Incidente aereo di Mazerolles del 26 agosto 1938
Incidente aereo di Mazerolles del 26 agosto 1938 | |
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Tipo di evento | Incidente |
Data | 26 agosto 1938 |
Luogo | Mazerolles |
Stato | Francia |
Tipo di aeromobile | Potez 540 |
Operatore | Armée de l'air |
Partenza | Aeroporto di Pau |
Equipaggio | 4 |
Vittime | 4 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
dati estratti da Navigation tragique[1] | |
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Il 26 agosto 1938 un bombardiere Potez 540 della 36ème Escadre de reconnaissance precipitò a Mazerolles durante la fase di atterraggio di emergenza, con la morte di tutti e quattro i membri dell'equipaggio.
L'incidente[modifica | modifica wikitesto]
Alle 20:30 del 26 agosto 1938 13 bimotori da bombardamento e ricognizione Potez 540 del Groupe de reconnaissance II/36 (36ème Escadre de reconnaissance) decollarono dall'aeroporto di Pau per una missione di addestramento alla navigazione.[1] Alle ore 20 le condizioni meteorologiche erano buone, ma peggiorarono rapidamente.[1] I bombardieri dovevano effettuare una missione di addestramento alla navigazione notturna sul percorso Pau-Bordeaux-Tolosa, con ricognizione dell'attività ferroviaria.[1] Mentre erano in volo i messaggi radio trasmessi agli aerei segnalarono il mutamento delle condizioni atmosferiche, con il rapido peggioramento della visibilità, e i bombardieri cercarono di rientrare alla base di partenza.[1] L'aereo del comandante Louchard, che volava senza visibilità a 250 m, scese a una quota inferiore uscendo dalla nebbia e quando vide le luci della strada che arrivava da Bordeaux riuscì ad atterrare alle 01:15.[1]
Il tenente colonnello Charles Marie Fernand Cornillon, comandante della 36ème Escadre de reconnaissance, notò, a 800 m di altitudine, le lunghe strisce longitudinali parallele al gave (corso d’acqua a regime torrentizio nei Pirenei), il piccolo fiume che passava vicino al campo d'aviazione.[1] Un corridoio tra due strisce di terreno gli permise di vedere le luci a terra e atterrò alle 00:30.[1] Il comandante Héraud sorvolò il campo d'aviazione alle 23:07, da uno squarcio poté vedere chiaramente le luci di sud-est del campo così come il faro, ma il resto della pista era coperto nebbia, deviò quindi verso Tolosa dove atterrò senza problemi.[1][2]
La escadrille di 4 Potez 540 di cui faceva parte il Potez 540 n.136 doveva decollare per suddividersi in due coppie: due aerei dovevano coprire la rotta Pau–Lione–Pau; gli altri due il percorso Pau–Istres–Pau.[3] Alle 18:00, poco prima del decollo, vi fu la riunione degli equipaggio vicino agli hangar dell'Eiffel.[3] Sotto la direzione dell'A/C Lartigue, direttore dell'hangar, gli aerei furono portati fuori per il rifornimento alla pompa del carburante.[3] Nel corso del rientro due aerei della pattuglia virarono per atterrare a Tolosa, mentre gli altri due andarono in avvicinamento all'aeroporto di Pau.[3]
Il Potez 540 n. 136 era pilotato dal comandante Jean Baptiste Bes, un ufficiale veterano,[N 1] mentre gli altri membri dell'equipaggio erano il maresciallo capo Jean Blanc, il capitano navigatore Henry Jacques Marie Prosper Verrier, e il radiotelegrafista sergente André Charles Marie Josset.[3] Volando nell'oscurità, il comandante Bes sorvolò il campo d'aviazione, e poi il villaggio di Mazerolles (Pirenei Atlantici).[3] Girò in tondo attorno al villaggio, con i motori al minimo, alla ricerca di un posto per atterrare ma, alle 23:52[N 2] l'aereo si schiantò contro a zona boschiva vicino a Momas, non lontano da un mulino.[2] L'ala destra colpì un albero, quindi la fusoliera urtò una quercia, per finire in uno stagno dopo aver sradicato quattro querce.[2] L'aereo prese subito fuoco, e i residenti del villaggio, svegliati dall'esplosione, cercarono di soccorrere gli sfortunati aviatori senza successo.[3] Detriti del Potez vennero rinvenuto a più di 70 m dal luogo dell'impatto.[2]
Il secondo aereo, il Potez 540 n. 52, precipitò a Montardon, con la perdita di tutto l'equipaggio.[2]
Il rapporto finale redatto all'epoca dalla Gendarmerie nationale di si concluse con la seguente frase: I due incidenti sono dovuti alle condizioni atmosferiche sfavorevoli.[2] I due incidenti, avvenuti quasi contemporaneamente, ebbero un forte risalto sulla stampa, andando sulla prima pagina di molti giornali.[2] Il prefetto, il capo gabinetto e un commissario speciale ispezionarono i relitti dei due aerei.[2] Una cerimonia funebre ebbe luogo nella chiesa di San-Martin-de-Pau, vicino al Boulevard des Pyrénées, alla presenza del vescovo di Bayonne, monsignor Henri Jean Houbaut, è fu celebrata dall'abate Loustau, veterano di guerra, mentre l'omelia fu tenuta da padre Benjamen Bordachar, ex cappellano militare volontario e superiore del collegio di Bétharram.[4]
I relitti dei due aerei furono successivamente recuperati e demoliti.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bes era rimasto seriamente ferito nel 1926 da una pallottola al petto, durante la rivolta di Drusi, nel Levante. Assegnato in qualità di osservatore dall'aeroplano al 39° Reggimento d'aviazione fu portato indietro dal suo pilota seriamente ferito, sopravvisse e rimase quasi due anni in convalescenza prima di superare il suo esame di pilotaggio nel maggio 1929.
- ^ L'ora fu dedotta da un orologio rotto trovato sul corpo di uno dei membri equipaggio, che si era fermato all'ora dello schianto.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Jean-Louis Coroller e Michel Ledet, Les Avions Potez, Éditions Lela Presse, 2008.
- (FR) Raymond Danel e Jean Cuny, L'aviation française de bombardement et de renseignement 1918-1940 (Docavia n°12), Angers, Editions Larivière, 1980.
- (FR) Stéphane Demilly, Sylvain Champonnois e Roland Potez, Henry Potez: Une aventure industrielle, Privat, 2016, ISBN non esistente.
- Periodici
- (FR) Gilles Collaveri, Navigation tragique, in Le Fana de l'Aviation, n. 611, Paris, Éditions Lariviére, octobre 2020, pp. 32-36, ISSN 0757-4159 .
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Potez 540 n.52, su Aerosteles. URL consultato il 2 gennaio 2024.
- (FR) Accidents aériens du 26 Août 1938: Montardon et Mazerolles 2/3, su Aviation Memorial. URL consultato il 3 gennaio 2024.
- (FR) Accidents aériens du 26 Août 1938: Montardon et Mazerolles 3/3, su Aviation Memorial. URL consultato il 3 gennaio 2024.