Matilde di Svevia

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Matilde di Svezia
Miniatura con Matilde ed il re di Polonia Mieszko II dal Liber de divinis officiis, scritto a San Gallo nel 1125 circa
Duchessa consorte di Carinzia
In carica1004 –
1011
PredecessoreGiuditta di Carinzia
Successorenome sconosciuto
oppure
Agnese di Poitou
Contessa consorte di Bar e duchessa consorte dell'Alta Lorena (Lotaringia)
In carica1119 –
1126
PredecessoreRichilde di Bliesgau
Successorenome sconosciuto
Contessa consorte di Ballenstedt
In carica1027 –
29 luglio 1032
PredecessoreHidda (improbabile)
SuccessoreAdelaide di Weimar-Orlamünde
Nascita988 circa
Morte29 luglio 1032
Luogo di sepolturaCattedrale di Worms
DinastiaCorradinidi
PadreErmanno II di Svevia
MadreGerberga di Borgogna
ConiugiCorrado I di Carinzia
Federico II di Lotaringia
Esico di Ballenstedt
FigliDi primo letto:
Corrado II di Carinzia
Bruno di Würzburg
Di secondo letto:
Federico III di Lotaringia
Sofia di Bar
Beatrice di Lotaringia
Di terzo letto:
Adalberto II di Ballenstedt
Adelaide

Matilde di Svevia (988 circa[1][2]29 luglio 1032), fu prima duchessa consorte di Carinzia, dal 1004 al 1011, poi contessa consorte di Bar e duchessa consorte dell'Alta Lorena (Lotaringia), dal 1119 al 1126, ed infine contessa consorte di Ballenstedt, dal 1027 circa alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia primogenita del duca di Svevia, Ermanno II († 1003, come ci viene confermato dal Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, che definisce Corrado I di Carinzia, primo marito di Matilde, genero di Ermanno[3]) e di Gerberga di Borgogna († 1018, come ci viene confermato dal Wiponis, Vita Chuonradi II Imperatoris[4]), che secondo l'Herimanni Augiensis Chronicon era figlia del re di Arles o delle due Borgogne, Corrado il Pacifico (925993) e di Matilde di Francia (943 – circa 990)[5].
Ermanno II di Svevia era figlio del duca di Svevia, Corrado I e di Richilde, figlia dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone I di Sassonia, sia secondo gli Annales Einsidlenses[6], che secondo l'Annalista Saxo[7].
Inoltre Matilde era cognata dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Corrado II, che aveva sposato sua sorella, Gisella di Svevia, come risulta dal Chronicon Sancti Michælis, monasterii in pago Virdunensi[8], ed era sorella dell'ultimo re di Arles, Rodolfo III di Borgogna[9].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Matilde, nel 1002, secondo il Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, Matilde fu data in moglie a Corrado[3], figlio del duca di Carinzia, Ottone di Franconia, sia secondo il Wiponis, Vita Chuonradi II Imperatoris[4], che secondo l'Herimanni Augiensis Chronicon, che precisa inoltre che era fratello di Brunone di Carinzia, il futuro papa Gregorio V[10]; il padre, Ottone di Franconia, dopo la morte dell'imperatore Ottone III di Sassonia, essendo nipote di Ottone I di Sassonia, in quello stesso anno (1002), era stato tra i principali candidati alla successione al titolo di re di Germania, ma egli rinunciò favorendo l'ascesa di Enrico II, ed in cambio egli ricevette dal nuovo imperatore il ducato di Carinzia[11], e Corrado, essendo il figlio maggiore ancora vivente, ne divenne l'erede.
.Nel 1004, alla morte del suocero, il marito di Matilde divenne duca di Carinzia, Corrado I.
Il marito, Corrado I di Carinzia, secondo gli Annales Necrologici Fuldenses, morì il 12 dicembre (1011 II Id Dec) 1011[12].
Alla morte di Corrado, il ducato di Carinzia andò ad Adalberone di Eppenstein[13], a scapito del figlio di Corrado, anche lui di nome Corrado e del nipote, il futuro imperatore, Corrado II.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Rimasta vedova, nel 1016, Matilde, secondo l Alberti Miliolo Notarii Regini Liber de Temporibus, De Gestis comitisse Matildis suorumque antecessorum, si sposò, in seconde nozze, con Federico[14], il figlio primogenito ed erede del conte di Bar e poi duca dell'Alta Lorena (Lotaringia), Teodorico I[15] e di Richilde di Bliesgau.
Secondo lo storico, Georges Poull, nel suo libro La Maison souveraine et ducale de Bar (1994), nel 1019, il marito, Federico fu associato nella reggenza del ducato dal padre, Teodorico I[16], ed è per questo che viene annoverato come duca dell'Alta Lorena (Lotaringia) e conte di Bar, anche se, sempre il Poul sostiene che non fosse ufficialmente investito dei titoli[16].
Alla morte dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico II, nel 1024, assieme al padre, Teodorico, suo marito, Federico si oppose fervidamente all'elezione a re di Germania di Corrado II[17], rifiutando di riconoscerlo, in quanto l'antagonista di Corrado II il Salico per l'incoronazione a re di Germania era stato il figlio di primo letto di Matilde, Corrado II di Carinzia.
In questo periodo Matilde ebbe una corrispondenza epistolare col re di Polonia Mieszko II, che stava rifiutando l'atto di sottomissione al nuovo re di Germania, Corrado II (la lettera è riprodotto in inglese e latino[18]).
Il marito Federico, secondo le Die älteren Urkunden des Klosters S. Vanne zu Verdun (non consultate), morì il 18 maggio 1026[16], mentre il suocero, Teodorico, secondo le Obits mémorables tirés de nécrologes luxembourgeois, rémois et messins (non consultate), morì circa un anno dopo, l'11 aprile 1027[16].
Ad entrambi succedette il rispettivamente il figlio di Matilde e Federico II, anche lui di nome Federico[16], come Federico III.

Terzo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Rimasta nuovamente vedova, nel 1026, secondo l'Annalista Saxo, Matilde si sposò, in terze nozze col conte Esico di Ballenstedt[19], che, ancora secondo l'Annalista Saxo, era figlio di Adalberto di Ballenstedt e di Hidda, figlia di Odo, margravio della marca orientale sassone e conte di Nordthüringen (nord della Turingia)[20].
Le sue due giovani figlie, Sofia e Beatrice, ancora secondo il Chronicon Sancti Michælis, monasterii in pago Virdunensi furono educate dalla sorella di Matilde, Gisella di Svevia, moglie dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Corrado II[8], che le aveva adottate come proprie figlie[8]. Ancora secondo Georges Poull, nel 1030, Matilde riconciliata con il cognato, Corrado II, passò la Pasqua a Ingelheim, presso la corte imperiale

Matilde morì nel 1032 e fu sepolta nella cattedrale di Worms.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Matilde a Corrado diede due figli[21]:

Matilde a Federico diede tre figli[24][25]:

Matilde a Esico diede due figli[26]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
 
 
 
Corrado I di Svevia  
 
 
 
Ermanno II di Svevia  
 
 
 
 
 
 
 
Matilde di Svevia  
Rodolfo II di Borgogna Rodolfo I di Borgogna  
 
Willa di Provenza  
Corrado III di Borgogna  
Berta di Svevia Liutprando di Cremona  
 
Regelinda  
Gerberga di Borgogna  
Luigi IV di Francia Carlo III di Francia  
 
Eadgifu d'Inghilterra  
Matilde di Francia  
Gerberga di Sassonia Enrico I di Sassonia  
 
Matilde di Ringelheim  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Genealogy : Wetterau family - Mathilde
  2. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : DUKES of SWABIA - MATHILDE
  3. ^ a b (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber V, par. 12, Pag 234
  4. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XI; Wiponis, Vita Chuonradi II Imperatoris, par. 2, Pag 258 Archiviato il 30 gennaio 2019 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 998, Pag 118 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus III; Annales Einsidlenses, anno 997, Pag 144 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  7. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXXVII; Annalista Saxo, pag 290 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  8. ^ a b c d e (LA) Monumenta germanica Historica, tomus IV; Chronicon Sancti Michælis, monasterii in pago Virdunensi, par. 32, Pag 84 Archiviato il 30 gennaio 2019 in Internet Archive.
  9. ^ Austin Lane Poole, L'imperatore Corrado II, pag. 174, nota
  10. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 1012, Pag 119 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  11. ^ Edwin H. Holthouse, L'imperatore Enrico II, pag. 126
  12. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus XIII, Annales Necrologici Fuldenses, Pag 210, nota 4 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  13. ^ Edwin H. Holthouse, L'imperatore Enrico II, pag. 154
  14. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXXI; Alberti Miliolo Notarii Regini Liber de Temporibus, De Gestis comitisse Matildis suorumque antecessorum, par. CLXI, Pag 435 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  15. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus X; Laurentii Gesta Episcoporum Virdunensium, par. 2, Pag 492 Archiviato il 6 ottobre 2015 in Internet Archive.
  16. ^ a b c d e (EN) Foundation for Medieval Genealogy : nobiltà lotaringia - FREDERIC
  17. ^ Austin Lane Poole, L'imperatore Corrado II, pag. 171
  18. ^ Epistolae: Medieval Women's Latin Letters, su epistolae.ccnmtl.columbia.edu. URL consultato il 4 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
  19. ^ (LA) Annalista Saxo, anno 1026, Pag 676
  20. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXXVII; Annalista Saxo, par. 32, Pag 363 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  21. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : SALIAN DYNASTY - MATHILDE (KONRAD)
  22. ^ (LA) Annalista Saxo, anno 1062, Pag 693
  23. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 1034, Pag 122
  24. ^ (EN) Genealogy : The Luxemburg family - Mathilde (Frederick II)
  25. ^ a b (EN) Foundation for Medieval Genealogy : DUKES of UPPER LOTHARINGIA - MATHILDE (FREDERIC)
  26. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : GRAFEN von BALLENSTEDT - MATHILDE (ESIKO)
  27. ^ (LA) Annalista Saxo, anno 1062, Pag 693

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Edwin H. Holthouse, L'imperatore Enrico II, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 126–169
  • Austin Lane Poole, L'imperatore Corrado II, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 170–192

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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