Louvre di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra, l'Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani, etc...[15]

Nel 2006, con il sostegno dell'Ufficio di Mosca dell'UNESCO, è stato pubblicato un disco intitolato "Tappeti Azeri" con 215 immagini, 15 video clip e diversi articoli sull'arte dei tappeti azeri. Il CD include sezioni su storia, tecnologia, scuole di tessitura di tappeti azeri, campioni di tappeti e collezioni nei musei del mondo. Nel novembre 2010, "L'arte tradizionale di tessitura dei tappeti azeri in Azerbaigian" è stata riconosciuta come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO secondo la voce patrimonio culturale immateriale dell'umanità.[16]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio del XVI secolo, cioè con la formazione dello stato Safavide, quando lo Scià Isma'il I salì al trono, l'arte della tessitura dei tappeti azeri raggiunge una perfezione senza precedenti e assume il carattere della produzione industriale. Gli artisti miniaturisti, calligrafi dell'epoca svolgevano un ruolo principale nella formazione della scuola dell'arte ornamentale azera, che in seguito esercitò una grande influenza sull'arte orientale e creò uno stile unico della "scuola di Tabriz".[17]

A partire dalla seconda metà del XVI secolo, gli ornamenti di afshan, leciek-turundj e ghulbendlik, sono nati nell'Azerbaigian meridionale, che poi furono imitati dai tessitori di tappeti dell'Azerbaigian settentrionale (scuola di Karabakh, Baku, Shirvan), dove gli artigiani locali preferivano la forma geometrica degli ornamenti allo sfondo vegetativo dei tappeti di Tabriz. Nel XVII secolo, i tappeti e quelli da preghiera di Qazakh, Barda, Muğan e Cəbrayıl divennero famosi e, a partire dalla metà del XVIII secolo, i tappeti di Shamakhi, Shusha e Sheki divennero famosi. Tappeti piccoli e di una forma oblunga, tessuti nel villaggio di Əmircan vicino a Baku, che venivano prodotti esclusivamente per l'esportazione, appartengono allo stesso periodo.[18]

XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del XIX secolo la Transcaucasia fu annessa all'Impero Russo.

Secondo le statistiche, solo nel 1843 furono prodotti 18.000 tappeti e tappetini nelle sei regioni caspiche dell'Azerbaigian. I tappeti di Shirvan e Quba venivano venduti a Baku e i tappeti del Qazakh e Ganja erano più ricercati a Tabriz e Istanbul. Nel 1850 e nel 1857, alle prime mostre internazionali svolte a Tiflis, furono premiati i prodotti unici dei maestri azeri. I tappeti azeri furono esposti anche alla Mostra Politecnica di Mosca nel 1872 e alla Mostra di tutta la Russia dell'industria e dell'arte nel 1882, dove furono esposti i ricami creati dalla famosa poetessa azera Khurshidbanu Natavan.[19]

Mercato di tappeti a Gəncə

Il rapido sviluppo dell'economia regionale, associato all'avvio della produzione industriale di petrolio in Azerbaigian alla fine del XIX secolo, influenzò anche lo sviluppo della tessitura dei tappeti a Baku e in altre regioni dell'Azerbaigian, e se gli armeni si incontrarono tra i mercanti di tappeti, tra i tessitori gli azeri dominarono.[20] Nei appunti del suo viaggio, James Bryce notò nel 1876 che ricchi tappeti e prodotti di lana, tessuti sulla costa sud-occidentale del Mar Caspio, da quelli che russi chiamano tatari, appaiono sui mercati europei sotto il nome "persiani".[21] L'enciclopedia "Iranica" contiene le seguenti caratteristiche della politica industriale dell'Impero russo nel Caucaso nel XIX secolo: L'espansione dell'Impero russo alla fine del XIX secolo aprì il Caucaso verso l'Occidente, trasformando una industria umile locale di tessitura di tappeti in una destinazione importante di esportazione. La zona principale di tessitura dei tappeti era situata nella Transcaucasia orientale, a sud delle montagne che attraversavano questa regione in diagonale; questo territorio ora è incluso nella Repubblica Socialista Sovietica Azera, che è la patria della popolazione turca.[22]

Nostri tempi[modifica | modifica wikitesto]

Museo del tappeto a Baku

Alla fine del XX secolo, la tessitura dei tappeti in Azerbaigian diventa uno dei settori più importanti dell'economia. Oggi la tessitura dei tappeti si sta sviluppando con successo in molte regioni dell'Azerbaigian e in totale ci sono più di 20 grandi e medie imprese di tessitura di tappeti in Azerbaigian. In particolare, a Quba, Qusar, Kurdamir, Ganja, Shamakhi, Shirvan, Qazakh, Tovuz, Sheki, Ardebil, Tabriz e a Baku, funziona la produzione di tessitura di tappeti in cui continuano a sviluppare le antiche tradizioni dell'arte della tessitura di tappeti. Tra i moderni tappeti dell'Azerbaigian ci sono i tappeti con il marchio Azer-Ilme, che hanno partecipato con successo nelle fiere di svendita nelle città di Atlanta (USA, 1997), Hannover (Germania, 1999) e Mosca (2003). I tappeti tessuti nei centri dell'azienda adornano collezioni private degli Stati Uniti, Germania, Francia, Turchia, Russia, Italia, Australia, Giappone, Svezia, Norvegia e Sudafrica.[23] I tappeti azeri sono stati presentati alla mostra "Azerbaijan: Flying Carpet To Fairy Tale" a Londra nel novembre 2010 e alla cerimonia in occasione del ventesimo anniversario dell'indipendenza dell'Azerbaigian, che si è tenuta a febbraio 2011 a Parigi.[24][25]

Tipi di tappeti[modifica | modifica wikitesto]

Ornamentazione[modifica | modifica wikitesto]

Fabbricante di tappeti Sadykhova da Baku 1934

I tappeti dell'Azerbaigian si distinguono per i loro colori vivaci in campi dalle tonalità intense. L'ornamento dei tappeti azeri varia a seconda del tipo e del luogo di provenienza. Per i tappeti "Quba", "Shirvan", "Qazakh", "Zanjan" sono comuni disegni geometrici complessi con figurine schematiche di animali e persone e medaglioni poligonali o stellati lungo l'asse nel campo centrale. Altri tappeti, come "Tabriz" e "Karabakh", sono invece caratterizzati da una varietà di ornamenti vegetali con un'abbondanza di motivi floreali. Il principio estetico del tappeto azero è incorporato nella soluzione planare dei "quadri", il ritmo del disegno, la divisione tradizionale nel campo centrale e confine, geometria laconica degli elementi. Secondo il famoso collezionista e critico dell'arte americano Joyce C. Ware, nella decorazione del tappeto azero si può osservare uno stretto intreccio delle tradizioni e dell'influenza di motivi turchi, persiani e asiatici, così come gli elementi del patrimonio di tappeto delle tribù nord-occidentali dell'Iran.[26]

Forme geometriche[modifica | modifica wikitesto]

Molto spesso, i motivi, disegni geometrici si incontrano nei tappeti delle scuole "Baku", "Quba", "Qazakh" e "Gəncə". Questi modelli viene dominata da una svastica e una stella a otto punte. La svastica ritorna alle credenze religiose del politeismo, che rappresenta il centro del cielo, da dove provengono raggi ritorti a spirale. Il simbolo, probabilmente, rappresenta il sole, circondato da costellazioni, o l'immagine convenzionale di un vortice di uccelli in volo. La stella ottagonale posta al centro del tappeto è spesso incorniciata da figure simboliche di rombi e quadrati, ma in seguito sotto l'influenza della cultura della tessitura dei tappeti di "Tabriz" nei tappeti di altre scuole lungo i bordi hanno cominciato a comparire gli elementi del mondo vegetale.[27]

Simbolismo islamico[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolismo dell'Islam si ritrova anche negli disegni dei tappeti azeri. Questi includono la Mano di Fatima, beshbarmak (cioè cinque dita), che simboleggiano i cinque comandamenti dell'Islam e cinque personalità venerate dai musulmani - il profeta Maometto, Ali, Fatima, Hasan e Husayn. L'immagine dell'elemento architettonico islamico "mihrab", la nicchia nel muro che nelle moschee si orienta sempre verso la città santa della Mecca[28], è anche usata come modello centrale dei tappeti.

Mondo vegetale[modifica | modifica wikitesto]

I tappeti "Tabriz" e "Ardebil" si distinguono per l'ornamento più ricco e la ricca gamma di colori determinata dal loro carattere di corte. Gli elementi del mondo vegetale che si trovano più spesso nei tappeti di scuola di "Tabriz" e più tardi in alcuni tappeti della scuola di "Karabakh" simboleggiano la glorificazione delle forze della natura e della fertilità. Il disegno principale della tela centrale di molti tappeti di Tabriz è l'albero della vita, che personificava l'abbondanza. Anche sui tappeti si trovano gli immagini di giardini con molti alberi, piante e uccelli, che, secondo le idee musulmane, portano buona fortuna e successo. La variazione geometrica dell'"albero della vita" è un'immagine simbolica dell' "ancora", che ha la forma di una freccia, e sui tappeti "Herris" dell'era Safavide sono spesso rappresentati con l'albero mitico "vak-vak", sui cui rami al posto degli uccelli viene intrecciata un'immagine simbolica di teste umane. Un altro dei motivi iconografici più preferiti dei tappeti delle scuole di "Tabriz" e "Shirvan" era l'immagine del melograno, che simboleggiava un miracolo della natura in grado di crescere anche sul terreno duro e arido del deserto. Il melograno era adorato nell'epoca del regno Sassanide e ha svolto un ruolo importante nel culto zoroastriano, dove era considerato un simbolo del sole. Era ampiamente utilizzato nella progettazione di disegni dei tappeti geometrici e miniature sotto il regno di Safavidi. A volte il melograno era rappresentato spaccato, in cui era possibile distinguere i singoli grani a testimonianza dell'abilità del tessitore. Questa innovazione ha dato l'inizio di una nuova tradizione iconografica nella tessitura dei tappeti. Il motivo è stato successivamente integrato nei tappeti di "Tabriz" con l'immagine di un frutto di melograno fiorito, detto il "fiore di Shah Abbas". Qualche volta l'immagine di una corona di fiori o una vite è presente nella cimosa dei tappeti.[29]

Mondo animale[modifica | modifica wikitesto]

Nei tappeti azeri spesso si incontrava l'immagine degli uccelli, in particolare l'aquila e il pavone. L'aquila si trova più spesso nei tappeti di palazzo "Tabriz" e simboleggia il loro potere e la loro dignità reale. Più tardi, l'immagine dell'aquila sui tappeti acquisì il valore di un talismano protettivo. L'immagine di un pavone era associata con una divinità solare e si credeva che "l'occhio di pavone" potesse proteggere dal disastro imminente. Nei disegni dove incontrano una pecora o una capra, è possibile rintracciare le connessioni con le radici nomadi di alcune tribù. Prevalentemente, le capacità tecniche e le dimensioni dei tappeti non permettevano di collocare interamente l'immagine degli animali, quindi gli animali domestici, come pecore e capre, erano raffigurati come corna condizionali mediante il simbolo "S" nei campi centrali e il bordo dei tappeti. La stessa forma aveva un'immagine stilizzata di un drago (i tappeti di drago). L'immagine del drago, che doveva servire come il talismano, apparve per la prima volta sui sfarzosi tappeti prodotti nelle fabbriche del palazzo dell'Azerbaigian dal XVII secolo. Proprio da quel momento che questo motivo divenne molto diffuso, continuando a rimanere una delle scene di tappeti più popolari e comuni fino alla fine del XIX secolo, subendo grandi cambiamenti nello stile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Azərbaycan Xalçaları - Tappeti dell'Azerbaigian, su anl.az.
  2. ^ Tappeti azeri, su great.az.
  3. ^ Tappeti dell'Azerbaigian, su druzya.com. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2018).
  4. ^ a b Tappeti caucasici / Enciclopedia Iranica, su iranicaonline.org.
  5. ^ Moquetti e tappeti, su britannica.com.
  6. ^ Domande su tappeti caucasici e tappeti persiani, su richardrothstein.com.
  7. ^ "Tappeto" nella grande Enciclopedia Sovietica, su bse.sci-lib.com.
  8. ^ Tappeti orientali oggigiorno, su books.google.az.
  9. ^ Азербайджанский ковёр, su maria-online.com.
  10. ^ Azerbaijani rugs, su books.google.az.
  11. ^ Arte tradizionale di tessitura del tappeto azero nella Repubblica dell'Azerbaigian, su unesco.preslib.az.
  12. ^ Arte della tessitura di tappeti dell'Azerbaigian, su cyberleninka.ru.
  13. ^ Armenia, Azerbaijan, and Georgia Ronald G. Suny, su books.google.az.
  14. ^ ARTE DELL'AZERBAIGIAN IV - XVIII secoli (PDF), su elibrary.az. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2010).
  15. ^ "Libro criptato" - tappeto azero, su vakrf.ru. URL consultato il 25 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2018).
  16. ^ Intrecciamento del tempo, o la visione moderna sui tappeti azeri, su trend.az.
  17. ^ Scuola di Tabriz, su britannica.com.
  18. ^ L'arte dell'Azerbaigian antico e medievale., su ency.info.
  19. ^ Vladimir Sukhoi, professore di MGIMO: l'Azerbaigian è il luogo di nascita della tessitura dei tappeti, su moscow-baku.ru.
  20. ^ Audrey L. Altstadt,, The Azerbaijani Turks: Power and Identity Under Russian Rule, 1992.
  21. ^ Transcaucasia and Ararat: being notes of a vacation tour in the autumn of 1876, su archive.org.
  22. ^ CARPETS xv. Caucasian Carpets, su iranicaonline.org.
  23. ^ AZER-ILME CARPET-WEAVING CENTER, su azerilme.az.
  24. ^ A Londra, il tappeto azero aiuterà a fare un viaggio in una favola, su trend.az.
  25. ^ CERIMONIA DEDICATA AL 20 ° ANNIVERSARIO DEL RESTAURO DELL'INDIPENDENZA DELL'AZERBAIGIAN E DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "AZERBAIGIAN" A PARIGI, su azerbaijan.az. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2018).
  26. ^ Tappeti orientali / Joyce C. Ware, su books.google.az.
  27. ^ Il Nostro Azerbaigian, su jraf.ru.
  28. ^ Tappeto azero :: Tipi di tappeti dell'Azerbaigian, su niderlandi.takustroenmir.ru. URL consultato il 26 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2019).
  29. ^ Азербайджанский ковёр, su dir.md.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]