Dominique Rolin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dominique Rolin

Dominique Rolin (Bruxelles, 22 maggio 1913Parigi, 15 maggio 2012) è stata una scrittrice belga.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dominique Rolin nasce a Bruxelles il 22 maggio 1913[1] in una famiglia di letterati (padre direttore della biblioteca del ministero della giustizia e madre professoressa figlia dello scrittore Léon Cladel)[2].

Dopo il divorzio dei genitori (esperienza che influenzerà la sua produzione letteraria), compie studi da bibliotecaria[3] prima di esordire nel 1932 con il romanzo breve Repas de famille, ma ottiene una certa notorietà solo dieci anni dopo con il romanzo Marais, accolto favorevolmente da Max Jacob e Jean Cocteau[4].

Nel 1937 sposa il poeta Hubert Mottart[5] dal quale ha una figlia, Christine, ma i due si separano pochi anni dopo[6].

Lasciato definitivamente il Belgio per la Francia nel 1946, si trasferisce a Parigi dove lavora alla rivista "Nouvelles littéraires" e sposa nel 1955 il pittore e scultore Bernard Milleret che muore due anni dopo[7].

Autrice di numerosi romanzi, nel 1952 vince il Prix Femina con La morte in festa[8] e nel 1994 il Grand Prix national des lettres alla carriera[9].

Celebre anche per la relazione extraconiugale con lo scrittore Philippe Sollers[10], muore a Parigi il 15 maggio 2012 una settimana prima del compimento dei 99 anni[11].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Repas de famille (1932)
  • Les Pieds d’argile (1935)
  • La Peur (1936)
  • Marais (1942)
  • Anne la bien-aimée (1944)
  • Les deux sœurs (1946)
  • Moi qui ne suis qu'amour (1948)
  • La morte in festa (Le Souffle, 1952), Milano, Marvimo, 1953 traduzione di Pino Mensi
  • Les Quatre coins (1954)
  • Le Gardien (1955)
  • Artémis (1958)
  • Le Lit (1960)
  • Maintenant (1967)
  • Carnet de Cannes (1967)
  • Le Corps (1969)
  • Les Éclairs (1971)
  • Lettre au vieil homme (1973)
  • L'arrabbiato (L'Enragé, 1978), Rimini, Panozzo, 1992 traduzione di Elena Ricci
  • L'Infini chez soi (1980)
  • L'Enfant-roi (1986)
  • Trent'anni di folle amore (Trente ans d’amour fou, 1988), Palermo, ILA Palma - Roma, Edizioni associate, 1996 traduzione di Denise Jacobs ISBN 88-7704-222-2.
  • Vingt chambres d’hôtel (1990)
  • Bruges la vive (1990)
  • L'Accoudoir (1996)
  • La Rénovation (1998)
  • Journal amoureux (2000)
  • Le Futur immédiat (2001)
  • Plaisirs (2001)
  • Lettre à Lise (2003)

Adattamenti cinematografici[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pagina dedicata all'autrice, su britannica.com. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  2. ^ (FR) René de Ceccatty, Dominique Rolin, écrivaine de l'infini amoureux, est morte, su lemonde.fr, 15 maggio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  3. ^ (FR) Dominique Rolin, auteure du Souffle, est morte, su lexpress.fr, 16 maggio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  4. ^ (FR) Biographie de Dominique Rolin, su franceculture.fr. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  5. ^ (FR) Cenni biografici, su thyssens.com. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  6. ^ (FR) Astrid Eliard, Dominique Rolin est morte, su lefigaro.fr, 15 maggio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  7. ^ (FR) Biografia della scrittrice, su arllfb.be. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  8. ^ (FR) Le Prix Femina à Madame Dominique Rolin, su ina.fr. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  9. ^ (FR) Sabine Audrerie, Dominique Rolin, l’empreinte des souvenirs, su la-croix.com, 16 maggio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  10. ^ (FR) Fabrice Gabriel, « Lettres à Dominique Rolin (1981-2008) », de Philippe Sollers : le désir et la poursuite du tout, su lemonde.fr, 12 dicembre 2019. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  11. ^ Dominique Rolin, tra Sollers e la Kristeva, su ricerca.repubblica.it, 16 maggio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4936015 · ISNI (EN0000 0001 0864 3746 · SBN BVEV012760 · LCCN (ENn50048206 · GND (DE118837907 · BNF (FRcb119224403 (data) · J9U (ENHE987007267138805171 · CONOR.SI (SL40560227 · WorldCat Identities (ENlccn-n50048206