Rocksteady Studios

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Rocksteady Studios
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StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forma societariaSussidiaria
Fondazione13 dicembre 2004
Fondata daJamie Walker
Sefton Hill
Sede principaleLondra
GruppoWarner Bros.
Persone chiaveJamie Walker
Sefton Hill
SettoreIntrattenimento
ProdottiVideogiochi
Dipendenti215[1]
Sito webrocksteadyltd.com

Rocksteady Studios è un'azienda inglese dedita allo sviluppo di videogiochi con sede nella città di Londra, fondata nel 2004 da Jamie Walker e Sefton Hill.

Fondata nel dicembre del 2004 ad Highgate,[2] la maggioranza delle azioni dell'azienda sono state acquisite da Warner Bros nel febbraio del 2009 per 29 milioni di dollari.[1][3] L'azienda è nota per la serie Batman: Arkham

Storia[modifica | modifica wikitesto]

2004: Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Rocksteady Studios è stata fondata il 13 dicembre 2004, da Sefton Hill e Jamie Walker, precedentemente impiegati dalla Argonaut Games come direttore creativo e capo della produzione, rispettivamente. Molti altri dipendenti Argonaut sono stati assunti anche. SCi Entertainment (in seguito ribattezzata Eidos) è stato un investitore fondatore dello studio.

2005-2006: Urban Chaos: Riot Response[modifica | modifica wikitesto]

La prima uscita di Rocksteady fu lo sparatutto in prima persona Urban Chaos: Riot Response del 2006, sviluppato utilizzando il motore Havok e pubblicato da Eidos Interactive per PlayStation 2 e Xbox.[4] Il giocatore controlla Nick Mason, un membro della nuova squadra antisommossa "T-Zero", in una città moderna e senza nome che è stata superata dalla brutale banda dei Bruciatori.[5][6] Il gioco ha ricevuto recensioni "medie" su entrambe le piattaforme secondo il sito di aggregazione di recensioni Metacritic.[7][8]

2007-2015: La trilogia Batman: Arkham[modifica | modifica wikitesto]

2007-2009 Batman: Arkham Asylum[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che Eidos ottenne i diritti per realizzare un gioco di Batman nella primavera del 2007, si avvicinarono a Rocksteady che presentò la loro versione della licenza di Batman. Nel maggio 2007, Rocksteady aveva iniziato a sviluppare il concetto di Batman: Arkham Asylum, con la produzione completa a partire dal settembre 2007.[9]

Batman: Arkham Asylum è stato rilasciato in tutto il mondo per le console PlayStation 3 e Xbox 360 nell'agosto 2009, seguito da una versione per PC Windows un mese dopo. Il gioco ha ricevuto il plauso della critica, in particolare per la sua narrazione e il combattimento. I recensori lo hanno definito il "più grande gioco di fumetti di tutti i tempi"[10] e il "miglior gioco di supereroi dei tempi moderni".[11] Ha vinto diversi premi, tra cui Miglior gioco di avventura d'azione, Miglior gioco e Gioco dell'anno da vari media.[12]

2009-2011: Batman: Arkham City[modifica | modifica wikitesto]

Batman: Arkham City, un gioco di azione-avventura e sequel diretto di Batman: Arkham Asylum, è stato rilasciato per Xbox 360 e PlayStation 3 il 18 ottobre 2011 e per PC il 22 novembre 2011. Il gioco è stato successivamente rilasciato su Wii U il 18 novembre 2012. Il gioco ha anche ricevuto uno spin-off per dispositivi mobili, Batman: Arkham City Lockdown, sviluppato da NetherRealm Studios e pubblicato nel dicembre 2011 su iOS e nel giugno 2013 su Android.[13]

Rocksteady ha sviluppato idee per la storia e l'ambientazione del sequel in modo che le narrazioni dei giochi potessero essere effettivamente collegate. Una stanza segreta contenente suggerimenti, progetti e concept art per il prossimo gioco era nascosta nell'ufficio del direttore dell'asilo ad Arkham Asylum.[14][15] La stanza rimase nascosta per sei mesi dopo l'uscita del gioco fino a quando Rocksteady non rivelò la sua presenza.[14]

2011-2015: Batman: Arkham Knight[modifica | modifica wikitesto]

Batman: Arkham Knight è stato rilasciato per PlayStation 4, Xbox One e Windows il 23 giugno 2015.[16] Il gioco è stato il terzo della serie Arkham di Rocksteady e ha introdotto nuovi elementi di gioco alla serie, tra cui una versione guidabile della Batmobile.[17] Il gioco ha ricevuto recensioni "generalmente favorevoli“ da parte della critica per le versioni PlayStation 4 e Xbox One[18][19] e recensioni ”miste o medie" da parte della critica per la versione PC.[20]

2016: Batman: Arkham VR[modifica | modifica wikitesto]

Batman: Arkham VR è un videogioco di avventura in realtà virtuale e il primo capitolo della serie ad utilizzare cuffie per la realtà virtuale. Batman: Arkham VR è stato rilasciato in tutto il mondo l ' 11 ottobre 2016 per PlayStation VR[21], e il 25 aprile 2017 per PC VR cuffie HTC Vive e Oculus Rift.[22] La trama del gioco si svolge tra Batman: Arkham City del 2011 e Batman: Arkham Knight del 2015.

In contrasto con i precedenti giochi della serie Arkham, Batman: Arkham VR è presentato da una prospettiva in prima persona, con un focus primario sull'utilizzo delle abilità e dei gadget di Batman per esplorare l'ambiente e risolvere enigmi.[23]

2016-Presente: Suicide Squad: Kill the Justice League[modifica | modifica wikitesto]

Suicide Squad: Kill the Justice League è il quinto capitolo della serie Arkham[24] e uscirà all'inizio del 2024[25] per Windows, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.[26] Rocksteady ha confermato che il gioco era in sviluppo il 7 agosto 2020 con la rivelazione dell'artwork ufficiale del gioco.[27] Il gioco è il primo della serie a non presentare Batman come protagonista e conterrà quattro personaggi giocabili: Harley Quinn, Deadshot, Captain Boomerang e King Shark.

Il 26 ottobre 2022 i fondatori, Sefton Hill e Jamie Walker, hanno annunciato che lasceranno lo studio alla fine del 2022.[28][29]

Videogiochi sviluppati[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Piattaforme
2006 Urban Chaos: Riot Response PlayStation 2, Xbox
2009 Batman: Arkham Asylum PlayStation 3, Xbox 360, Windows
2011 Batman: Arkham City
2015 Batman: Arkham Knight PlayStation 4, Xbox One, Windows
2016 Batman: Arkham VR PlayStation 4, Windows
2024 Suicide Squad: Kill the Justice League PlayStation 5, Xbox Series X, Windows

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Accuse di cattiva condotta[modifica | modifica wikitesto]

The Guardian ha riferito nell'agosto 2020 che lo studio aveva fallito nell'affrontare le questioni relative alle molestie sessuali e ai comportamenti inappropriati di cui più della metà delle dipendenti donne aveva scritto ai dirigenti dello studio in una lettera del novembre 2018. Tali azioni includevano "insulti riguardanti la comunità transgender", "discutere di una donna in modo dispregiativo o sessuale con altri colleghi", e molestie sessuali "sotto forma di avances indesiderate, sbirciando parti del corpo di una donna e commenti inappropriati in ufficio".[30] Rocksteady ha dichiarato al Guardian: "Nel 2018 abbiamo ricevuto una lettera da alcune delle nostre dipendenti che esprimevano preoccupazioni che avevano in quel momento, e abbiamo immediatamente adottato misure ferme per affrontare le questioni sollevate. Nei due anni successivi abbiamo ascoltato attentamente e imparato dai nostri dipendenti, lavorando per garantire che ogni persona del team si senta supportata. Nel 2020 siamo più appassionati che mai a continuare a sviluppare la nostra cultura inclusiva e siamo determinati a difendere tutto il nostro staff."[30]

Il giorno seguente, una lettera firmata da tutte le attuali dipendenti femminili della società è stata rilasciata per dire che non erano d'accordo con l'articolo del Guardian e che non erano state consultate né erano d'accordo con le accuse pronunciate a loro nome.[31][32] Pochi giorni dopo arriva un ulteriore comunicato di Rocksteady, nel quale è stato spiegato che dopo la lettera del 2018 lo studio ha lavorato sodo per migliorarsi.[33]

Premi ricevuti[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio del 2010 è stata nominata miglior software-house dell'anno agli Spike Video Game Awards di Los Angeles (California).[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Nat Worden, Time Warner Buys Stake in Game Developer, The Wall Street Journal, 23-02-2010 (consultato il 25-02-2010)
  2. ^ (EN) Company Archiviato il 14 luglio 2011 in Internet Archive., rocksteadyltd.com (consultato il 25-02-2010)
  3. ^ WB Games e Rocksteady: l'acquisizione degli autori di Batman Arkham è costata $29 milioni?, su Everyeye.it. URL consultato l'11 novembre 2022.
  4. ^ (EN) Urban Chaos: Riot Response was Rocksteady's pre-Batman crime crackdown, in Eurogamer.net, 21 giugno 2015. URL consultato il 6 novembre 2022.
  5. ^ (EN) Urban Chaos: Riot Response Review, su GameSpot. URL consultato il 6 novembre 2022.
  6. ^ (EN) Urban Chaos: Riot Response (Game), su Giant Bomb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  7. ^ (EN) Urban Chaos: Riot Response PS2, su Metacritic. URL consultato il 6 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Urban Chaos: Riot Response Xbox, su Metacritic. URL consultato il 6 novembre 2022.
  9. ^ (EN) Kris GraftContributorOctober 19, 2009, Rocksteady's Sefton Hill Unmasks Batman: Arkham Asylum, su Game Developer, 19 ottobre 2009. URL consultato il 6 novembre 2022.
  10. ^ (EN) Greg Miller, Batman: Arkham Asylum (Game of the Year) Review, su IGN, 27 maggio 2010. URL consultato il 6 novembre 2022.
  11. ^ Review: Batman - Arkham Asylum | Edge Online, su web.archive.org, 4 aprile 2013. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2013).
  12. ^ (EN) Most critically acclaimed superhero videogame series, su Guinness World Records. URL consultato il 6 novembre 2022.
  13. ^ (EN) Jeff Gerstmann, Batman: Arkham City (Game), su Giant Bomb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  14. ^ a b (EN) Dan Ryckert, Finding The Asylum's Biggest Secret: Arkham City's Blueprints, su Game Informer. URL consultato il 6 novembre 2022.
  15. ^ (EN) Batman Arkham City interview: superhero development, su the Guardian, 2 settembre 2011. URL consultato il 6 novembre 2022.
  16. ^ (EN) Batman Arkham Knight Wiki Guide, su IGN. URL consultato il 6 novembre 2022.
  17. ^ (EN) Brad Shoemaker, Batman: Arkham Knight (Game), su Giant Bomb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  18. ^ (EN) Batman: Arkham Knight, su Metacritic. URL consultato il 6 novembre 2022.
  19. ^ (EN) Batman: Arkham Knight, su Metacritic. URL consultato il 6 novembre 2022.
  20. ^ (EN) Batman: Arkham Knight, su Metacritic. URL consultato il 6 novembre 2022.
  21. ^ (EN) Batman: Arkham VR, su IGN. URL consultato il 6 novembre 2022.
  22. ^ (EN) Kevin Carbotte published, ‘Batman: Arkham VR’ Leaps From PlayStation VR To HTC Vive, Oculus Rift (Update: Now Available), su Tom's Hardware, 25 aprile 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  23. ^ (EN) 'Batman: Arkham VR' Review: Not the Hero We Deserved, su uploadvr.com, 25 aprile 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  24. ^ (EN) Suicide Squad: Kill the Justice League is a continuation of Rocksteady's Arkham-verse, in Eurogamer.net, 23 agosto 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  25. ^ https://twitter.com/suicidesquadRS/status/1646593761022038017, su Twitter. URL consultato il 14 aprile 2023.
  26. ^ Suicide Squad: Kill the Justice League to Spring 2023, su Twitter. URL consultato il 6 novembre 2022.
  27. ^ (EN) Owen S. Good, Suicide Squad game in the works from Batman Arkham maker Rocksteady, su Polygon, 7 agosto 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  28. ^ (EN) Rocksteady co-founders are leaving the studio, su Destructoid, 26 ottobre 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  29. ^ Suicide Squad, grandi novità in casa Rocksteady: lasciano i co-fondatori Hill e Walker, su Everyeye.it. URL consultato il 30 novembre 2022.
  30. ^ a b Rocksteady: un report del Guardian cita vecchie accuse di molestie, su Everyeye.it. URL consultato l'11 novembre 2022.
  31. ^ While working on our response to the recent news, we received the following unsolicited letter, su Twitter. URL consultato il 6 novembre 2022.
  32. ^ Rocksteady, parlano le sviluppatrici: pubblicata una lettera di risposta al Guardian, su Everyeye.it. URL consultato l'11 novembre 2022.
  33. ^ Rocksteady: lo studio di Suicide Squad lavora per migliorarsi dopo le accuse di abusi, su Everyeye.it. URL consultato l'11 novembre 2022.
  34. ^ STUDIO OF THE YEAR | Spike Video Game Awards 2009 | SPIKE, su web.archive.org, 24 febbraio 2010. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2010).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]