Ivano Della Morte

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Ivano Della Morte
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 2007 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1991Torino
1991-1992Avellino[1]
1992-1993Torino
Squadre di club1
1992-1993Torino1 (0)
1993-1994Monza16 (0)
1994Lazio0 (0)
1994-1995Lecce20 (1)
1995Lazio0 (0)
1995-1996Avellino19 (0)
1996-1997Alessandria26 (3)
1997-1998Reggiana24 (1)
1998-1999Fidelis Andria17 (1)
1999-2000Reggiana18 (1)
2000-2001Lucchese28 (3)
2001-2002Vicenza28 (1)
2002-2003Chievo24 (4)
2003-2005Genoa19 (0)
2005-2006Cesena10 (0)
2006Ascoli3 (0)
2006-2007Alessandria18 (5)
Nazionale
1991Bandiera dell'Italia Italia U-173 (0)
1992-1993Bandiera dell'Italia Italia U-188 (0)
1994Bandiera dell'Italia Italia U-212 (0)
Carriera da allenatore
2008-2009CanaveseGiovanili
2009-2010JuventusEsordienti 98
2009-2011JuventusAllievi Reg.
2011-2013JuventusAllievi Naz.
2022-2023TorinoUnder 15
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 29 marzo 2017

Ivano Della Morte (Cirié, 13 ottobre 1974) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Per oltre un decennio è stato un giocatore professionista nel ruolo di centrocampista esterno.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Crebbe calcisticamente nel Torino, con il quale debuttò in Serie A appena diciottenne (in Torino-Pescara 3-1 del 28 febbraio 1993);[2] nelle stagione successiva passò al Monza, in Serie B. Risale a questo periodo il suo debutto con la Nazionale Under-21, per la quale scese in campo 2 volte. Retrocesso il Monza, il giovane Della Morte fu ingaggiato dalla Lazio con cui non ebbe mai occasione di scendere in campo: nelle stagioni successive passò al Lecce, con cui segnò il suo primo goal da professionista, poi all'Avellino. Vestì poi le maglie di Alessandria (Serie C1), Reggiana (B e C1) e la Fidelis Andria (Serie B).

Nell'estate 2000 passò alla Lucchese, con cui visse una delle annate più fortunate; ingaggiato dal L.R. Vicenza per la stagione 2001-2002, nel 2002-03 fu prestato dalla società biancorossa al ChievoVerona, nella stagione che segnò il suo ritorno in Serie A a dieci dall'esordio. Giocò ancora nel Genoa,[2] nel Cesena e nell'Ascoli, con cui disputò le ultime gare in A prima dell'ingaggio, da svincolato, dell'Alessandria, in Serie D, dove ha terminato la propria carriera agonistica al termine della stagione sportiva 2006-2007.

Vanta anche 14 presenze nelle nazionali giovanili, oltre a 28 (con 4 goal) in Serie A.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2007 abbandonò l'attività agonistica per intraprendere la carriera di allenatore, ottenendo il patentino da allenatore di base.

Nel 2008 si è seduto sulla panchina della prima squadra del Borgaro Torinese, nel campionato piemontese di Eccellenza, restandoci pochi mesi. Quindi nella stagione 2008-2009 è stato allenatore nel settore giovanile del Canavese.

Dopo essere stato il tecnico degli Allievi Regionali della Juventus, nella stagione 2011-2012 è stato promosso alla guida degli Allievi Nazionali.[3]

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2017 è responsabile del settore giovanile dell'Achmat Groznyj.[4]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Torino: 1991-1992

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Torino: 1992-1993

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nazionale in cifre - FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio
  2. ^ a b TOCCATA E FUGA -- Ivano Della Morte, in BLACK WHITE SKIN. URL consultato il 20 marzo 2018.
  3. ^ Programma giovanili 21/09/2012, su juventus.com (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  4. ^ Ivano Della Morte va in Russia:sarà dirigente del Terek Grozny (PDF) [collegamento interrotto], su regione.piemonte.it, il Canavese, 25 gennaio 2017. URL consultato il 30 gennaio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]