Biblioteca del Museo civico di storia naturale di Milano

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Biblioteca del museo civico di storia naturale
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàMilano
Indirizzocorso Venezia, 55
Caratteristiche
TipoPubblica
ISILIT-MI0340
Specialisticadiscipline naturalistiche, antropologia ed etnografia, astronomia, storia e filosofia della scienza, museologia e biblioteconomia
Numero opere140 000 unità librarie, 2 400 periodici[1]
Apertura1838
Sito web
Coordinate: 45°28′21.58″N 9°12′11.62″E / 45.472661°N 9.203227°E45.472661; 9.203227

La Biblioteca del Museo civico di storia naturale e dell'Acquario Civico di Milano è una biblioteca civica del Comune di Milano con sede al quarto piano del Museo civico di storia naturale di Milano e conserva la più ampia raccolta di materiali librari sulle scienze naturali in Italia.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca venne costituita unitamente al museo di storia naturale di Milano nel 1838, acquisendo i volumi e gli opuscoli appartenuti al botanico Giorgio Jan ed al geologo Giuseppe De Cristoforis, fondatori delle collezioni.[3]

A tale cospicuo nucleo, formato da circa 1 500 volumi, vennero ad aggiungersi dieci anni dopo i libri appartenuti al naturalista Carlo Porro, in materia di malacologia.[4]

Nel 1856 pervenne in dono « la raccolta libraria dell'entomologo e naturalista Carlo Bassi (…), in massima parte riguardante studi sui Coleotteri ».[4]

Nel 1882 arrivò per lascito testamentario la libreria personale dell'ex direttore del Museo Emilio Cornalia, «composta da circa 1 500 volumi e 4 500 opuscoli di interesse zoologico ed entomologico».[4]

Un altro buon apporto di testi di argomento malacologico (relativo allo studio molluschi) ed entomologico (relativo allo studio degli insetti) si ebbe tre anni dopo, con l'arrivo della raccolta libraria dei fratelli Antonio e Giambattista Villa.[4]

Nel 1913 pervennero i volumi della biblioteca del Museo mineralogico Borromeo, e pochi anni dopo la raccolta libraria personale dell'ittiologo Cristoforo Bellotti, e quella del naturalista Ferdinando Sordelli.[4]

Seguirono nel 1928 l'importante acquisto della libreria dell'entomologo Mario Bezzi e, nel 1936, quella dell'entomologo Antonio Curò, specializzata in Lepidotteri.[4]

Nel 1938 arrivarono pure «i volumi di argomento naturalistico, molti dei quali di notevole valore, appartenuti al mecenate Marco De Marchi»,[4] e quelli costituenti la biblioteca del Museo entomologico "Pietro Rossi" di Duino.

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, parte del patrimonio fu prudenzialmente trasferito a Minoprio, ciò che non impedì, a seguito del bombardamento dell'agosto 1943, la distruzione di molte opere che non erano state messe al sicuro.[5]

Carlo Alzona, uno degli studiosi le cui raccolte sono nella biblioteca

Ad incrementare ulteriormente la consistenza della biblioteca arrivarono negli anni successivi importanti lasciti od acquisti, come quelli relativi alle raccolte del collezionista Vittorio Ronchetti (1944), dello zoologo Bruno Parisi (1951), dell'industriale Ferdinando Solari (1958), del paletnologo Carlo Maviglia (1966), del malacologo Carlo Alzona (1971), della Civica Siloteca Cormio (1971), dell'ornitologo Giuseppe Gnecchi Ruscone (1971), del botanico Carlo Stucchi (1975), dell'ornitologo Edgardo Moltoni (1980), del Civico planetario di Milano "Ulrico Hoepli" (1981), del paletnologo Ottavio Cornaggia Castiglioni (1981), dell'entomologa Delfa Guiglia (1984), del medico Cesare Nielsen (1987), del mineralogista Gustavo Fagnani (1988), della zoologa Paola Manfredi (1990), del filosofo della scienza Ludovico Geymonat (2004).[6]

Nel 2015 l'Amministrazione comunale ha deciso l'assorbimento della Biblioteca dell'Acquario Civico nel patrimonio della Biblioteca del Museo di Storia Naturale, rinominando quest'ultima Biblioteca del Museo di Storia Naturale e dell'Acquario Civico di Milano.[7]

Patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente la Biblioteca, diretta da Paola Livi, conserva più di 140 000 unità librarie, oltre a 2 400 periodici provenienti da tutto il mondo, di cui oltre 1 000 correnti.[1]

Il patrimonio storico è in buona parte frutto del versamento di interi fondi librari di studiosi e istituzioni scientifiche italiane. Non poche sono le biblioteche di studio legate alle collezioni naturalistiche conservate nel Museo di Storia Naturale, spesso integrate da carteggi scientifici che costituiscono nel loro insieme un corpus documentario di notevole rilevanza storica oltre che scientifica.

La biblioteca conserva un fondo di libri antichi e rari che testimonia l’evoluzione tipografica del libro naturalistico, dai primi incunaboli quattrocenteschi alle edizioni di grande formato e riccamente illustrate del XIX secolo.

Il Museo di Storia Naturale e la Società Italiana di Scienze Naturali pubblicano quattro testate scientifiche grazie alle quali, a partire dal secondo Ottocento, è attiva una rete di scambi di periodici che ha consentito la costituzione di una collezione di riviste provenienti da musei, società naturalistiche, università di tutto il mondo. I titoli sono circa 700.

L’interesse per la storia della scienza, presente nel Museo fin dagli anni ’80 del secolo scorso, ha portato all'acquisizione della Biblioteca dell’Istituto Geymonat per la storia e la filosofia della scienza e dell’archivio personale del filosofo Ludovico Geymonat.

I fondi speciali comprendono archivi e carteggi, la raccolta dei cataloghi storici delle collezioni museali, una raccolta di stampe antiche sull’Africa donata nel 2004 dal Centro Studi Archeologia Africana[8], la parte storica del fondo fotografico del Museo di Storia Naturale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b I dati della biblioteca sul sito ufficiale.
  2. ^ A. Benedetti, p. 40.
  3. ^ A. Benedetti, p. 35.
  4. ^ a b c d e f g A. Benedetti, p. 36.
  5. ^ A. Benedetti, p.37.
  6. ^ A. Benedetti, pp. 37-38.
  7. ^ sito ufficiale, su comune.milano.it.
  8. ^ Paola Livi, La Biblioteca: un luogo di memoria, in Natura. Rivista di Scienze Naturali, vol. 96, Dicembre 2006, pp. 44-49.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione di coleottero dalla tavola a colori del libro:Natural history of the insect of India,containing upwards of two hundred and twenty figures and descriptions" of Edward Donovan, 1842, London, H.G. Bohn, conservato nel museo
  • Amedeo Benedetti, La Biblioteca del Museo di storia naturale di Milano (PDF), in Biblioteche oggi, vol. 23, n. 5, Milano, Editrice Bibliografica, giugno 2005, pp. 35-40, ISSN 0392-8586 (WC · ACNP). URL consultato il 27 aprile 2013.
  • Andrea De Pasquale, Paola Livi (a cura di), 2003.Il fondo antico della biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Catalogo delle edizioni del secolo XVIII. In Natura, v. 92 (2).
  • Paola Livi, Andrea De Pasquale (a cura di), 2000.Il fondo antico della Biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVII. In Natura, v. 89 (1). In particolare, La biblioteca del Museo: storia di una collezione libraria. Di P. Livi: 5-12
  • Paola Livi, 2005. I fondi speciali della Biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. La Raccolta di stampe antiche del Centro Studi Archeologia Africana. In Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, v. 33 (3).
  • Paola Livi, 2006. La biblioteca, un luogo di memoria. In Natura, v. 96(1): 44-49.
  • Paola Livi (a cura di), 2009.L’archivio della Civica Siloteca Cormio. Documenti per la storia dell’Istituto. In Natura, v. 99 (1).
  • Marina Gnocchi, 2010. L’archivio fotografico storico del Museo di Storia Naturale di Milano. Natura, v. 100 (1): 39-46
  • Mario Schiavone, 1982. La Biblioteca del Museo di Storia Naturale di Milano. Milano, Museo Civico di Storia naturale
  • Mario Schiavone (a cura di), 1992. Catalogo dei periodici della Biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. In Natura, v. 83 (2-4).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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