Monticchio (Alpi Biellesi)

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Monticchio
Il Monticchio dalla Colma
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Biella
Altezza1 697 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°39′49″N 8°02′53″E / 45.663611°N 8.048056°E45.663611; 8.048056
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monticchio
Monticchio
Mappa di localizzazione: Alpi
Monticchio (Alpi Biellesi)
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Pennine
SottosezioneAlpi Biellesi e Cusiane
SupergruppoAlpi Biellesi
GruppoCatena Monte Bo-Barone
SottogruppoCostiera Bo-Cravile-Monticchio
CodiceI/B-9.IV-A.2.b

Il Monticchio (1.697 m s.l.m.) è una vetta delle Alpi Biellesi. Si trova in provincia di Biella (BI) lungo lo spartiacque tra la Valle Sessera e la Valle Cervo ed a breve distanza dalla Valle Strona di Mosso. Sul punto culminante convergono i confini comunali di Campiglia Cervo, Sagliano Micca e di un'isola amministrativa montana del comune di Veglio.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Monticchio e la Colma Bella (a destra) dalla Cima del Bonom

La montagna si eleva appena ad ovest del Bocchetto di Sessera e presenta due versanti ben distinti: prativo quello sud-occidentale rivolto verso la pianura, boscoso invece quello nord-orientale che guarda verso la Valsessera. L'anticima quotata 1.626 m, posta circa 0,5 km ad est del punto culminante, è un nodo orografico piuttosto importante perché da essa parte il lungo costolone che separa la Valle Cervo propriamente detta dal bacino di un suo importante tributario, il Torrente Strona di Mosso, e che comprende il vicino Monte Casto. Sulla cima si trova il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato Monticchio (cod. 043298)[1].

Dal Monticchio si gode di una ottima vista sulla pianura e sul Biellese centrale.

La zona è inclusa nell'Oasi Zegna, nata nel 1993 per tutelare e valorizzare l'area montana compresa tra Trivero e il Bo.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona del Monticchio è da tempo nota la presenza di blocchi di melafiro[2], una roccia vulcanica affine al basalto.[3]

Escursionismo e sci[modifica | modifica wikitesto]

È possibile raggiungere agevolmente la vetta per sentiero partendo dal Bocchetto di Sessera. L'itinerario che prosegue lungo il crinale Cervo-Sessera per la Cima del Bonom si fa invece via via più impegnativo ed arriva ad assumere caratteristiche alpinistiche tra la Punta del Cravile e il Monte Bo[4]. Il monticchio è anche raggiungibile con le ciaspole sia dalla frazione Piaro (Campiglia Cervo) che dalla Panoramica Zegna.[5]

Sul versante nord-orientale si snodano alcune delle piste di fondo che partono dal Bocchetto di Sessera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Punti Geodetici, servizio dell'IGM on-line su www.igmi.org Archiviato il 5 giugno 2012 in Internet Archive. (consultato nel settembre 2013)
  2. ^ E. Oddone e A.Sella, Contributo allo studio delle rocce magnetiche nelle Alpi Centrali, in Giornale di mineralogia, cristallografia e petrografia, vol. 2, 1891, p. 134. URL consultato il 12 settembre 2022.
  3. ^ Melafiro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Nuova guida alle Alpi biellesi, Giancarlo Regis e Renza Piana Regis, libreria editrice V.Giovannacci, Biella 1981
  5. ^ Una proposta per un'escursione sui monti del biellese: VALLE DEL CERVO, Associazione Culturale Biellaclub ONLUS, 2008; on-line su www.biellaclub.it (consultato nell'agosto 2010)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giancarlo Regis e Renza Piana Regis, Nuova guida alle Alpi biellesi, Biella, libreria V.Giovannacci, 1981.
  • Alessandro Castello, Elio Protto e Sandro Zoia, Alpi biellesi e valsesiane, collana Guida dei Monti d'Italia, Milano, CAI / TCI, 2013.
Cartografia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]