Gilbert Favre

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Gilbert Favre
NazionalitàBandiera della Svizzera Svizzera
GenereFolk
Nueva Canción Chilena
Periodo di attività musicaleanni 1960 – 1998
Strumentoclarinetto, quena
GruppiLos Jairas
Album pubblicati8

Gilbert Favre, noto anche con lo pseudonimo di El Gringo[1] (19 novembre 1936Russin, 12 dicembre 1998[1]), è stato un flautista e antropologo svizzero, originario della Svizzera romanda.

Amante del jazz e suonatore di clarinetto e quena, è stato membro fondatore del gruppo boliviano Los Jairas, in cui suonò la quena. Durante gli anni sessanta è stato amante di Violeta Parra, che a lui dedicò il brano Run Run se fué pa'l norte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni sessanta soggiornò in Cile e Bolivia dove si dedicò a esplorare la cultura e il folklore sudamericani. Il fatto che un europeo si interessasse alla musica boliviana in quei tempi, fu probabilmente uno dei fattori di promozione della musica boliviana nel mondo[2], anche grazie a una tournée che Los Jairas svolsero in Europa. Los Jairas divennero un vero fenomeno musicale dopo la vittoria al primo festival della canzone boliviana. In seguito nacquero altri gruppi altrettanto importanti come Los Masis.

Una delle poche interviste a Favre è stata realizzata per il quotidiano El Diario e viene pubblicata nel giugno del 1967. In questa occasione si espresse come membro de Los Jairas e parlò del carattere della musica boliviana:

«[...] l'essenza estetica del folklore boliviano non ha niente a che vedere con le abituali jaranas. Gli elementi della bellezza che formano la musica boliviana contengono in sé un mondo gerarchico, una sostanza atemporale e il genuino profumo che caratterizza la bellezza pura, senza alterazioni. Le università, la radio ed il teatro saranno gli scenari delle nostre azioni.[2]»

Nel 1960 Favre incontra Violeta Parra di cui si innamora. Il loro rapporto fu turbolento, appassionato e tragico: lei aveva un carattere passionale, forte ma fragile allo stesso tempo, era depressa a causa di un'infanzia e una vita difficile, lui era un donnaiolo ed era più giovane di lei.[3] Nel 1966 Favre e la Parra si separano e nel 1967 Violeta si suiciderà. Favre ha ispirato a Violeta le canzoni Run Run se fue pa'l norte e Gracias a la vida[1] oltre a Volver a los diecisiete e altre.

Lasciata Violeta Parra, Favre sposa Indiana in Bolivia con cui ha i figli Patrick e Christian. Ritorna con lei in Europa e si installa in Dordogna, in Francia. Favre e Indiana divorzieranno. In seguito si risposa con Barbara Erskine, una giornalista statunitense del New York Times incontrata a Parigi. Si trasferiscono a Russin a Ginevra in Svizzera, dove Favre morirà nel 1998 all'età di 62 anni[1].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • Folklore (con Alfredo Dominguez ed Ernesto Cavour)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1970 - Senõra Chichera/La pastora (con Alfredo Dominguez ed Ernesto Cavour)

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (FR) Mort du musicien Gilbert Favre, in Libération, 22 dicembre 1998. URL consultato il 10 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2018).
  2. ^ a b (ES) Elías Blanco, Gilbert Favre, el orgullo de la quena (PDF), in Archivo Chile, 2008.
  3. ^ (ES) Mónica Oblitas, La peña Naira de Pepe Ballón, su ¡Oh!, Los Tiempos, 5 novembre 2006. URL consultato il 3 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2008).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Leticia F. de Perelman, Los Jairas realizarán una gira..., in El Diario, 25 giugno 1967, p. 6.
  • (ES) Una noche de Folklore en Naira, in Rev. Cultura Boliviana, n. 31, Oruro, settembre 1968, p. 8.
  • (ES) G. Arauz, Una charla con Pepe Ballón. Galería Naira..., in LR/Ventana, 16 maggio 1993, p. 1213.
  • (ES) La mítica Peña Naira..., in La Prensa, 14b, Funcación La Plata La Música, 27 marzo 2005, p. 79.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7586336 · ISNI (EN0000 0000 0277 1010 · Europeana agent/base/163337 · BNF (FRcb140173233 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-7586336