Carlo Catinelli

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Carlo Catinelli
SoprannomeKarl
NascitaGorizia, 30 marzo 1780
MorteGorizia, 27 luglio 1869
ReligioneCristiana cattolica
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Austria Arciducato d'Austria
Bandiera dell'Impero austriaco Impero austriaco
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Ducato di Modena e Reggio
Forza armata Esercito del Sacro Romano Impero
Esercito imperiale austriaco
Bandiera del Regno Unito British Army
Esercito del Ducato di Modena e Reggio
ArmaFanteria
CorpoStudenti volontari di Vienna
Unità63º Reggimento austriaco
3º Reggimento della Italian Levy
RepartoItalian Levy
Anni di servizio1797 - 1848
GradoColonnello
FeriteGrave ferita a una gamba a Caldiero
ComandantiMassimiliano Giuseppe d'Austria-Este
William Bentinck
Laval Nugent von Westmeath
GuerreSeconda coalizione
Terza coalizione
Quinta coalizione
Guerra d'indipendenza spagnola
Sesta coalizione
Prima guerra d'indipendenza italiana
CampagneCampagna italiana di Suvorov
Campagna d'Italia (1800)
Campagna d'Italia (1805)
Campagna di Germania e d'Austria
Campagna d'Italia (1813-1814)
BattaglieBattaglia di Marengo
Battaglia di Caldiero (1805)
Battaglia di Eckmühl
Battaglia di Abensberg
Battaglia di Ratisbona
Battaglia di Xàtiva
Battaglia di Castalla
Assedio di Tarragona
Assedio di Genova (1814)
Nemici storiciNapoleone Bonaparte
Comandante diAccademia militare di Modena
DecorazioniOrdine imperiale della Corona ferrea
Ordine dell'Aquila estense
Studi militariAccademia degli ingegneri
PubblicazioniÜber die Identität des alten und des heutigen Timavo Flusses
Trattato geografico-idrologico sull'Isonzo
Memoria sulle celebrità del Timavo
Sopra la questione italiana, studi (1858)
Altre caricheDeputato dell'Impero Austriaco
FigliCarlo
Massimiliano
Altri 5 figli
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Carlo Catinelli

Deputato dell'Impero Austriaco
Durata mandatoluglio –
ottobre 1848[1]
PredecessoreIstituzione del Parlamento
CollegioGorizia

Dati generali
Partito politicoReazionari
Titolo di studioAccademia militare
UniversitàAccademia degli ingegneri
ProfessioneMilitare

Carlo Catinelli (Gorizia, 30 marzo 1780[2]Gorizia, 27 luglio 1869) è stato un militare, politico, saggista e nobile italiano al servizio dell'Impero austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1780 da una famiglia borghese a Gorizia, dove si laureò al ginnasio e dal 1796 studiò all'Università di Vienna. Nel 1797 si offrì volontario con altri studenti per arruolarsi nell'esercito come parte della mobilitazione contro Napoleone Bonaparte. Concluso il trattato di Campoformio, riprese gli studi e si iscrisse all'accademia di ingegneria. Dopo la ripresa delle guerre napoleoniche, si arruolò nuovamente nell'esercito nel 1799 come sottotenente nel reggimento di fanteria dell'arciduca Giuseppe, di stanza a Rivoli. Prese parte a molte battaglie nell'Italia settentrionale. Fu promosso tenente. Nel 1805 fu nominato governatore di stato maggiore. Durante la battaglia di Caldiero fu gravemente ferito. Fu curato a Venezia, poi a Gorizia. Dopo essersi ripreso, entrò a far parte dell'Archivio di Guerra, dove fu coinvolto nella registrazione delle battaglie delle guerre napoleoniche, in particolare della battaglia di Marengo. Nel 1808 Massimiliano Giuseppe d'Austria-Este lo chiamò all'organizzazione della Landwehr in Alta e Bassa Austria. Prese parte nuovamente a battaglie, tra cui la battaglia di Ratisbona, allora già con il grado di maggiore. Dopo la caduta di Vienna fu promosso primo luogotenente. Si ritirò dal servizio attivo nel 1816. Nel 1818 si stabilì nella sua nativa Gorizia. Nel 1821, dopo il Congresso di Lubiana della Santa Alleanza il duca Francesco IV d'Austria-Este lo invitò a Modena per comandare l'accademia militare. Per il suo servizio fu poi elevato al rango di nobile modenese. Continuò a gestire la sua proprietà e fu membro di diverse società agricole provinciali. Era un esperto di idraulica e rilevamento. Nel 1836 fu chiamato a Trieste per consigliare sulla soluzione dell'approvvigionamento idraulico. Fece ricerche anche per un percorso adatto per un collegamento ferroviario tra Trieste e Vienna.

Nel 1849 era citato come Karl Catinelli, colonnello in pensione a Gorizia.[3][4]

Durante l'anno rivoluzionario del 1848 fu coinvolto negli affari pubblici. Nelle elezioni di quell'anno fu anche eletto deputato del Reichstag Costituente, come rappresentante del collegio elettorale di Gorizia. A quel tempo era elencato come colonnello in pensione.[5] Si dimise dal mandato nell'autunno del 1848.[6]

sempre nel 1848 si arruolò anche volontario nell'esercito. Insieme a Laval Nugent von Westmeath, partecipò alla campagna nell'Italia settentrionale. Ma durante la campagna si ammalò gravemente e dovette tornare a Gorizia. Nel 1854 fu insignito dell'Ordine imperiale della Corona ferrea e contemporaneamente fu elevato al rango di cavaliere d'Austria. Nel 1856 pubblicò l'opera Sopra la questione italiana, studi. Dal 1861 soffrì di problemi di salute e si ritirò dalla vita pubblica.

Due dei suoi figli prestarono servizio nell'esercito, altri due lavorarono nel servizio civile. Morì nel luglio 1869.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine imperiale della Corona ferrea di III classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Aquila estense - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Cella, Carlo Catinelli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
  • Mario Ranieri Cossar, 2, in Gorizia ottocentesca. Il Quarantotto e la Guardia nazionale, Rassegna storica del Risorgimento, XX, 1933, pp. 72.
  • Mario Ranieri Cossar, Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone, 1948, pp. 333, 335.
  • Laboratorio Formentini, La Contea di Gorizia illustrata dai suoi figli, a cura di Provincia di Gorizia, edizione speciale, Gorizia, Tipografia Grafica Goriziana, 1984, pp. 97-99.
  • Hugues C. Pernath, Cenni storici sulla famiglia Catinelli, in Studi goriziani, XXVII, 1960, pp. 89-98.
  • Virgilio Ilari; Piero Crociari, L'Armata italiana di Lord Bentinck 1812-1816. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  • Francesco di Manzano, Cenni biografici dei letterati ed artisti friulani dal secolo IV al secolo XIX, Udine, 1885, p. 78.
  • G. Stefani, Figure dell'antirisorgimento: Carlo Catinelli, in Gorizia nel Risorgimento, XXIX, 1961, pp. 43-86.
  • A. Venezia, Il Quarantotto nel Friuli orientale, in La Venezia Giulia e la Dalmazia nella rivoluzione nazionale del 1848-1849, II, Udine, 1949, pp. 254-259, 262.
  • (FR) M.-H. Weil, La miss. du lieutenant-colonnel Catinelli aux quartiers-généraux de Murat et de Bellegarde 11-17 février 1814, Saint-Denis, 1900.
  • (FR) M.-H. Weil, Le prince Eugène et Murat 1813-14, IV, Parigi, 1902, pp. 158, 178-182.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Catinelli, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN17603568 · ISNI (EN0000 0000 1121 8583 · SBN IEIV052088 · BAV 495/174227 · CERL cnp01986232 · GND (DE1055289100 · CONOR.SI (SL231357027 · WorldCat Identities (ENviaf-17603568