Buddismo in Medio Oriente

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Si stima che in Medio Oriente circa 900.000 persone, forse più[senza fonte], professano il buddismo come loro fede religiosa principale. Gli aderenti buddisti costituiscono poco più del 0,3% della popolazione totale nei paesi mediorientali. Molti di questi buddisti sono lavoratori che sono emigrati dall'Asia al Medio Oriente negli ultimi 20 anni, molti da paesi che hanno grandi popolazioni buddiste, come ad esempio la Cina, il Vietnam, la Thailandia, lo Sri Lanka e il Nepal. Un piccolo numero di ingegneri, amministratori e manager del Giappone, di Taiwan, di Hong Kong, di Singapore e della Corea del Sud hanno anche spostato le proprie attività lavorative in Medio Oriente.

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Buddismo Theravada è la religione predominante dei lavoratori provenienti dalla Thailandia e dallo Sri Lanka; mentre il buddismo Mahāyāna è la religione predominante dei lavoratori provenienti dall'Asia orientale e dal Vietnam, anche se il Taoismo, il Confucianesimo e lo Shintoismo sono anch'essi rappresentati tra queste persone. A Dubai negli Emirati Arabi Uniti[1] e in Qatar[2], i lavoratori originari dello Sri Lanka sono stati autorizzati a celebrare Vesak (la festa più importante del buddismo) all'interno di quegli stessi paesi islamici.

Buddismo in Arabia Saudita[modifica | modifica wikitesto]

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America nel suo "International Religious Freedom Report 2007" ha stimato essere più di 8 milioni gli stranieri che vivono e lavorano in Arabia Saudita, tra cui musulmani e non musulmani. Oltre ai 400.000 cittadini dello Sri Lanka, ci sono alcune migliaia di lavoratori buddhisti provenienti dall'Asia orientale, la maggior parte dei quali sono cinesi Han, Việt e Thai. Un certo numero di immigrati tibetani-nepalesi costituiscono anch'essi una parte di popolazione straniera dell'Arabia Saudita.

Così circa il 1,5% della popolazione dell'Arabia Saudita - o circa 400.000 persone - sono buddiste, probabilmente dando così all'Arabia Saudita la posizione di più grande comunità buddista ospitata, sia nel Medio Oriente ma anche nell'intero mondo arabo[3]

Popolazione buddhista per paese[modifica | modifica wikitesto]

Buddismo per paese in Medio Oriente
Nazione Popolazione (2007E) % di Buddhisti Buddhisti totali % di buddhisti in Medio Oriente
Emirati Arabi Uniti 4,444,011 5%[4] 222.201 24,6%
Qatar 907,229 5%[5][6] 45.361 5%
Kuwait 2,505,559 4%[7] 100.222 11,1%
Arabia Saudita 27,601,038 1.5%[8] 414.016 45,9%
Bahrain 753,000 1%[9] 7.530 0.8 %
Oman 3,204,897 1%[10] 32.049 3,6 %
Israele 6,426,679 0.1%[11] 6.426 0,7 %
Libano 3,925,502 0.1%[12] 3.926 0,4 %
Turchia 71,158,647 0.1%[13] 71.159 7,9%
Total 285,194,911 0.32% 902,890

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lankans in Dubai to celebrate 'Vesak', in Emirates 24/7, 5 maggio 2011. URL consultato il 22 luglio 2013.
  2. ^ Sri Lankans celebrate Vesak in Qatar, in THE PENINSULA, 9 maggio 2009. URL consultato il 22 luglio 2013.
  3. ^ U.S. Department of State. International Religious Freedom Report: Saudi Arabia. consultato il 20 novembre 2008.
  4. ^ International Religious Freedom Report: United Arab Emirates, su state.gov. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
  5. ^ International Religious Freedom Report: Qatar, su state.gov.
  6. ^ CIA World FactBook: Qatar, su cia.gov. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018).
  7. ^ International Religious Freedom Report: Kuwait, su state.gov. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
  8. ^ International Religious Freedom Report: Saudi Arabia, su state.gov.
  9. ^ International Religious Freedom Report: Bahrain, su state.gov.
  10. ^ Religious Freedom Nation Profile:Oman, su religiousfreedom.lib.virginia.edu (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2007).
  11. ^ International Religious Freedom Report: Israel, su state.gov. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2011).
  12. ^ International Religious Freedom Report: Lebanon, su state.gov. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
  13. ^ Religious Freedom Nation Profile:Turkey, su religiousfreedom.lib.virginia.edu (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2007).

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