Irina Sanpiter

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Irina Sanpiter nel 1980 durante la lavorazione del film Bianco, rosso e Verdone

Irina Igorevna Sanpiter (in russo Ирина Игоревна Санпитер?; Mosca, 29 settembre 1957Roma, 4 febbraio 2018) è stata un'attrice sovietica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata il 29 settembre 1957[1][2] a Mosca, in URSS, studiò recitazione presso l'Accademia Ščepkin di arte drammatica[1] e scienze politiche, disciplina nella quale si laureò. Iniziò in patria la propria carriera d'attrice — prima di teatro e poi di cinema — prendendo parte a diversi corto e lungometraggi.

Giunse in Italia alla fine degli anni settanta quando Giorgio Arlorio[3], marito di sua zia Ludmila Blat, le regalò un viaggio a Roma[2]. La prima partecipazione in un film italiano, in qualità di comparsa, risale al 1979 in Mani di velluto[4]. L'anno successivo, ancora non accreditata, apparve in un lavoro di Ettore Scola (La terrazza).

Nel 1980 fu provinata da Sergio Leone e inclusa inaspettatamente nel cast di Bianco, rosso e Verdone: si era presentata alla produzione del film per riavere le uniche due fotografie che aveva portato con sé dall'Unione Sovietica e che aveva proposto al casting senza essere scelta[2]; ottenne il ruolo per il quale in Italia divenne famosa, quello di Magda, la moglie di Furio, interpretato dallo stesso regista Carlo Verdone. Non parlando italiano, nell'occasione Sanpiter fu doppiata con forte accento torinese da Solvejg D'Assunta[2]. Nello stesso anno interpretò la parte di Amalia in Lacrime napulitane di Ciro Ippolito.

Nel 1984, a seguito di un rigonfiamento al collo, scoprì un linfoma che la costrinse all'abbandono dell'attività cinematografica a causa dell'indebolimento e alle continue trasfusioni di sangue cui doveva sottoporsi[2]. Fu attiva in seguito come cantante, attività che smise negli anni novanta dopo il matrimonio con il promoter Toni Evangelisti, insieme al quale divenne organizzatrice di concerti[3].

Ricoverata da tempo al Policlinico Umberto I di Roma, Sanpiter morì il 4 febbraio 2018 a causa di una recrudescenza del linfoma contro cui aveva combattuto nei trentaquattro anni precedenti. Riposa nel cimitero Flaminio di Roma[5].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Kuliscioff, un episodio (1981)[8]
  • I ragazzi di celluloide, 2 episodi (1981)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (RU) Irina Sanpiter, su kino-teatr.ru. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  2. ^ a b c d e Alessandro Dell'Orto, Magda mi ha schiacciata. Non ce la facevo piùùù…, in Libero, 9 maggio 2011. URL consultato il 4 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  3. ^ a b Maria Luisa Agnese, Morta la «Magda» di Verdone, Irina Sanpiter, in Corriere della Sera, 4 febbraio 2018. URL consultato il 9 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2018).
  4. ^ Lorenzo Di Palma, Morta l’attrice Irina Sanpiter, era Magda in «Bianco, Rosso e Verdone», in TV Sorrisi e Canzoni, 4 febbraio 2018. URL consultato l'8 febbraio 2018.
  5. ^ Carlo Verdone era l'unico tra i personaggi noti a presenziare ai funerali di Irina Sanpiter, la Magda di “Rosso, Bianco e Verdone” Addio Magda, la moglie di Furio, adnkronos, 4 febbraio 2018. URL consultato il 4 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2018).
  6. ^ a b Non accreditata
  7. ^ Accreditata come Irina Saint Peter
  8. ^ Accreditata come Irina Sanpeter

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN12103416 · ISNI (EN0000 0000 4543 0128 · LCCN (ENno2007154552 · WorldCat Identities (ENlccn-no2007154552