Celio Film

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Celio Film
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione15 marzo 1912 a Roma
Fondata daGioacchino Mecheri, Alberto Del Gallo di Roccagiovane, Baldassarre Negroni
Chiusura1920
Settorecinematografia
Prodottiproduzione e distribuzione di film

La Celio Film fu una casa di produzione cinematografica italiana attiva all'epoca del muto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu fondata a Roma il 15 marzo 1912 come Società Celio Film da tre soci, l'avvocato Gioacchino Mecheri, il marchese Alberto Del Gallo di Roccagiovane e il regista Baldassarre Negroni, con capitale sociale di lire 100.000. Il nome della casa trasse origine dall'omonimo colle romano, ossia il Celio, dove sorsero sede e teatri di posa in via SS. Giovanni e Paolo 8 (trasferiti successivamente in una villa del marchese di Roccagiovane vicina al giardino zoologico). Nell'estate di quello stesso anno la ditta venne trasformata in una società anonima per azioni.

Negroni, che nella casa assunse il ruolo di direttore artistico, fu, assieme a Maurizio Rava, il principale regista della casa fino al 1914 (anno in cui passò alla Milano Films). Alla sua costituzione vennero scritturati attori come Francesca Bertini, Emilio Ghione, Alberto Collo, che furono interpreti nel primo film prodotto dalla Celio dal titolo L'avvoltoio.

Tra i primi collaboratori invece, vi furono un giovane Augusto Genina che fornì alcuni soggetti alle prime produzioni della Celio, e gli operatori Giorgino Ricci e Renato Bini.

Nel 1913 la Celio Film passò sotto il controllo della Cines, della quale divenne succursale. Nello stesso anno produsse L’Histoire d’un Pierrot per conto dell'Italica Ars, diretto da Negroni, che vide come protagonisti la Bertini, Ghione, Collo e Leda Gys e che ebbe un notevole successo internazionale.

Negli anni successivi altre importanti personalità artistiche ebbero occasione di collaborare con la Celio, come i registi Ivo Illuminati, Mario Bonnard e Carmine Gallone; gli attori André Habay, Carlo Benetti, Ettore Petrolini e Mario Ferrari; le attrici Maria Jacobini, Mary Cleo Tarlarini e Ninì Dinelli.

Entrata a far parte dell'Unione Cinematografica Italiana nel 1919, le attività della Celio durarono fino al 1920, poiché il Comune demolì il suo teatro di posa dopo averne rivendicato la proprietà.

Elenco parziale delle produzioni[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. - Bianco e nero - Roma, Centro sperimentale di cinematografia, ed. varie.
  • AA.VV. - Enciclopedia dello Spettacolo vol. 3 - ed. varie.
  • A. Bernardini - Cinema muto italiano - Bari, Laterza, 1980.
  • Gian Piero Brunetta - Storia del cinema italiano: il cinema muto 1895-1929 - Roma, Editori riuniti, 2001, ISBN 8835950457.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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