Sandro Delmastro delle Vedove

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Sandro Delmastro delle Vedove

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
27 aprile 2006
LegislaturaXIII, XIV
Gruppo
parlamentare
Alleanza Nazionale
CoalizionePolo per le Libertà (XIII)
Casa delle Libertà (XIV)
CircoscrizionePiemonte 2
CollegioCossato
Incarichi parlamentari
XIII legislatura:

XIV legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoAN (1995-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneAvvocato

Sandro Delmastro delle Vedove (Lozzolo, 24 aprile 1947) è un avvocato e politico italiano, deputato alla Camera nella XIII e XIV legislatura della Repubblica Italiana per Alleanza Nazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 24 aprile 1947 a Lozzolo, in provincia di Vercelli, laureato in giurisprudenza, è un avvocato penalista.[1]

Alle elezioni politiche del 1996 si candida alla Camera dei deputati nel collegio maggioritario di Cossato, sostenuto dalla coalizione di centro-destra Polo per le Libertà in quota Alleanza Nazionale (AN), dove viene eletto deputato con il 35,12% dei voti contro i candidati de L'Ulivo Federico Trombini (34,79%), della Lega Nord Angelo Dago (26,62%) e della lista "Piemonte Nazione d'Europa - CAU - PF - No Inceneritore" Bruno Ambrosini (3,48%)[2]. Nella XIII legislatura della Repubblica è stato componente della 12ª Commissione Affari sociali.

Alle elezioni politiche del 2001 viene ricandidato alla Camera, nel medesimo collegio sostenuto dalla coalizione di centro-destra Casa delle Libertà in quota AN, dove viene rieletto deputato con il 47,87% dei voti[3]. Nella XIV legislatura della Repubblica è stato componente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione, della 9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni, in sostituzione del sottosegretario all'Economia e delle Finanze Manlio Contento, e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti.[4]

Nelle file di Alleanza Nazionale è stato anche, dal 1995 al 2004, sia consigliere comunale di Biella che consigliere provinciale di Biella.[1]

Dal 2009 al 2014 è stato consigliere comunale a Borgosesia, in provincia di Vercelli, in una lista civica collegata al Popolo della Libertà, la Lega Nord e il suo esponente Gianluca Buonanno.[5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Anche il figlio Andrea è avvocato e politico, esponente di AN, PdL e Fratelli d'Italia, consigliere comunale e provinciale di Biella, deputato alla Camera e sottosegretario alla Giustizia nel governo Meloni.[6][7] La figlia Francesca è sindaca di Rosazza.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 viene accusato di falso per aver fatto introdurre nel carcere di Torino una giornalista del quotidiano Libero, presentandola come una sua collaboratrice parlamentare.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]