Colle della Lombarda

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Colle della Lombarda
Un cippo di confine che segna la frontiera franco-italiana, nei pressi del Colle della Lombarda
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
Regione  Piemonte
  Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Provincia  Cuneo
Alpi Marittime
Località collegateVinadio
Isola
Altitudine2 350 m s.l.m.
Coordinate44°12′08.64″N 7°09′01.08″E / 44.2024°N 7.1503°E44.2024; 7.1503
Altri nomi e significatiCol de la Lombarde (FR)
Infrastruttura Strada asfaltata
Pendenza massima14%
Lunghezza21,7 km
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Colle della Lombarda
Colle della Lombarda

Il Colle della Lombarda (Col de la Lombarde in francese) è un valico alpino delle Alpi Marittime, posto a 2.351 m s.l.m.[1] sul confine tra Italia e Francia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sul versante italiano si incontra lungo l'ascesa il Santuario di Sant'Anna, il santuario più elevato d'Europa, mentre sul versante francese si trova la stazione sciistica di Isola 2000. Dal colle si può raggiungere la vicina Cima della Lombarda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti di costruzioni militari nei pressi del colle.

Fino al dopoguerra la strada, oltrepassato il colle, terminava circa all'altezza dell'attuale Isola 2000, non permettendo di raggiungere la Francia; questo perché fino al 1947 l'alta val di Ciastiglione, compresa la zona degli attuali impianti sciistici, apparteneva all'Italia e al comune di Vinadio. Dopo il passaggio della zona alla Francia, i francesi realizzarono il resto della strada anche in funzione della costruzione della stazione sciistica (1971), aprendo così la comunicazione stradale tra Italia e Francia attraverso il colle.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

L'ascesa al colle costituisce una delle più suggestive salite delle Alpi. La salita dal lato italiano è lunga 21.7 km con una pendenza media del 6.8% ed una massima del 14%.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV., Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 320.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]