Sofia Ventura

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Sofia Ventura al Festival internazionale del giornalismo nel 2010

Sofia Ventura (Bologna, 4 aprile 1964) è una politologa e saggista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Bologna, è figlia di madre francese, perciò ha la doppia cittadinanza, italiana e francese.[1]

Laureata in scienze politiche all'Università di Bologna, ha poi conseguito il dottorato di ricerca presso la facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri dell'Università di Firenze. Allieva di Angelo Panebianco, è professoressa associata all'Università di Bologna, dove è titolare dei corsi di scienza politica e di leadership e comunicazione politica e docente a contratto presso la LUISS School of Government. I suoi principali ambiti di ricerca hanno riguardato le politiche scolastiche, il federalismo, le istituzioni federali nei sistemi politici multinazionali; i suoi ultimi studi concernono la comunicazione politica e il sistema politico francese, al quale ha dedicato numerosi articoli e saggi.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni '90 ha partecipato al movimento referendario, dov'è stata candidata alle elezioni politiche del 1992 nella Lista referendum. In passato ha svolto attività politica nella gioventù liberale e nel Partito Radicale.[2] È stata membro della redazione e successivamente della direzione del bimestrale di cultura politica IdeAzione tra il 1994 e il 1998 diretto da Domenico Mennitti ed è attualmente membro del comitato di direzione del trimestrale Rivista di Politica diretto da Alessandro Campi. È tra i fondatori dell'associazione Libertiamo, insieme all'ex radicale Benedetto Della Vedova. È stata membro della redazione della Rivista Italiana di Scienza Politica (2007-2009).

Ha collaborato con il magazine della Fondazione Farefuturo, vicina a Gianfranco Fini. Nel 2009 ha suscitato dibattito, a destra e non solo[3][4][5], il suo j'accuse contro le veline in politica[6][7][8] pubblicato sul web-magazine di "Fare Futuro". Tale polemica ha suscitato clamore anche su vari giornali stranieri.[9] È stata una degli intellettuali di riferimento dell'area finiana del centrodestra.[10][11]

Nel 2012 si dichiara a sostegno della candidatura di Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, alle elezioni primarie del centro-sinistra "Italia. Bene Comune" per la scelta del leader della coalizione di centro-sinistra e candidato alla Presidenza del Consiglio, e che se le vincesse l'avrebbe votato alle elezioni politiche.[12]

In occasione dei referendum abrogativi sulla giustizia del 2022, si è fatta promotrice delle ragioni del "Sì", entrando a far parte del comitato "Comitato Garantista per il Sì".[13]

Attività editoriale[modifica | modifica wikitesto]

È stata editorialista del Corriere di Bologna (dorso del Corriere della Sera), del QN Quotidiano Nazionale e del mensile IL del Sole 24 Ore. Attualmente scrive per il quotidiano La Stampa e il settimanale L'Espresso.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sofia Ventura, La scuola tra Stato e Chiesa. La regolamentazione della scuola privata in Italia e in Francia, Rimini, Maggioli Editore, 1998, p. 287, ISBN 978-88-387-1173-2.
  • Sofia Ventura, La politica scolastica, Bologna, Il Mulino, 1998, p. 302, ISBN 978-88-15-06247-5.
  • Sofia Ventura, Il federalismo, Bologna, Il Mulino, 2002, p. 144, ISBN 978-88-15-08473-6.
  • Sofia Ventura (a cura di), Da stato unitario a stato federale. Territorializzazione della politica, devoluzione e adattamento istituzionale, Bologna, Il Mulino, 2008, p. 248, ISBN 978-88-15-12309-1.
  • Sofia Ventura, Gianfranco Pasquino (a cura di), Una splendida cinquantenne: la Quinta Repubblica francese, Bologna, Il Mulino, 2010, p. 284, ISBN 978-88-15-13389-2.
  • Sofia Ventura, Il racconto del capo. Berlusconi e Sarkozy, Bari-Roma, Laterza, 2012, p. 164, ISBN 978-88-420-5418-4.
  • Sofia Ventura, Renzi & Co. Il racconto dell'era nuova, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2015.
  • Sofia Ventura, I leader e le loro storie. Narrazione, comunicazione politica e crisi della democrazia, Bologna, Il Mulino, 2019.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr. intervista di Maurizio Ciampa, Faccia a Faccia, Radio3, 23 dicembre 2009
  2. ^ Ventura:il pensiero unico non fa per me
  3. ^ ricerca.repubblica.it
  4. ^ archiviostorico.corriere.it
  5. ^ tgcom.mediaset.it. URL consultato il 22 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2010).
  6. ^ Sofia Ventura:Basta veline in politica
  7. ^ Vespa Bruno, Donne di cuori, Mondadori, p. 8, 2009
  8. ^ Mazzoleni, Sfardini, Politica Pop, Il Mulino, 2009, p. 77
  9. ^ La reazione delle donne italiane sul Sito The guardian
  10. ^ Faccia a faccia, Radio3, 1º settembre 2009
  11. ^ Ventura a l'Espresso: Sono Rossa e liberal
  12. ^ Fatto Quotidiano, 21 ottobre 2012
  13. ^ Sofia Ventura - Comitato garantista per il Sì, su garantistiperilsi.it, 31 gennaio 2022. URL consultato il 20 novembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN10017309 · ISNI (EN0000 0000 3482 9651 · SBN BVEV017199 · LCCN (ENn95095666 · GND (DE1238605788 · BNF (FRcb13592517w (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n95095666