Koolhoven F.K.50

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Koolhoven F.K.50
Foto tratta da L'Aérophile, ottobre 1938.
Descrizione
Tipoaereo da trasporto
Equipaggio2 piloti
ProgettistaFrederick Koolhoven
CostruttoreBandiera dei Paesi Bassi Koolhoven
Data primo volo18 settembre 1935
Esemplari3
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza14,30 m
Apertura alare17,70 m
Altezza3,70 m
Superficie alare44,70
Peso a vuoto2730 kg
Peso max al decollo4250 kg
Propulsione
Motoredue Pratt & Whitney Wasp Junior T1B
Potenza406 CV (299 kW)[converti: opzione non valida]
Prestazioni
Velocità max295 km/h a 2000 m
Velocità di crociera255 km/h
Velocità di salita6,5 m/sec
Autonomia1100 km
Tangenza5750 m
Notedati riferiti al modello F.K.50A

dati tratti da The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985)[1][2]

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Il Koolhoven F.K.50 fu un bimotore da trasporto civile ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica olandese Koolhoven negli anni trenta del XX secolo, e costruito in piccola serie.[2]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Su richiesta della compagnia aerea Swiss Alpar,[3] che voleva un aereo da trasporto passeggeri a 8 posti[4] da utilizzare sulle rotte nazionali e internazionali, il progettista Frederick Koolhoven,[4] proprietario della omonima ditta di costruzioni aeronautiche, nell'inverno del 1934 progettò il modello F.K.50.[4] La Swiss Alpair ne ordinò subito due esemplari,[5] e il primo di essi (PH-AKX),[2] equipaggiato con i motori radiali Pratt & Whitney Wasp Junior T1B volò per la prima volta il 18 settembre 1935[3] seguito dal secondo (PH-AKZ) nel marzo 1936.[2] Una volta consegnati alla compagnia aerea, i velivoli assunsero le matricole civili svizzere HB-AMI (settembre 1935) e HB-AMO.[2]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'esemplare HB-AMO ritratto sull'aeroporto di Dübendorf nel corso del 1936.

Aereo da trasporto civile, bimotore, monoplano. L'ala alta[2] a sbalzo, aveva struttura completamente lignea, con rivestimento in compensato.[3] La fusoliera era costruita in tubi d'acciaio saldati, e rivestita in tela.[3] Sul muso aveva sezione ovale, mentre era rettangolare in corrispondenza della cabina passeggeri.[3] La capacità di carico prevedeva 8 posti, oltre a due membri dell'equipaggio, pilota e navigatore.[3] Il carrello d'atterraggio era triciclo posteriore fisso, con le gambe principali dotate di una sola ruota, fissate sotto le gondole motori, e ruotino di coda.[3]

La propulsione era assicurata da due motori radiali Pratt & Whitney Wasp Junior T1B[3] a 9 cilindri, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 406 CV (299 kW)[converti: opzione non valida] a 2200 giri/minuto,[3] ed azionanti un'elica bipala lignea Hamilton C.P.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

L'esemplare di Koolhoven F.K.50 matricola HB-AMO, ritratto sulla rivista Le Pontential Aérien Mondial 1936.

Entrati in servizio i due aerei effettuavano regolare servizio sulle rotte svizzere e in seguito, anche verso Lione e Marsiglia e voli charter per Parigi e Londra.[2]

Il secondo velivolo andò perso il 10 settembre 1936, quando si schiantò a circa 25 km dall'aeroporto di Basilea, causando la morte di tre persone. Per rimpiazzare il velivolo ne venne ordinato un terzo esemplare, designato F.K.50A, leggermente più lungo, e caratterizzato dal peso a pieno carico più elevato. L'aereo, immatricolato HB-AMA,[N 1] fu consegnato nel 1938.[2] Durante il corso della seconda guerra mondiale questo velivolo effettuò regolari collegamenti tra l'aeroporto di Berna e quello di Croydon, in Gran Bretagna.

Il primo esemplare venne demolito nel 1947, mentre l'F.K.50A fu venduto in quello stesso anno all'operatore liberiano Maryland Flying Services e reimmatricolato EL-ADV. L'aereo andò perso il 6 luglio 1962[2] quando si schiantò nei pressi della capitale Monrovia.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

  • F.K.50: due esemplari in versione trasporto passeggeri, equipaggiati con propulsori Pratt & Whitney Wasp Junior T1B.
  • FK50A: un esemplare dotato di doppia deriva, cappottature dei propulsori più piccole, fusoliera più lunga, e peso a pieno carico più elevato.
  • F.K.50B: progetto di un esemplare di una versione militare da bombardamento,[6] completamente ridisegnata negli interni, nell'ala e nella fusoliera, dotata di motori Bristol Mercury VIII da 830 hp,[7] equipaggio di quattro persone,[8] carico bellico di 1000 kg, e armamento difensivo basato su tre mitragliatrici da 7,7 mm,[8] posizionate una in torretta anteriore, una in torretta dorsale e una in postazione ventrale.[7] Le caratteristiche tecniche erano: apertura alare 20,60 m, lunghezza 15,00 m, altezza 4,10 m, superficie alare 55,00 , peso a vuoto 3250 kg, massimo al decollo 5900 kg, velocità massima 403 km/h, di crociera 364 km/h, autonomia 1150 km, tangenza 8500 m.[8] Destinato alla vendita all'aviazione della Spagna repubblicana, arrivò troppo tardi per partecipare alla guerra civile.[N 2]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera della Liberia Liberia
  • Maryland Flying Services

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'originale matricola olandese era PH-ASI.
  2. ^ Il modello F.K.50B non fu adottato dalla Luchtvaartafdeling perché era già in produzione il bombardiere medio Fokker T.V.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ryan K. Noppen, Blue Skies, Orange Wings. The Global Reach of Dutch Aviation in War and Peace, 1914-1945, Grand Rapids, Michigan, W.M. B. Eermands Publishang Co., 2016, ISBN 0-80284-870-2.
  • (EN) Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, Londra, Studio Editions, 1989.
  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Londra, Orbis Publishing Ltd., 1985.
  • (NL) Jean-Philippe Zwaluw e Joop van der Hoor, Heijplaat in verzet: oorlogsgetuigenissen uit het gebied rond de Rotterdamse Waalhaven, Hilversum, Uitgeverji Verloren, 2010, ISBN 9-08704-159-4.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Koolhoven F.K.50, in Aeroplane, Cudham, Kelsey Publishing, March 2012, p. 32-33, ISSN 0143-7240 (WC · ACNP).
  • (EN) Koolhovens for Alpar, in Flight International, n. 1397, Londra, 3 Ottobre 1935, p. 366.
  • (EN) Koolhoven FK50B, in Flight International, n. 1444, Londra, 27 Agosto 1936, p. 222.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]