Incidente dell'Ilyushin Il-62 di Chosonminhang del 1983

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Incidente dell'Ilyushin Il-62 di Chosonminhang del 1983
P-889, l'Il-62 di Chosonminhang (nome attuale Air Koryo) coinvolto nell'incidente.
Data1 luglio 1983
TipoVolo controllato contro il suolo causato da errore del pilota
LuogoVicino a Labé
StatoBandiera della Guinea Guinea
Coordinate11°19′00″N 12°17′00″W / 11.316667°N 12.283333°W11.316667; -12.283333
Tipo di aeromobileIlyushin Il-62M
OperatoreChosonminhang
Numero di registrazioneP-889
PartenzaAeroporto di Sunan, Pyongyang, Corea del Nord
Scalo intermedioAeroporto Internazionale di Kabul, Kabul, Afghanistan
Scalo prima dell'eventoAeroporto Internazionale del Cairo, Il Cairo, Egitto
DestinazioneAeroporto Internazionale di Conakry, Conakry, Guinea
Occupanti23
Passeggeri17
Equipaggio6
Vittime23
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Guinea
Incidente dell'Ilyushin Il-62 di Chosonminhang del 1983
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L'incidente dell'Il-62 di Chosonminhang del 1983 si verificò il 1º luglio 1983, quando un Ilyushin Il-62M affiliato alla compagnia di bandiera aerea della Corea del Nord Air Koryo, all'epoca nota come Chosonminhang, si schiantò sul terreno montuoso in Guinea, nell'Africa occidentale. Tutte le 23 persone a bordo persero la vita. L'aereo stava volando da Pyongyang con materiali da costruzione e numerosi lavoratori in vista del vertice dell'Organizzazione dell'Unità Africana del 1984, tenutasi l'anno successivo. Rimane il peggior incidente aereo nella storia della Guinea e la decima perdita operativa di un Il-62 dalla sua introduzione.[1]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il P-889 era un Ilyushin Il-62M di fabbricazione sovietica prodotto dall'impianto aeronautico di Kazan' all'inizio del 1981. Fu venduto alla Chosonminhang (ora Air Koryo) lo stesso anno. Ad eccezione di un decollo interrotto nel 1982 a causa di un portello di carico apertosi inavvertitamente, l'aereo non aveva subito alcun incidente.[2]

Il volo[modifica | modifica wikitesto]

Il 1 luglio 1983 il P-889 stava trasportando del materiale edile, oltre a diversi operai edili e tecnici, da Pyongyang, in Corea del Nord, per completare i lavori su una sala in vista del ventesimo vertice dell'Organizzazione dell'Unità Africana che si sarebbe tenuto a Conakry, in Guinea, nel maggio 1984.[3][4] Il P-889 compì due fermate intermedie sulla strada per la Guinea, fermandosi a Kabul e al Cairo per rifornirsi di carburante.

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

L'Ilyushin si schiantò nella regione dell'altopiano guineano di Futa Jalon, vicino alla città di Labé, 160 miglia a nord-ovest dell'Aeroporto Internazionale di Conakry. Tutti i 23 occupanti a bordo rimasero uccisi. Costituì il primo incidente mortale di Chosonminhang (il primo noto). La notizia dell'incidente si diffuse a rilento per via delle difficoltà nel raggiungere il luogo dell'incidente.[5] Sebbene la causa dell'incidente non sia mai stata resa pubblica, si sospetta un errore del pilota aggravato dalla fatica.[6]

Una delegazione di alto livello di funzionari del governo guineano si recò in Corea del Nord poco dopo l'incidente per porgere le condoglianze ufficiali a Kim Il-sung.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Ilyushin 62M P-889 Labé, su Aviation Safety Network >, 1º luglio 1983. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  2. ^ (RU) Ильюшин Ил-62М Бортовой №: 889, su russianplanes.net. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  3. ^ 1984 Britannica Book of the Year, Encyclopaedia Britannica, 1984, ISBN 9780852294178.
  4. ^ Mohamed Saliou Camara, His Master's Voice: Mass Communication and Single-party Politics in Guinea Under Sékou Touré, Africa World Press, 2005, pp. 121–, ISBN 978-1-59221-306-1.
  5. ^ UPI, AROUND THE WORLD; 23 Killed in Guinea Crash Of a North Korean Plane, su NYTimes.com, 6 luglio 1983. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  6. ^ Charles Kennedy, Air Koryo North Korea's Connection to the World, su Airways Magazine, 16 giugno 2016. URL consultato il 26 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  7. ^ Memories of an African Student Forced to Study in North Korea During the 1980s, su freekorea.us, 28 maggio 2009. URL consultato il 26 gennaio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]