Prunellinae

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Prunellinae
Prunella vulgaris
(Prunella comune)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Nepetoideae
Tribù Mentheae
Sottotribù Prunellinae
Drew & Sytsma, 2012
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottotribù Prunellinae
Dumort., 1827
Generi

Prunellinae Drew & Sytsma, 2012 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae (ordine delle Lamiales).[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Prunella L. la cui etimologia deriva a sua volta da una parola tedesca ("die Braune" o "die Breune") per indicare una infiammazione delle tonsille, una malattia per la cui cura in passato si usava questa pianta. In realtà il nome di questo genere inizialmente era Brunella, usato per la prima volta dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (Aix-en-Provence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28 dicembre 1708). È stato successivamente Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, a modificare il nome del genere (non è spiegato il perché) in Prunella.[2][3][4]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito inizialmente dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878), perfezionato successivamente dai botanici contemporanei Bryan T. Drew e Kenneth J. Sytsma nella pubblicazione "American Journal of Botany. Lancaster, PA - 99(4): 945." del 2012.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Prunella vulgaris
Le foglie
Horminum pyrenaicum
Infiorescenza
Prunella grandiflora
Il fiore
Cleonia lusitanica
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[8][10]
  • Calice: il calice è gamosepalo, zigomorfo con base tubulosa-campanulata e terminante con 2 labbra. La superficie è percorsa da 10 - 13 nervature ed inoltre è accrescente. Talvolta ai lati può essere chigliato. Le due labbra sono formate da 5 lobi con raggruppamento 3/2. I lobi posteriori sono corti più o meno troncati e mucronati oppure di tipo deltoide; quelli anteriori hanno delle forme triangolari. La gola del calice non è barbata.
  • Corolla: la corolla, gamopetala è zigomorfa, ed ha la forma di un tubo terminante in modo fortemente bilabiato con 4 lobi con raggruppamento 1/3. La parte basale è più o meno imbutiforme; la gola è circondata internamente da un anello di peli per impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'impollinazione. Il labbro posteriore è a forma di cappuccio, concavo e più o meno arrotondato; il labbro anteriore, formato da tre lobi, ha quello centrale concavo e usualmente è dentato, quelli laterali sono troncati ed hanno un portamento obliquo. Il colore della corolla è purpureo, crema o bianco.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami; a volte quelli posteriori sono più corti. I filamenti sono glabri, sono adnati alla corolla (in Horminum sono inseriti nel mezzo del tubo della corolla), sono tutti paralleli e ascendenti sotto il labbro posteriore, sono incurvati in avanti ed emergono dalla corolla. Le antere hanno due teche con forme ellissoidi, distinte e divaricate o confluenti; le antere sono inoltre più o meno parallele ai filamenti. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato. Il disco nettario non è lobato ed è ricco di sostanze zuccherine.
  • Il frutto è uno schizocarpo composto da 1 - 4 nucule (talvolta ridotte a una per aborto delle altre) con forme ovoidi, apicolate o arrotondate (più o meno angolate). La superficie è mucillaginosa o liscia o papillosa.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti tipo ditteri e imenotteri (impollinazione entomogama).[10][12]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).[13] I semi hanno una appendice oleosa (elaisomi, sostanze ricche di grassi, proteine e zuccheri) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.[14]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questa sottotribù è eurasiatica con habitat soprattutto temperati.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza della sottotribù (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie,[8] ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la sottotribù Prunellinae appartiene alla sottofamiglia Nepetoideae (tribù Mentheae).[1]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La sottotribù Prunellinae è un clade monofiletico e all'interno della tribù Mentheae insieme alle sottotribù Menthinae, Nepetinae e Lycopinae formano un gruppo monofiletico. All'interno della sottotribù i due genere Cleonia e Prunella formano un "gruppo fratello".[15]

I caratteri più significativi per questa sottotribù sono:

  • portamento erbaceo annuale o perenne;
  • lamina fogliare da intera a lobato-pennata;
  • infiorescenze verticillate;
  • calice con 10 - 13 nervature longitudinali;
  • 4 stami con polline bi-reticolato;
  • frutti a forma da ovoide a arrotondata.

Composizione della sottotribù[modifica | modifica wikitesto]

La sottotribù attualmente è formata da 3 generi e circa 10 specie:[1][6][16][17]

Genere Numero specie Numero Cromosomico Distribuzione Habitat tipico
Cleonia
L., 1763
Una specie:
Cleonia lusitanica L.
2n = 20 Penisoila Iberica e Magreb Terreni gessosi
Prunella
L., 1753
Circa 8 2n = 28, 30 e 32 Europa, Magreb e Asia Aree temperate
Horminum
L., 1753
Una specie:
Horminum pyrenaicum L.
2n = 12 Alpi e Pirenei Terreni montani su substrato calcareo

Generi e specie della flora europea[modifica | modifica wikitesto]

In Europa (in Italia e nell'areale del Mediterraneo) sono presenti i seguenti generi e specie:

Genere Specie areale
Euro-Mediterraneo[18]
Specie Italia[19]
Cleonia 1
Prunella 7 4 (tra cui Prunella vulgaris L. e Prunella grandiflora (L.) Scholler)
Horminum 1 Horminum pyrenaicum L.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c DrewSytsma 2012.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 316.
  4. ^ a b Motta 1960, Vol. 1 - pag. 355.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  6. ^ a b Kadereit 2004, pag. 249.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 474.
  8. ^ a b c Judd, pag. 504.
  9. ^ Strasburger, pag. 850.
  10. ^ a b c dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  11. ^ Musmarra 1996.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  13. ^ Kadereit 2004, pag. 181.
  14. ^ Strasburger, pag. 776.
  15. ^ DrewSytsma 2012, pag. 944.
  16. ^ Olmstead 2012.
  17. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/1.1/browse/A/. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  18. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  19. ^ Conti et al. 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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