Rory Gallagher

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Rory Gallagher
NazionalitàBandiera dell'Irlanda Irlanda
GenereBlues rock[1]
Periodo di attività musicale1966 – 1995
Strumentochitarra, voce, armonica a bocca, steel guitar, basso, mandolino, banjo, dulcimer, sassofono
GruppiTaste
Album pubblicati31
Studio18
Live9
Raccolte6
Sito ufficiale

William Rory Gallagher (Ballyshannon, 2 marzo 1948Londra, 14 giugno 1995) è stato un chitarrista e cantante irlandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni e i Taste[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a suonare la chitarra all'età di nove anni ispirato da grandi bluesman come Muddy Waters, Leadbelly e da musicisti folk come Woody Guthrie. Nella seconda metà degli anni sessanta Gallagher si trasferì a Londra dove diede vita ai Taste, con il bassista Eric Kitteringham e il batterista Norman Damery, entrambi provenienti dagli Axels, con i quali incise anche del materiale pubblicato solo successivamente in Tattoo. In seguito la formazione mutò con l'ingresso di Richard McCraken al basso e John Wilson alla batteria. Con la nuova band il chitarrista incise tre album in studio e due dal vivo, tra cui una formidabile esibizione al Festival dell'Isola di Wight. I Taste, forti di un hard blues muscolare e grezzo (ne è un esempio la rilettura di Sugar Mama, da Taste), si avvicinarono ai grandi trii del momento come Jimi Hendrix Experience e Cream.

L'album On the Boards riuscì meglio del precedente e permise a Gallagher di spiccare come eccellente chitarrista, oltre che cantante, sassofonista, armonicista e autore dallo stile particolare.

I Taste si sciolsero nel 1970 per volontà di Gallagher, deciso ad avviare quella che sarebbe divenuta poi una brillante carriera solista. McCraken e Wilson crearono così gli Stud. Il primo dei due intraprese in seguito una buona carriera da sideman con Kevin Ayers, Medicine Head e altri, mentre del secondo si persero le tracce.

La carriera solista[modifica | modifica wikitesto]

Gallagher ingaggiò quindi il bassista Gerry Mc Avoy e il batterista Wilger Campbell ad affiancarlo, ed esordì con un buon album omonimo nel 1971, contenente Sinnerboy, proseguendo poi con Deuce, contenente alcuni classici come I'm Not Awake Yet, Used to Be, Don't Know Where I'm Going e soprattutto Crest of a Wave.

Dopo un album dal vivo nel 1972, nel 1973 fu pubblicato Blueprint, album di buon successo nel quale figurano anche i nuovi musicisti Lou Martin alle tastiere e Rod De'Ath alla batteria.

Nello stesso anno uscì anche Tattoo, altro album di buon successo, nel quale la band si dilettò a sperimentare diversi stili, con eccellenti risultati. L'album presenta canzoni a sfondo R'n'B tinto di jazz (come They Don't Make Them Like You Anymore), funk (Livin' Like a Trucker), oltre a pezzi acustici (20:20 Vision, Who's That Coming), ma anche heavy (la famosa Cradle Rock) e ad alcuni capolavori come Tatoo'd Lady e A Million Miles Away.

Il Rory Gallagher Corner nel quartiere di Temple Bar a Dublino (Irlanda)
Memoriale di Rory Gallagher nel suo luogo di nascita Ballyshannon

Nel 1974 venne pubblicato un altro album live, Irish Tour, giudicato quasi all'unanimità come il suo capolavoro.

Nel 1975 uscì Against the Grain, un album nel quale l'hard rock è inframezzato da alcuni splendidi pezzi acustici, tra cui la rilettura di Out on the Western Plain.

Nel 1976 incise Calling Card. Questo disco si contraddistingue per essere uno degli album più eterogenei di Rory Gallagher, nel quale sfiora persino il jazz e, grazie all'amicizia con Roger Glover, arriva a sperimentare anche un sound simile a quello dei Deep Purple nella canzone Moonchild.

Dopo la pubblicazione del succitato album lasciarono la band Lou Martin e De'Ath, costringendo Gallagher a continuare con il solo batterista Ted McKenna.

Nel 1978 giunse quindi Photo-Finish, album che spazia tra molti generi e che sforna ottime canzoni come Shadow Play, Overnight Bag, Cruise On Out e Shin Kicker, tutte di carattere prevalentemente hard rock, pur essendo influenzate da altri generi: Cruise On Out contiene evidenti riferimenti al rock'n'roll. Fuel to the Fire, inoltre, ricorda molto A Million Miles Away.

Top Priority (1979) continua il discorso hard rock, così come il live Stagestruck.

Jinx, del 1982, è un buon album, per il quale si aggiungono due nuovi elementi quali Dick Parry, sassofonista che ha contribuito anche a The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, e Brinsley Schwarz alle tastiere: tuttavia il sound, anche a causa della nascita del nuovo rock elettronico, risultò un po' obsoleto e Gallagher decise di cercare di dare il meglio sul palco, dove ripropose il meglio del suo repertorio, riprendendo anche le canzoni dei Taste.

Dopo ben cinque anni Gallagher tornò in studio per incidere Defender, che evidenzia un forte ritorno al blues, così come l'album seguente, Fresh Evidence.

La tomba di Rory Gallagher presso il Saint Oliver's Cemetery in Model Farm Road a Cork (Irlanda)

La morte e gli album postumi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994, la dipendenza dagli alcolici lo costrinse a subire un trapianto di fegato che non ebbe però un buon esito. Rory Gallagher morì il 14 giugno 1995 all'età di 47 anni in seguito a complicazioni dovute all'intervento. Il giorno della sua morte tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi, persino la BBC. I suoi funerali vennero trasmessi in diretta nazionale.

Nel 1996 fu pubblicato il primo album postumo, Blue Days for the Blues. Altre pubblicazioni postume sono BBC Sessions, che contiene registrazioni inedite sia dal vivo che in studio, e Wheels Within Wheels, pieno di outtakes e brani acustici eseguiti assieme a numerosi ospiti.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Gallagher al Blues Festival di Toronto (1977)

Taste[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Solista[modifica | modifica wikitesto]

Gallagher in concerto (1980 ca.)

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1972 – Live in Europe
  • 1974 – Irish Tour
  • 1980 – Stage Struck
  • 1991 – Live in Europe/Stage Struck
  • 1999 – BBC Sessions
  • 2001 – Let's Go to Work (box contenente Live in Europe, Irish Tour, Stage Struck e Meeting with the G-Man)
  • 2003 – Meeting with the G-Man (versione con 6 tracce extra)
  • 2006 – Live at Montreux
  • 2015 - Irishman In New York (Live,Sept.1979)
  • 2018 – The French Connection (edizione limitata solo in vinile)
  • 2020 – Check shirt wizard - Live '77
  • 2022 - Live in San Diego '74
  • 2023 - All Around Man - Live In London 1990

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 1974 – The Story So Far
  • 1975 – Sinner & Saint
  • 1976 – The Best Years
  • 1992 – Etched in Blue
  • 1996 – Blue Day for the Blues
  • 2003 – Wheels Within Wheels
  • 2005 – Big Guns: The Very Best of Rory Gallagher
  • 2008 – The Essential
  • 2019 – Blues
  • 2020 - The Best Of

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Richard Skelly, Rory Gallagher, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 agosto 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76500078 · ISNI (EN0000 0000 5951 2909 · Europeana agent/base/63297 · LCCN (ENn92120148 · GND (DE128483830 · BNE (ESXX865220 (data) · BNF (FRcb138942590 (data) · J9U (ENHE987007398529805171 · CONOR.SI (SL79381347 · WorldCat Identities (ENlccn-n92120148