Francis Napier, X lord Napier

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Francis Napier
Francis Napier, X lord Napier, in un ritratto d'epoca eseguito da George Frederic Watts

Viceré d'India
Formalmente
Durata mandato24 febbraio 1872 –
3 marzo 1872
MonarcaVittoria
PredecessoreSir John Strachey
SuccessoreThomas Baring, lord Northbrook

Governatore della Presidenza di Madras
Durata mandato27 marzo 1866 –
19 febbraio 1872
MonarcaVittoria
PredecessoreSir William Thomas Denison
SuccessoreAlexander John Arbuthnot
Formalmente

Dati generali
Suffisso onorificoLord Napier

Francis Napier, X lord Napier, I barone Ettrick (Lauder, 15 settembre 1819Firenze, 19 dicembre 1898), è stato un politico, diplomatico e nobile britannico.

Noto poliglotta, fu ambasciatore inglese presso gli Stati Uniti dal 1857 al 1859, presso i Paesi Bassi dal 1859 al 1860, presso la Russia 1861 al 1864, presso la Prussia dal 1864 al 1866 e fu infine governatore di Madras dal 1866 al 1872. Fu viceré d'India provvisorio tra febbraio e marzo del 1872.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni e l'educazione[modifica | modifica wikitesto]

Francis Napier nacque il 15 settembre 1819, figlio primogenito di William John Napier, IX lord Napier di Merchistoun e di sua moglie, Elizabeth Cochrane-Johnstone. Venne alla luce al castello di Thirlestane, nel Selkirkshire.

Napier venne educato privatamente e poi frequentò un istituto nel ducato di Sassonia-Meiningen. Entrò quindi nel Trinity College di Cambridge nel 1835 ma non completò i propri studi. Ad ogni modo, approfondì notevolmente lo studio delle lingue straniere sotto la guida del reverendo Walter Patterson. Napier divenne X lord Napier alla morte di suo padre, l'11 ottobre 1834.

La carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Per le sue conoscenze, senza riguardo ai suoi studi, Napier venne destinato quanto prima all'ambasciata inglese a Vienna e poi a Costantinopoli, dove venne nominato attaché. Nel 1848, Napier venne nominato segretario della legazione inglese a Napoli. Fu ambasciatore pro tempore per diciotto mesi a Napoli, durante la rivoluzione siciliana del 1848.

Dopo la sua esperienza a Napoli, trovò il tempo di pubblicare un libro su diversi pittori contemporanei della città partenopea.[1] Nella prefazione dell'opera scriveva:

«Fu la fortuna dell'autore avere un incarico diplomatico alla corte di Napoli durante un periodo in cui i passatempi in città venivano scardinati dall'illusione dei cambiamenti politici. [...] Per questo motivo l'autore si sentì ristorato nel condurre degli studi sulle arti locali.»

La conduzione degli affari all'ambasceria di Napoli da parte di Napier impressionarono positivamente l'allora segretario di stato per gli affari esteri, lord Palmerston, il quale lo pose all'ambasciata inglese a San Pietroburgo, lasciando che egli divenisse amico dello zar Alessandro II di Russia. Dal 1857 al 1859, Napier venne nominato inviato straordinario e ministro plenipotenziario negli Stati Uniti. Il suo incarico a Washington fu controverso. L'abolizionista Charles Sumner ed elementi dei nordisti fecero pressione sull'ambasciatore inglese perché lo accusarono di essere favorevole agli schiavisti. Ancora più dannoso agli occhi del governo inglese fu in realtà la voce che circolava che l'ambasciatore avesse dichiarato in alcune conversazioni che la Gran Bretagna si era detta disposta a riconoscere la Dottrina Monroe, mentre tutto il governo la ripudiava. Critiche dagli affari esteri lo costrinsero a rientrare in patria dove gli venne assegnata l'ambasciata presso i Paesi Bassi, incarico importante ma certamente meno prestigioso e delicato di quello presso gli Stati Uniti.[2] Napier prestò servizio come ambasciatore in Olanda dal 1859 al 1861, venendo poi trasferito in Prussia dal 1864 al 1866. Venne quindi nominto governatore di Madras, in India, nel 1866, rimanendo in carica sino al 1872.

Governatore di Madras[modifica | modifica wikitesto]

Il Napier Bridge a Chennai

Non appena Napier fu giunto a Madras come nuovo governatore, dovette confrontarsi con una terribile carestia che colpì il distretto di Ganjam, servendosi per tale scopo di Florence Nightingale che aveva conosciuto a Costantinopoli. Napier si batté per la realizzazione di canali per l'irrigazione e per la costruzione della diga di Pennar, della diga di Rushikulya e della diga di Mullaperiyar.

Pur avendo incontrato l'ostilità di alcuni viceré per questioni di natura finanziaria durante il suo periodo come governatore, Napier risolse le dispute in maniera amichevole per le relazioni che egli ebbe in particolare con sir John Lawrence e col suo successore, Richard Bourke, VI conte di Mayo. Quando il conte di Mayo venne assassinato dagli Andamani l'8 febbraio 1872, Napier venne designato quale viceré provvisorio d'India prima dell'arrivo del successore, lord Northbrook. Per il grande lavoro svolto a Madras, Napier venne creato al titolo di barone Ettrick di Ettrick nella parìa del Regno Unito.[3]

Nel 1869, Napier avviò la costruzione del Napier Bridge sul fiume Coovum, nel Chennai.[4] Il Napier Park nel Chennai[5] ed il Napier Museum a Trivandrum, Travancore, vennero dedicati alla sua memoria. Tra il 1866 ed il 1872,[6] restaurò parzialmente il Thirumalai Nayakkar Mahal, il quale era stato in parte demolito dal nipote di King Thirumalai Nayak.

Donò del denaro allo Stanley Medical College Hospital di Chennai per la costruzione di un reparto di chirurgia che portò il suo nome.

Gli ultimi anni e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del suo periodo come viceré provvisorio d'India, Napier tornò nel Regno Unito come presidente della Social Science Association nelle riunioni a Plymouth ed a Glasgow nell'ottobre del 1874.[7] Durante questo periodo fu inoltre membro della London School Board.[7]

Lord Napier fu presidente della Napier Commission[7] che operò dal 1883 al 1884 per conto del governo inglese.

Morì a Firenze il 19 dicembre 1898 all'età di 79 anni.[7]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Napier sposò Anne Jane Charlotte (1824–1911) il 2 settembre 1845. La coppia ebbe quattro figli maschi.[8]

  • William Napier, XI lord Napier (1846–1913)
  • John Scott (1848–1928), colonnello
  • R. N. Basil (1850–1874), tenente di vascello
  • Mark Francis (1852–1919), politico

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
William Napier, VII lord Napier Francis Napier, VI lord Napier  
 
lady Henrietta Hope  
Francis Napier, VIII lord Napier  
hon. Marie Anne Cathcart Charles Cathcart, VIII lord Cathcart  
 
Marion Shaw  
William Napier, IX lord Napier  
sir John Clavering sir James Clavering, VI baronetto  
 
Catharine Yorke  
Maria Margaret Clavering  
lady Diana West John West, I conte De La Warr  
 
lady Charlotte MacCarthy  
Francis Napier, X lord Napier  
Thomas Cochrane, VIII conte di Dundonald William Cochrane  
 
lady Mary Bruce  
hon. Andrew Cochrane-Johnstone  
Jane Stuart Archibald Stuart  
 
Elizabeth Myrton  
Eliza Cochrane-Johnstone  
James Hope-Johnstone, III conte di Hopetoun John Hope, II conte di Hopetoun  
 
lady Anne Ogilvy  
lady Georgiana Hope-Johnstone  
lady Elizabeth Carnegie George Carnegie, VI conte di Northesk  
 
lady Anne Leslie  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Cardo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lord Francis Napier, Notes on Modern Painting at Naples., West Strand, London, John W. Parker and Son, 1855, pp. I.
  2. ^ Brian Jenkins, Lord Lyons, A Diplomat in An Age of Nationalism and War, McGill-Queen's University Press, 2014, pp. 85–89.
  3. ^ GREAT BRITAIN.; The American Squadron Protest of English Catholics Against Italy's Coorse to the Pope-Governor-General of India (PDF), in The New York Times, London, 17 luglio 1872.
  4. ^ Special lighting on Napier Bridge, in The Hindu, Chennai, 29 luglio 2010.
  5. ^ Illustrated guide to the South Indian Railway: including the Mayavaram-Mutupet, and Peralam-Karaikkal railways, Higginbotham's, 1900, pp. 18.
  6. ^ Archived copy, su madurai.tn.nic.in. URL consultato il 26 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2012).
  7. ^ a b c d BARON NAPIER IS DEAD.; He Was at One Time British Minister to This Country. (PDF), in The New York Times, 19 dicembre 1898.
  8. ^ The Royal Household in Scotland, in Burke's Landed Gentry of Scotland, Burke's Peerage, p. 1104.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti d'America Successore
John Crampton, II baronetto 1857-1859 Richard Lyons, I visconte Lyons
Predecessore Ambasciatore del Regno Unito nei Paesi Bassi Successore
Ralph Abercromby, II barone Dunfermline 1859-1860 Andrew Buchanan, I baronetto
Predecessore Ambasciatore del Regno Unito in Russia Successore
John Crampton, II baronetto 1860-1864 Andrew Buchanan, I baronetto
Predecessore Ambasciatore del Regno Unito in Prussia Successore
Andrew Buchanan, I baronetto 1864-1866 Augustus Loftus
Predecessore Governatore di Madras Successore
Sir William Denison 1866-1872 Alexander John Arbuthnot
Predecessore Viceré d'India
Formalmente
Successore
Sir John Strachey 1872 Thomas Baring, I conte di Northbrook
Viceré
Predecessore Lord Napier Successore
William Napier, IX lord Napier 1834-1898 William Napier, XI lord Napier
Predecessore Barone Ettrick Successore
Titolo inesistente 1872-1898 William Napier, XI lord Napier
Controllo di autoritàVIAF (EN35237043 · ISNI (EN0000 0000 7850 9609 · CERL cnp01088161 · LCCN (ENn93061382 · GND (DE117547255 · BNF (FRcb160261275 (data) · J9U (ENHE987008817271605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n93061382
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