Hugo Arévalo

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Hugo Arévalo
NazionalitàBandiera del Cile Cile
GenereFolk
Nueva Canción Chilena[1]
Periodo di attività musicaleanni sessanta – in attività
Strumentochitarra, guitarrón, voce
EtichettaOdeon, I Dischi Dello Zodiaco, Cetra
Album pubblicati9
Studio9

Hugo Arévalo (Villa Alegre, 1940[1]) è un cantautore, chitarrista e regista televisivo cileno, marito di Charo Cofré con cui ha collaborato attivamente a livello musicale e audiovisivo.

Come musicista o nell'ambito audiovisivo, Hugo Arévalo ha contributio a vari momenti fondamentali della storia musicale del Cile. È stato tra i primi ad aver inciso il guitarrón cileno, ha fatto attivamente parte della peña de los Parra, è stato tra i pionieri del videoclip nel suo paese e durante l'esilio è stato una delle principali voci della protesta contro la dittatura.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hugo Arévalo è nato nella località cilena agricola Villa Alegre nel 1940.[1] Una volta laureatosi come professore, nel 1958 si trasferisce a Concepción, dove lavora come giornalista e sceneggiatore teatrale.[1] Qui opera all'interno dell'Università assieme a Patricio Manns, all'interno di un progetto televisivo di breve durata. Nel 1960 si trasferisce a Santiago del Cile, dove lavora come cameraman per l'emittente Canal 13.[1]

Durante gli anni sessanta frequenta la Peña de los Parra dove suona la chitarra, uno strumento che suonava fin da bambino, facendo parte di diversi gruppi musicali di ambito folk. Incoraggiato da Ángel Parra a riprendere la sua carriera, incide un album della serie El folklore de Chile dell'etichetta Odeon con il guitarrón cileno. Nello stesso periodo, alla Peña Chile Ríe y Canta, conosce quella che sarà destinata a diventare sua moglie, la cantante Charo Cofré.[1]

Divenuto parte di questa peña, vince una borsa di studio in Scozia per studiare direzione e produzione, trasferendosi così a Glasgow nel 1971, dove crea la canción filmada, di fatto una delle prime forme di videoclip.[1] Nel 1971 filma così la canzone La lavandera di Violeta Parra, cantata dalla moglie Charo Cofré, realizzando quello che viene considerato uno tra i primi videoclip cileni.[1] Ritornato in Cile l'anno seguente, ritorna a lavorare per Canal 13, dove realizza una serie di documentari e di videoclip, invitando molti artisti dell'ambito della Nueva Canción Chilena a esibirsi dal vivo e registrando canción filmada per Víctor Jara, Patricio Manns, i Quilapayún, Margot Loyola e Pedro Messone, tra i tanti.[1]

Dopo il colpo di stato del 1973 Hugo Arévalo e Charo Cofré vanno in esilio insieme, proseguendo la loro attività musicale e televisiva. In seguito al rientro in Cile, i due prendono dimora a Isla Negra, dove gestiscono il ristorante "La Candela" e continuano l'attività musicale.[1]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (ES) Jorge Leiva, Hugo Arévalo, su MusicaPopular.cl. URL consultato l'11 ottobre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]