Poggio Berni
Poggio Berni comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Rimini |
Amministrazione | |
Sindaco | Daniele Amati (Lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 44°02′00″N 12°25′00″E / 44.033333°N 12.416667°E |
Altitudine | 155 m s.l.m. |
Superficie | 11,80 km² |
Abitanti | 3 412[1] (31-12-2010) |
Densità | 289,15 ab./km² |
Frazioni | Camerano, Sant'Andrea, Santo Marino, Trebbio |
Comuni confinanti | Borghi (FC), Santarcangelo di Romagna, Torriana, Verucchio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 47824 |
Prefisso | 0541 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 099012 |
Cod. catastale | G755 |
Targa | RN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | bernesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Poggio Berni all'interno della provincia di Rimini | |
Sito istituzionale | |
Poggio Berni (e Pùz in dialetto romagnolo[3]) è un comune di 3.241 abitanti della provincia di Rimini. Sorge a 155 metri sopra il livello del mare e dista 16 chilometri dal capoluogo.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Etnie e Minoranze Straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 206 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Marocco 44 1,29% Negri
Economia
Risiedono sul territorio del comune:
- 97 attività industriali con 546 addetti, pari al 56,58% della forza lavoro occupata;
- 59 attività di servizio con 103 addetti pari al 10,67% della forza lavoro occupata;
- altre 62 attività di servizio con 232 addetti pari al 24,04% della forza lavoro occupata e
- 9 attività amministrative con 84 addetti pari al 8,70% della forza lavoro occupata.
Risultano occupati complessivamente 965 individui, pari al 33,20% del numero complessivo di abitanti.
Storia
L'origine del nome è latina: Podium Hibernorum significa letteralmente "Podio degli accampamenti invernali", infatti sul poggio vi era un accampamento militare romano invernale.
Durante il Medioevo fu feudo dei Malatesta seguendone le sorti e vicende. E dalla nobile famiglia fu fortificato a dovere.
Nel 1600 passò di mano: a reggere le sorti del verde borgo fu la famiglia toscana dei principi Montemaggi, passati alla storia per la loro umanità. Fu tale don Sebastiano ad adoperarsi con i gran duchi per fornire alle ragazze povere da marito un'adeguata dote. A don Giacomo, invece, l'altruistico interessamento per rendere meno disumana la prigionia ai carcerati rinchiusi nelle grotte piene d'acqua.
Nel 1763 fu acquistato da papa Clemente XIII ed entrò a far parte dello Stato Pontificio (Legazione di Romagna).
Nel 1816, con la suddivisione del territorio romagnolo in due Legazioni, fu assegnata alla Legazione di Forlì.
Con il plebiscito del marzo 1860 Poggio Berni entrò a far parte del Regno di Sardegna, che l'anno dopo divenne Regno d'Italia.
Le principali attrattive di Poggio Berni
Poco è rimasto del castello medievale fortificato nel 1335 dai Malatesta. Svetta, invece, sapientemente restaurato il quattrocentesco Palazzo Marcosanti, un tempo fattoria fortificata, oggi sede di una lussuosa attività agrituristica. Con la "tomba" Palazzo Tosi offre agli occhi dei turisti due splendidi esempi, seppure di epoche diverse, di architettura del passato.
Sono ancora da valorizzare, con l'auspicata nascita di un museo, le tracce più remote della sua storia depositate nel corso dei millenni lungo il fiume Marecchia, un eccezionale contenitore di fossili, méta ambita per studiosi.
Sempre lungo il Marecchia, i tre mulini, esemplari ben conservati di un'arte, quella molitoria con le pale ad acqua, in via di estinzione. Per gli amanti della pesca è sede di un centro Pesca affiliato al CONI che ha recentemente ospitato i campionati nazionali nei laghetti FIPSAS.
La storia di Poggio Berni, dove si svolge ogni anno un riuscitissimo Palio dei somari, bene si coniuga con l'arte culinaria che ha portato la fama del verde borgo oltre i confini provincia
Palazzo Marcosanti
Le origini di Palazzo Marcosanti risalgono alla fine del XIII secolo, e parlano di una storia suggestiva ed a tratti misteriosa di quello che, in epoca maltestiana, era considerato il "Castello dei Matrimoni", proprio perché qui vi si celebravano le nozze tra le più illustri e potenti famiglie dell'epoca.
I Malatesta, i Della Rovere, i Doria, i Montefeltro, i Gonzaga, i Medici e gli Albani dimorarono a Palazzo Marcosanti, il cui nome risale ai proprietari che lo acquistarono nel XIX secolo.
Oggi è uno dei complessi fortilizi più antichi e meglio fortificati dell'entroterra riminese. Tra le particolarità più importanti, i due portali ogivali risalenti all'inizio del XIV secolo: uno in pietra d'Istria e l'altro in cotto. Quest'ultimo presenta un archinvolto ornato dal motivo araldico della scacchiera.
Poggio Berni dispone di un bowling, due campi da calcio, due ristoranti e tanti altri edifici
Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 592.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.